26 January 2015

Mazda2 Skyactiv-D 1.5, pensa in grande

Più spaziosa grazie all’incremento del passo, la rinnovata city car Mazda soddisfa anche per la ricchezza di dotazioni hi tech. Vivace e silenzioso il td da 105 Cv...

INTRO

Eccola la nuova Mazda2, guidata in anteprima in attesa del lancio vero e proprio. Le linee sono ancora più sinuose e personali rispetto al modello che sostituisce: nel frontale spiccano i proiettori a Led di forma semicircolare. Cambia anche la lunghezza: dai precedenti 392 cm si passa 406 cm. Diverso anche l’abitacolo, più accogliente e rifinito. Altra novità, la dotazione “tecnologica”: la Mazda2 può avere un raffinato sistema multimediale e sistemi di sicurezza non così comuni fra le city car. Quello che, ad esempio, attiva i Led nei retrovisori, segnalano un veicolo in arrivo o che avvertono quando si esce involontariamente dalla propria corsia o ancora frenano da soli l’auto, ma non oltre i 30 km/h, se viene rilevato il rischio di un tamponamento.

In vendita da febbraio e, da maggio, anche nella versione diesel, la nuova Mazda 2 avrà prezzi a partire da 13.900 euro per la 1500 Essence a benzina da 75 Cv di potenza massima con clima e dispositivo Stop&Start che spegne e riavvia automaticamente il motore inclusi nella dotazione di serie. I prezzi degli altri modelli non sono ancora stati definiti, al momento in cui scriviamo, ma si sa già che gli allestimenti sono tre: oltre a quello “base” o Essence, l’Evolve che prevede di serie lo schermo in stile tablet nella consolle e il più ricco Exceed che in più può disporre dei citati sistemi di aiuto alla guida oltre all’head-up display, cioè un piccolo schermo che visualizza le informazioni più importanti, come la velocità, in modo che il guidatore le possa consultare senza distrarre lo sguardo dalla strada, inseriti in un pacchetto a richiesta, non disponibile per gli altri allestimenti.

 

MOTORI
I motori per la Mazda 2 sono tre 1.5, tutti omologati Euro 6: la gamma propone un turbodiesel, che eroga una potenza massima di 105 Cv, e due propulsori con alimentazione a benzina, da 75 e 90 cavalli, quest’ultimo proposto anche con cambio automatico. L’abitacolo della nuova 2 è più spazioso grazie al passo aumentato di otto centimetri, ma anche più raffinato e meglio rifinito di quello, forse, troppo serioso dell’attuale Mazda 2.

A bordo colpisce, soprattutto il vistoso, ma chiaro cruscotto che nel centro propone il contagiri analogico con inglobato il tachimetro digitale e sormontato nelle Exceed che ne siano state equipaggiate dallo schermo trasparente dell’head-up display. Non passa inosservato, poi, lo schermo “touch” tipo tablet da 7 pollici: visualizza tutti i servizi di bordo che si possono attivare anche con la manopola fra i sedili o con la voce, oltre a svolgere il ruolo di interfaccia per connettere il telefonino all’impianto multimediale di bordo che se dotato di MZD Connect, può collegarsi a Internet.

La posizione di guida è arricchita della regolazione in profondità per il volante, mentre macchinosa è la regolazione dello schienale, mentre i tasti sul lato sinistro della plancia che attivano i sistemi di aiuto alla guida, sono un pò troppo nascosti dal volante. Infine, della maggiore lunghezza della carrozzeria ha beneficiato anche il bagagliaio della nuova Mazda 2 che è più capiente di quello dell’attuale modello: da 280 e fino a 950 litri invece che da 250 e fino 787.

 

SU STRADA

I 105 Cv del nuovo turbodiesel spingono vigorosi a tutti i regimi con una buona vivacità sin dai bassi grazie ai 220 Nm di coppia a vostra disposizione da appena 1.400 giri sino a 3.200 giri/min.  Bene la risposta dello sterzo, piuttosto preciso e del cambio, morbido nell’inserire le sei marce. L’unità a gasolio si distingue per il rapporto di compressione insolitamente basso per un diesel (14,8:1) che però permette di avere temperature di combustione inferiori nelle camere di scoppio e, come conseguenza, una significativa riduzione delle emissione di ossidi d’azoto (NOX), che contribuiscono all’effetto serra. Aggiornate, invece, le sospensioni che aumentano l’angolo di incidenza delle ruote anteriori per migliorare la risposta dello sterzo. 

L'assetto  non è poi troppo cedevole anche se i montanti McPherson anteriori, sono stati ritarati per garantire un maggiore confort complessivo. I punti d’attacco per il ponte posteriore sono stati, invece, alzati per migliorare l’aderenza delle ruote e garantire una superiore stabilità anche alle alte velocità. Insomma, l’accurata messa a punto ha prodotto risultati di prim' ordine. Risultati postivi infine anche sul piano del confort generale di marcia, con un livello di rumorosità complessivamente apprezzabile,  sedili ergonomici dalla conformazione indovinata, e un generoso spazio a disposizione sia per le gambe sia all’altezza delle spalle.

 

VIDEO

 

 

 

 

 

 

 

 

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