30 July 2009

BMW Z4 sDrive 30i

La nuova Bmw Z4 nella sua ultima evoluzione abbandona la soluzione “soft” per passare al tetto rigido. Crescendo così di...

Introduzione


Due filosofie, due scelte tecniche, due partiti. Capote in tela. Tetto rigido ripiegabile. Ecco gli estremi. La prima soluzione votata a contenere le masse, la seconda più incline al confort e alla fruibilità, nonché in linea con la tendenza del momento.

La nuova Bmw Z4 nella sua ultima evoluzione abbandona la soluzione “soft” per passare al tetto rigido.
Crescendo così di peso e perdendo parte dell’agilità che la contraddistingueva, ma migliorando decisamente quanto a isolamento acustico. E al contempo mitigando il carattere esuberante del passato in favore di un comportamento meno nervoso, più “rilassato” sia nelle reazioni sia nella taratura delle sospensioni.

Ciò che non muta è la reattività e generosità ai bassi regimi del già noto 6 cilindri in linea 3.0 alimentato a benzina
, “depotenziato” da 265 a 258 Cv nominali onde rispettare la normativa antinquinamento Euro 5, che assicura prestazioni di rilievo sia in accelerazione sia in ripresa. A fronte di consumi più che accettabili. E regalando un sound che è un invito irresistibile a viaggiare a vettura aperta.

Linea



Anche tralasciando la sostituzione della tradizionale capote in tela con un hardtop ripiegabile in alluminio, non mancano novità appannaggio della neonata Z4. Innanzitutto, la sensazione di essere al cospetto di una vettura più slanciata e “piantata a terra” rispetto al passato è suffragata dai dati dimensionali. Qualora paragonata al precedente modello cresce infatti in lunghezza (+14,8 cm) e nell’ampiezza delle carreggiate (+3,8 cm all’avantreno e +3,6 cm al retrotreno), a fronte di variazioni risibili in larghezza, altezza e nel passo.

Altri particolari che caratterizzano esteticamente la nuova Z4 sono gli indicatori di direzione laterali
: in passato celati dal logo Bmw, sono ora “autonomi” e sfruttano la tecnologia a led, così come gli analoghi componenti inseriti all’interno dei gruppi ottici posteriori. Le tradizionali luci degli stop infatti sono sostituite da due barre luminose tridimensionali. Diverso anche il collocamento della terza luce di stop: non più al vertice del coperchio del bagagliaio, sopra al logo Bmw, bensì in posizione avanzata. Il terminale di scarico è invece cromato a uscita sdoppiata tonda da 72 mm di diametro. Infine, la Z4 è dotata di cerchi in lega da 17” con pneumatici 225/45 di serie, ma a richiesta si possono adottare ruote da 18” o 19”.

Interni


Ciò che non cambia all’interno è la posizione di guida caratterizzata dalla seduta vicina a terra, dal volante verticale e dalla possibilità anche per i soggetti più alti di sentirsi a proprio agio. Contribuiscono a ciò il piantone dello sterzo regolabile nonché il sedile del guidatore regolabile. Con, in più, una migliore accessibilità rispetto al passato. Secondo tradizione l’abitabilità, generosa sia nella zona delle gambe sia della testa. Nella parte centrale della consolle, poi, spicca l’inversione di posizione tra i comandi della climatizzazione e della radio, trasferiti a ridosso del tunnel, mentre quest’ultimo cambia aspetto a causa della scomparsa della tradizionale leva del freno a mano sostituita dal comando del sistema di stazionamento elettrico.

Non solo, debuttano i tasti, a lato del selettore del cambio manuale, per variare il comportamento dinamico dell’auto, nonché il controller del sistema multifunzione iDrive. In un quadro di generale razionalità stona un unico elemento: l’assenza di una spia o quantomeno di un cicalino che avverta del completamento delle operazioni di apertura o chiusura dell’ hardtop.
Proprio il vano di carico risente della presenza dell’hardtop. A vettura aperta si dispone infatti di solo 180 litri. Discorso opposto in configurazione chiusa, dato che raggiunge i 310 litri. Solo lodi per il climatizzatore automatico bizona rivelatosi potente, sensibile alle regolazioni, dotato di ampie bocchette, e forte della funzione Cabrio.

