20 June 2006

Bentley Continental GT

Bentley Continental GT

Introduzione


Trapianto riuscito. Il marchio Bentley sembra aver riguadagnato il giusto smalto.  Sì, perché questo singolare matrimonio tra Inghilterra e Germania,  rammentiamo che il signor Audi (assieme a una dote di 500 milioni di sterline, circa 728 milioni di euro) e la signora Bentley, si sono felicemnete uniti dando vita a una nuova famiglia di modelli ricchi di fascino e tecnologia. La primogenita è stata la Continental GT a cui è seguita la berlina Flying Spur, e sempre con la medesima meccanica ha debuttato in questi giorni la convertibile GTC.

Prima di iniziare a parlare della Continental GT, è bene fornire un paio di numeri che possono chiarire le idee sul tipo di sportiva che stiamo guidando dopo aver speso 185.000 euro:  4 ruote motrici, 560 Cv e 2.452 kg. Tre numeri che amalgamati tra loro ci spingono a 311 km/h di velocità massima, con uno scatto iniziale da 0 a 100 km/h in 5,2” (dati registrati dal nostro Centro Prove).

Non sono però solamente le prestazioni velocistiche a rendere esclusiva questa coupé che può contare anche su quattro posti, i posteriori inevitabilmente contenuti, e su una capacità di carico pari a 370 litri, un valore simile a quello di molte berline.

Non è soltanto la Bentley stradale più potente ideata nell'arco degli 83 anni di storia della Casa, ma anche il più veloce coupé a quattro posti prodotto finora. Coniuga  tutti gli elementi distintivi della raffinata tradizione artigianale Bentley con le più sofisticate tecnologie disponibili sul mercato automobilistico. Fondamentale il ruolo Volkswagen



Il cuore della Continental GT è un propulsore a 12 cilindri biturbo di 6 litri, in grado di erogare 552 CV trasmessi alle quattro ruote per mezzo di una trasmissione automatica elettronica con comandi al volante. La Continental GT è assemblata all'interno delle nuove strutture dello storico stabilimento Bentley, a Crewe, dove è stato possibile armonizzare le più avanzate tecnologie con la tipica lavorazione artigianale e l' attenzione per il dettaglio da sempre un segno distintivo delle auto con lo stemma della 'B' alata.

Ma è davvero ancora una coupè inglese? Per quanto la Continental GT sia una Bentley da cima a fondo, non è possibile ignorare il ruolo fondamentale avuto dal Gruppo Volkswagen nell'ambito della sua genesi. La VW ha infatti sostenuto investimenti per un importo di 500 milioni di sterline dando modo alla Bentley di trasformare le officine di Crewe in un centro produttivo finalmente competitivo.




Trapianto riuscito. Il marchio Bentley sembra aver riguadagnato il giusto smalto.  Sì, perché questo singolare matrimonio tra Inghilterra e Germania,  rammentiamo che il signor Audi (assieme a una dote di 500 milioni di sterline, circa 728 milioni di euro) e la signora Bentley, si sono felicemnete uniti dando vita a una nuova famiglia di modelli ricchi di fascino e tecnologia. La primogenita è stata la Continental GT a cui è seguita la berlina Flying Spur, e sempre con la medesima meccanica ha debuttato in questi giorni la convertibile GTC.

Prima di iniziare a parlare della Continental GT, è bene fornire un paio di numeri che possono chiarire le idee sul tipo di sportiva che stiamo guidando dopo aver speso 185.000 euro
:  4 ruote motrici, 560 Cv e 2.452 kg. Tre numeri che amalgamati tra loro ci spingono a 311 km/h di velocità massima, con uno scatto iniziale da 0 a 100 km/h in 5,2” (dati registrati dal nostro Centro Prove).

Non sono però solamente le prestazioni velocistiche a rendere esclusiva questa coupé che può contare anche su quattro posti, i posteriori inevitabilmente contenuti, e su una capacità di carico pari a 370 litri, un valore simile a quello di molte berline.