Il “tallone d’Achille” della vettura è la visibilità, soprattutto anteriormente
, dove è richiesto un accurato apprendistato onde percepire correttamente gli ingombri. Infine un cenno a una piccola, ma funzionale, innovazione: dietro agli schienali debutta uno strapuntino delimitato da una retina dove riporre piccoli oggetti.

Tecnica e Sicurezza


La novità più eclatante rispetto al precedente modello è la sostituzione della capote in tela con un hardtop in alluminio in due pezzi ripiegabile all’interno del bagagliaio sia 20” in fase sia d’apertura sia di chiusura. Cambiamento cui consegue un incremento di peso quantificabile in circa 140 kg. Nulla di nuovo, eccezione fatta per l’omologazione Euro 5 che comporta un “depotenziamento” da 265 a 258 Cv, del già noto 6 cilindri in linea di 2.996 cc alimentato a benzina caratterizzato da basamento in magnesio e alluminio, alberi a camme in lega leggera, sistema di distribuzione a fasatura variabile continua sia lato alimentazione sia lato scarico e tecnologia Valvetronic.  La trasmissione è manuale a 6 rapporti e la differenza rispetto a quanto adottato dal precedente modello consiste unicamente in un alleggerimento di 8 kg. Volendo optare per il cambio automatico è possibile affidarsi, spendendo 2.400 euro, a un 6 rapporti del tipo a convertitore di coppia con opzione sequenziale nonché manuale mediante levette al volante.

Sotto il profilo telaistico non si segnalano novità di rilievo
, con sistema tipo McPherson all’avantreno e Multilink al retrotreno, mentre le sospensioni pneumatiche adattive M sono a richiesta. Confermata anche la presenza del servosterzo elettrico che, selezionando l’opzione Sport o Sport+ mediante gli appositi tasti sul tunnel, vede diminuire l’ intensità della servoassistenza. Tale funzione, facente parte del sistema Driving Dynamic Control, si accompagna alla possibilità di variare in base a 3 setup predefiniti (Normal e i citati Sport e Sport+) anche la rapidità di risposta del motore e la soglia d’intervento dell’elettronica.

Sotto il profilo della sicurezza non manca il controllo di trazione e stabilità di serie
, mentre l’impianto frenante si compone di dischi autoventilanti da 330 mm di diametro all’avantreno e 300 mm al retrotreno. Inoltre, il freno di stazionamento è ora elettrico. Sempre nell’ottica della protezione di guidatore e passeggero sono previsti di serie air bag frontali e laterali, fari biXeno (adattivi optional), pneumatici run flat con rilevatore di pressione e luci degli stop a intensità variabile.

Su Strada


L’adozione del tetto rigido in luogo della capote comporta dei cambiamenti soprattutto per quanto riguarda peso e ripartizione dei kg. Sotto il profilo dinamico ciò concorre a far sì che l’agilità risulti lievemente inferiore a fronte di una maggiore tendenza al sottosterzo qualora si forzi il ritmo. La tendenza al sovrasterzo, anche a elettronica disattivata, resta contenuta e il retrotreno brilla per stabilità. In linea con un’indole meno aggressiva anche la taratura delle sospensioni, sempre votata alle prestazioni piuttosto che al confort ma non eccessivamente rigida, caratteristica che lascia emergere un lieve rollio. Sostanzialmente immutato rispetto al passato, pure optando per il setup Sport, il comportamento dello sterzo, non particolarmente diretto e pronto nelle risposte ma con il pregio di non affaticare in manovra. In sostanza, condurre la Z4 lungo un percorso ricco di curve è ancora un piacere, a patto però di non esagerare.

L’unità propulsiva sorprende più per la disponibilità di coppia ai regimi medio bassi e per la fluidità con cui eroga la potenza piuttosto che per la grinta. Senza per questo rinunciare ad accelerazioni da prima della classe. La Z4 scatta infatti da 0 a 100 km/h in 5,63”.
Tempo cui contribuisce il cambio manuale a 6 rapporti dalla corsa corta e gli innesti precisi sebbene contrastati. Un comportamento “maschio” confermato dalla frizione ben modulabile ma discretamente affaticante nel traffico. Lodi per quanto concerne i consumi, dato che percorre mediamente più di 10 km/l, mentre rientrano nella media le prestazioni dell’impianto frenante forte di una buona modulabilità e di una risposta energica sin dalla prima parte di corsa del pedale. Infine un plauso al confort, dato che l’adozione del tetto rigido in luogo della capote in tela ha consentito di ridurre i decibel in abitacolo.

Scheda Tecnica



Scheda Tecnica BMW Z4 SDRIVE 30i

MOTORE


Ciclo Otto, anteriore longitudinale, Euro 5, 6 cilindri in linea, 7 supporti di banco.
Distribuzione bialbero in testa, 24 valvole, fasatura variabile.
Monoblocco e testata in lega leggera.
Raffreddamento a liquido.
Alimentazione a iniezione elettronica integrata con l’accensione.
Catalizzatore a 3 vie con sonda lambda.
Potenza max 258 Cv (190 kW) a 6.600 giri/min.
Potenza specifica 86,1 Cv/litro (63,4 kW/litro).
Coppia max 31,6 kgm (310 Nm) a 2.600 giri/min.
Cilindrata 2.996 cc; alesaggio 88 mm; corsa 85 mm.
Circuito di raffreddamento 8,2 litri; olio motore 6,5 litri.
Alternatore 170 A, batteria 70 Ah.

TRASMISSIONE


Trazione posteriore. Frizione monodisco a
comando idraulico. Cambio manuale a 6 marce.
Rapporti: I° 3,498, II° 2,005, III° 1,313, IV° 1,000,
V° 0,809, VI° 0,701. RM 3,187. Rapporto finale
4,273.

AUTOTELAIO


Avantreno a ruote indipendenti tipo McPherson, montanti telescopici, bracci inferiori, molle elicoidali, ammortizzatori telescopici.
Retrotreno a ruote indipendenti, bracci multipli oscillanti, molle elicoidali, ammortizzatori telescopici. Barra stabilizzatrice anteriore e posteriore.
Sterzo a cremagliera con servocomando elettromeccanico.
Freni anteriori a disco autoventilanti, posteriori a disco autoventilanti, sistema antibloccaggio.
Cerchi ruota 8,0Jx17”; pneumatici 225/45 R17. Ruota di scorta: pneumatici run flat.

CARROZZERIA


2 porte, 2 posti. Capacità serbatoio 55 litri.

DIMENSIONI E PESI


Passo 249,6 cm; carreggiata anteriore 151,1 cm; carreggiata posteriore 155,9 cm.
Lunghezza 423,9 cm; larghezza 179 cm; altezza 129,1 cm.
Peso a vuoto 1.490 kg; a pieno carico 1.745 kg.
Capacità bagagliaio 180/310 litri.

PRESTAZIONI


Velocità massima 250 km/h.
Accelerazione 0-100 km/h 5,8 secondi.
Rapporto peso/potenza 5,8 kg/Cv (7,8 kg/kW).
Consumo urbano 12,4 litri/100 km (8,1 km/litro); extraurbano 6,2 litri/100 km (16,1 km/litro); combinato 8,5 litri/100 km (11,8 km/litro).

PREZZO BASE DI LISTINO


44.800 euro
Garanzia: vettura 2 anni/km illimitati
Verniciatura 1 anno/km illimitati.

TASSA DI POSSESSO


606,30 euro.

Listino ufficiale .pdf


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