Come é fatta



Nel disegnare la nuova Continental GT si è cercato di rimanere legati ad alcune forme delle Bentley del passato, privilegiando un frontale importante e parafanghi muscolosi che accolgono senza problemi le ruote da 20”
. Il lungo frontale ha uno sbalzo contenuto, il motore è in posizione arretrata, mentre l’altezza del tetto è abbastanza limitata per garantire una linea tipicamente da coupé. La parte posteriore altrettanto imponente, non è  appesantita da appendici aerodinamiche e il piccolo alettone, inserito alla base del lunotto, fuoriesce automaticamente solo dopo i 160 km/h.



Tra le altre particolarità stilistiche della Continental GT l’assenza del montante centrale sulla portiera, con i due cristalli laterali che si vanno ad appoggiare su una semplice guarnizione in gomma e l’ampio bagagliaio (370 litri) che prevede anche un’apertura interna per caricare oggetti lunghi come un paio di sci.  



Basta aprire la portiera per rendersi conto che sta salendo a bordo di un’auto speciale. Il peso è l’ampiezza della medesima sono considerevoli e una volta sprofondati nella poltrona ci si ritrova letteralmente avvolti dal lusso: cuoio bicolore, radica pregiata, strumenti analogici con il bordo cromato e moquette in lana degna di un appartemento in pieno centro. Il tetto è abbastanza basso ma, almeno per accomodarsi davanti non ci sono problemi.


La posizione di guida non è poi così raso terra come ci si potrebbe aspettare
e lavorando sulla regolazione elettrica di sedile, volante e pedali, è facile raggiungere l’assetto ideale. Dietro invece è tutto più limitato. Per l’accesso bisogna evere un minimo di agilità e parecchio spazio per aprire quasi completamente la porta. Una volta sistemati, su una delle due poltroncine singole, bisogna sperare che chi siede davanti non arretri troppo il sedile perché lo spazio per le gambe è decisamente limitato.




Nel disegnare la nuova Continental GT si è cercato di rimanere legati ad alcune forme delle Bentley del passato, privilegiando un frontale importante e parafanghi muscolosi che accolgono senza problemi le ruote da 20”
. Il lungo frontale ha uno sbalzo contenuto, il motore è in posizione arretrata, mentre l’altezza del tetto è abbastanza limitata per garantire una linea tipicamente da coupé. La parte posteriore altrettanto imponente, non è  appesantita da appendici aerodinamiche e il piccolo alettone, inserito alla base del lunotto, fuoriesce automaticamente solo dopo i 160 km/h.



Tra le altre particolarità stilistiche della Continental GT l’assenza del montante centrale sulla portiera, con i due cristalli laterali che si vanno ad appoggiare su una semplice guarnizione in gomma e l’ampio bagagliaio (370 litri) che prevede anche un’apertura interna per caricare oggetti lunghi come un paio di sci.  



Basta aprire la portiera per rendersi conto che sta salendo a bordo di un’auto speciale. Il peso è l’ampiezza della medesima sono considerevoli e una volta sprofondati nella poltrona ci si ritrova letteralmente avvolti dal lusso: cuoio bicolore, radica pregiata, strumenti analogici con il bordo cromato e moquette in lana degna di un appartemento in pieno centro. Il tetto è abbastanza basso ma, almeno per accomodarsi davanti non ci sono problemi.


La posizione di guida non è poi così raso terra come ci si potrebbe aspettare
e lavorando sulla regolazione elettrica di sedile, volante e pedali, è facile raggiungere l’assetto ideale. Dietro invece è tutto più limitato. Per l’accesso bisogna evere un minimo di agilità e parecchio spazio per aprire quasi completamente la porta. Una volta sistemati, su una delle due poltroncine singole, bisogna sperare che chi siede davanti non arretri troppo il sedile perché lo spazio per le gambe è decisamente limitato.


Tecnica e sicurezza



Come abbiamo scritto nell’introduzione, sotto la pelle della nuova Bentley si trova la migliore tecnologia Audi-VW. La Casa tedesca, proprietaria del marchio Bentley dal 1998, ha fornito il motore, la trasmissione e il sistema di sospensioni ad assetto variabile. Peccato che questo travaso di tecnologia non abbia contemplato anche la scocca in alluminio che avrebbe limitato il peso complessivo: la Continental GT pesa infatti oltre 24 quintali contro i 20 dell’Audi A8 spinta dal medesimo motore a 12 cilindri in versione aspirata.


Proprio il motore è invece quanto di meglio si potesse pensare per una vettura con queste caratteristiche. Il 12 cilindri ha la curiosa disposizione a “doppia V” con le bancate inclinate tra loro di soli 15°. Questo ha permesso di contenerne le dimensioni e di equilibrare il tutto con due turbocompressori (KKK), uno per parte.


Oltre a dichiarare 560 Cv il sei litri a 48 valvole può contare su ben 66,3 kgm di coppia a soli 1.600 giri. Altrettanto importante, e inedita per una Bentley, è la trazione integrale permanente la cui trazione è ripartita da un differenziale centrale tipo Torsen. Per il cambio è stato impiegato un automatico Tiptronic ZF a sei rapporti con il comando manuale gestibile attraverso due bilancieri posti dietro al volante. Per gestire tanta potenza e una massa altrettanto considerevole si impiegano ammortizzatori elettropneumatici regolabili in 4 posizioni attraverso un comando a lato del cambio. Il sistema lavora affiancando un avantreno a doppi bracci indipendenti e un retrotreno Multilink.

Per i freni la Casa inglese ha utilizzato un maxi impianto con 4 dischi ventilati: gli anteriori da 405, i posteriori da 335 mm. E’ inoltre disponibile una serie commemorativa in tiratura limitata (400 pezzi) per i 60 anni della fabbrica, ribattezzata Diamond, questa che monta un impianto frenante con dischi carboceramici da 420 e 356 mm.



Come abbiamo scritto nell’introduzione, sotto la pelle della nuova Bentley si trova la migliore tecnologia Audi-VW. La Casa tedesca, proprietaria del marchio Bentley dal 1998, ha fornito il motore, la trasmissione e il sistema di sospensioni ad assetto variabile. Peccato che questo travaso di tecnologia non abbia contemplato anche la scocca in alluminio che avrebbe limitato il peso complessivo: la Continental GT pesa infatti oltre 24 quintali contro i 20 dell’Audi A8 spinta dal medesimo motore a 12 cilindri in versione aspirata.


Proprio il motore è invece quanto di meglio si potesse pensare per una vettura con queste caratteristiche. Il 12 cilindri ha la curiosa disposizione a “doppia V” con le bancate inclinate tra loro di soli 15°. Questo ha permesso di contenerne le dimensioni e di equilibrare il tutto con due turbocompressori (KKK), uno per parte.


Oltre a dichiarare 560 Cv il sei litri a 48 valvole può contare su ben 66,3 kgm di coppia a soli 1.600 giri. Altrettanto importante, e inedita per una Bentley, è la trazione integrale permanente la cui trazione è ripartita da un differenziale centrale tipo Torsen. Per il cambio è stato impiegato un automatico Tiptronic ZF a sei rapporti con il comando manuale gestibile attraverso due bilancieri posti dietro al volante. Per gestire tanta potenza e una massa altrettanto considerevole si impiegano ammortizzatori elettropneumatici regolabili in 4 posizioni attraverso un comando a lato del cambio. Il sistema lavora affiancando un avantreno a doppi bracci indipendenti e un retrotreno Multilink.

Per i freni la Casa inglese ha utilizzato un maxi impianto con 4 dischi ventilati: gli anteriori da 405, i posteriori da 335 mm. E’ inoltre disponibile una serie commemorativa in tiratura limitata (400 pezzi) per i 60 anni della fabbrica, ribattezzata Diamond, questa che monta un impianto frenante con dischi carboceramici da 420 e 356 mm.

Su strada


La prima sensazione che si ha al volante della Continental GT è la rapida risposta del motore, appena si affonda l’acceleratore: la coppia disponibile è sempre elevata e la spinta esaltante. Se non ci si accontenta, basta poi scalare un rapporto per essere pronti a ogni sorpasso. I comandi manuali del cambio, posti sul piantone dello sterzo, sono fissi per evitare fastidiose inversioni nella curve più strette; quando si affronta un tornante è quindi necessario far scorrere le mani sulla corona del volante per trovare la levetta, purtroppo di dimensioni molto piccole.

Un altro limite, ma anche una caratteristica vista la tipologia della vettura, che vuole rimanere un compromesso tra sportività e confort, è il sensibile rollio che si manifesta anche irrigidendo al massimo l’assetto. Specialmente nei cambi di direzione la Bentley manifesta una certa lentezza di reazione, amplificata dallo sterzo che presenta un’inerzia in fase d’impostazione di curva.



Una volta assecondata questa caratteristica, la Coupé inglese può essere portata al limite con sicurezza fino al raggiungimento del sottosterzo, gestibile senza preoccupazione grazie al controllo elettronico di stabilità. In fondo è il solo limite di un’auto imponente, il cui peso è leggermente sbilanciato sull’asse anteriore nel rapporto di 58-42%.
La prima sensazione che si ha al volante della Continental GT è la rapida risposta del motore, appena si affonda l’acceleratore: la coppia disponibile è sempre elevata e la spinta esaltante. Se non ci si accontenta, basta poi scalare un rapporto per essere pronti a ogni sorpasso. I comandi manuali del cambio, posti sul piantone dello sterzo, sono fissi per evitare fastidiose inversioni nella curve più strette; quando si affronta un tornante è quindi necessario far scorrere le mani sulla corona del volante per trovare la levetta, purtroppo di dimensioni molto piccole.

Un altro limite, ma anche una caratteristica vista la tipologia della vettura, che vuole rimanere un compromesso tra sportività e confort, è il sensibile rollio che si manifesta anche irrigidendo al massimo l’assetto. Specialmente nei cambi di direzione la Bentley manifesta una certa lentezza di reazione, amplificata dallo sterzo che presenta un’inerzia in fase d’impostazione di curva.



Una volta assecondata questa caratteristica, la Coupé inglese può essere portata al limite con sicurezza fino al raggiungimento del sottosterzo, gestibile senza preoccupazione grazie al controllo elettronico di stabilità. In fondo è il solo limite di un’auto imponente, il cui peso è leggermente sbilanciato sull’asse anteriore nel rapporto di 58-42%.

Scheda tecnica



Motore Ciclo Otto, anteriore longitudinale, euro 4, 12 cilindri a W (15°), 7 supporti di banco. Distribuzione bialbero in testa per bancata, 48 valvole. - Monoblocco e testata in lega leggera. - Raffreddamento a liquido. - Alimentazione a iniezione elettronica integrata con l’accensione, 2 compressori a gas di scarico KKK, intercooler. - Catalizzatore a 3 vie con sonda lambda. - Potenza max 560 Cv (411 kW) a 6.100 giri/min. - Potenza specifica 93,4 Cv/litro (68,5 kW/litro). - Coppia max 66,3 kgm (650 Nm) a 1.600 giri/min. - Cilindrata 5.998 cc; alesaggio 84 mm; corsa 90,2 mm. - Circuito di raffreddamento 18 litri; olio motore 13,5 litri. Alternatore 190 A, batteria 95 Ah.

Trasmissione Trazione integrale permanente. Cambio automatico/sequenziale a 6 marce ZF. Rapporti: I° 4,170, II° 2,340, III° 1,520, IV° 1,140, V° 0,870, VI° 0,690. RM 3,400. Rapporto finale 3,520.

Autotelaio Avantreno a ruote indipendenti, bracci multipli oscillanti, ammortizzatori pneumatici attivi. Retrotreno a ruote indipendenti, bracci multipli oscillanti, ammortizzatori pneumatici attivi. Barra stabilizzatrice anteriore e posteriore. Sterzo a cremagliera con servocomando progressivo. Freni anteriori a disco autoventilanti, posteriori a disco autoventilanti, sistema antibloccaggio. Cerchi ruota 9,0Jx19”; pneumatici 275/40 R 19. Ruota di scorta: kit di riparazione. Carrozzeria 2 porte, 4 posti. Capacità serbatoio 90 litri.

Dimensioni e pesi Passo 274,5 cm; carreggiata anteriore 162,3 cm; carreggiata posteriore 160,7 cm. - Lunghezza 480,4 cm; larghezza 191,8 cm; altezza 139 cm. - Peso a vuoto 2.385 kg; a pieno carico 2.800 kg. - Capacità bagagliaio 370 litri.

Prestazioni Velocità massima 318 km/h. - Accelerazione 0-100 km/h 4,8 secondi. - Rapporto peso/potenza 4,3 kg/Cv (5,8 kg/kW). - Consumo urbano 26,2 litri/100 km (3,8 km/litro); extra-urbano 11,9 litri/100 km (8,4 km/litro); combinato 17,1 litri/100 km (5,8 km/litro).

Prezzo base di listino 185.000 euro.

Garanzia: vettura 3 anni/km illimitati - Verniciatura 3 anni/km illimitati.

Tassa di possesso 1.060  euro.




Motore Ciclo Otto, anteriore longitudinale, euro 4, 12 cilindri a W (15°), 7 supporti di banco. Distribuzione bialbero in testa per bancata, 48 valvole. - Monoblocco e testata in lega leggera. - Raffreddamento a liquido. - Alimentazione a iniezione elettronica integrata con l’accensione, 2 compressori a gas di scarico KKK, intercooler. - Catalizzatore a 3 vie con sonda lambda. - Potenza max 560 Cv (411 kW) a 6.100 giri/min. - Potenza specifica 93,4 Cv/litro (68,5 kW/litro). - Coppia max 66,3 kgm (650 Nm) a 1.600 giri/min. - Cilindrata 5.998 cc; alesaggio 84 mm; corsa 90,2 mm. - Circuito di raffreddamento 18 litri; olio motore 13,5 litri. Alternatore 190 A, batteria 95 Ah.

Trasmissione Trazione integrale permanente. Cambio automatico/sequenziale a 6 marce ZF. Rapporti: I° 4,170, II° 2,340, III° 1,520, IV° 1,140, V° 0,870, VI° 0,690. RM 3,400. Rapporto finale 3,520.

Autotelaio Avantreno a ruote indipendenti, bracci multipli oscillanti, ammortizzatori pneumatici attivi. Retrotreno a ruote indipendenti, bracci multipli oscillanti, ammortizzatori pneumatici attivi. Barra stabilizzatrice anteriore e posteriore. Sterzo a cremagliera con servocomando progressivo. Freni anteriori a disco autoventilanti, posteriori a disco autoventilanti, sistema antibloccaggio. Cerchi ruota 9,0Jx19”; pneumatici 275/40 R 19. Ruota di scorta: kit di riparazione. Carrozzeria 2 porte, 4 posti. Capacità serbatoio 90 litri.

Dimensioni e pesi Passo 274,5 cm; carreggiata anteriore 162,3 cm; carreggiata posteriore 160,7 cm. - Lunghezza 480,4 cm; larghezza 191,8 cm; altezza 139 cm. - Peso a vuoto 2.385 kg; a pieno carico 2.800 kg. - Capacità bagagliaio 370 litri.

Prestazioni Velocità massima 318 km/h. - Accelerazione 0-100 km/h 4,8 secondi. - Rapporto peso/potenza 4,3 kg/Cv (5,8 kg/kW). - Consumo urbano 26,2 litri/100 km (3,8 km/litro); extra-urbano 11,9 litri/100 km (8,4 km/litro); combinato 17,1 litri/100 km (5,8 km/litro).

Prezzo base di listino 185.000 euro.

Garanzia: vettura 3 anni/km illimitati - Verniciatura 3 anni/km illimitati.

Tassa di possesso 1.060  euro.


Foto ufficiali


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