16 September 2013

Salone di Francoforte 2013, via col verde!

Nonostante la crisi e comunque vada, il colossale show dell’auto che ogni due anni va in scena a Francoforte non ha deluso le attese. Dove va l’auto del futuro? Quali motori avrà? Non solo city car e piccole tra le proposte più ecologiche del Salone...

Intro

Nonostante la crisi e comunque vada, il colossale show dell’auto che ogni due anni va in scena a Francoforte non ha deluso le attese. Dove va l’auto del futuro? Quali motori avrà? Quanto sarà grande? Ecco una bella serie di domande a cui l’edizione 2013 della kermesse tedesca ha dato più di una risposta significativa, anche per rianimare un mercato che pare non risollevarsi più, almeno in Europa. Il tema centrale resta ovviamente la tutela dell’ambiente, quindi le emissioni C02, che sono ormai da tutti considerati il grande nemico, il diavolo da sconfiggere a tutti i costi.

Si discute e ognuno è convinto di essere il migliore. Toyota, prima Casa a scommettere sull’ibrido ha fatto proseliti, da Land Rover con le Range Rover e Rover Sport Hybrid fino alla Porsche con la sua nuova supercar, la 918 Spyder. Bmw, con la compatta i3 e la coupé i8, spinge sull’elettrica come ha deciso di fare, oggi, anche VW, che a Francoforte ha schierato la e-Golf e la e-up! Cercasi auto pulita disperatamente, insomma, in un salone ricco di contrasti, dove accanto alle concept futuribili ci sono le macchine da vendere subito, come la piccola grande Hyundai i10, o la nuova Peugeot 308, diretta rivale della Golf.

Boom di proposte ibride...

Se è vero che l’argomento sul quale sembra maggiormente concentrarsi oggi l’attenzione del pubblico, ma soprattutto l’impegno dei costruttori è quello della riduzione dei consumi e delle emissioni, la risposta è venuta anche al Salone di Francoforte con un autentico boom della alimentazione ibrida.

Praticamente tutte le più importanti marche automobilistiche presenti alla rassegna tedesca hanno svelato sui loro stand modelli con questa soluzione e sorprende che una soluzione fino a poco tempo fa un’esclusiva di Toyota abbia fatto così numerosi proseliti. Forse uno dei motivi è che l’ibrido è destinato a fare da apripista all’elettrico, la soluzione finale in termini di risparmio energetico e di emissioni zero. Proprio il Gruppo Volkswagen sembra aver deciso di puntare decisamente alla leadership nell’ambito delle soluzioni ecologiche fissando anche un traguardo a medio termine. Nel 2018 ha spiegato lo stesso Ceo Martin Winterkorn “… vogliamo diventare i leader nella mobilità ecosostenibile”.

Si parte già l’anno prossimo con un pacchetto di modelli che coinvolge tutti i marchi del Gruppo VW. Subito due elettriche, la e-up! e la e-Golf. Si tratta di vetture apparentemente normali con l’unica eccezione rappresentata dalla motorizzazione. Non è stato fatto, infatti, nessun tipo di rinuncia per quanto riguarda, ad esempio, la dotazione di serie che comprende in entrambi i casi il climatizzatore, il navigatore e le luci a Led che sulla Golf sono usate anche nei proiettori principali. Secondo i primi dati ufficiali, la e-up! consuma 11,7 kWh per 100 km, mentre il valore dichiarato per la Golf è di 12,7 kWh, con un costo d’esercizio, per ora indicativo, di 3,02 euro per 100 km nel caso della versione elettrica della up! e di 3,30 euro per la e-Golf che è equipaggiata con un motore elettrico da 115 Cv e 27,5 kgm, abbinato alla trazione anteriore, e garantisce prestazioni accettabili: da 0 a 100 km/h in un tempo di 10,4 secondi e una velocità massima autolimitata di 140 km/h.

L’unità della e-up! eroga, invece, 82 Cv e 21,4 kgm: l’accelerazione da 0-100 è coperta in 12,4 secondi e la velocità massima si attesta a 130 km/h. La e-up!, dotata di una batteria agli ioni di litio da 18,7 kWh, garantisce un’autonomia di 160 km, mentre la Golf che dispone di un accumulatore da 24,2 kWh di capacità, può garantire fino a 190 km. In entrambi i casi, le modalità di guida sono sei: oltre alle quattro tradizionali di “regenerative braking” (D1, D2, D3 e B), ci sono quelle utili per l’autonomia d’utilizzo e cioè Eco ed Eco+. Con la ricarica veloce, secondo Volkswagen, si potrà ottenere fino all’80% del livello di carica della batteria in appena mezz’ora.

Audi

Cinquanta chilometri in modalità zero e notevoli prestazioni sono, invece, le credenziali della Audi A3 Sportback e-tron, la prima plug-in hybrid, del costruttore dei quattro anelli che offre 204 Cv e 35,7 kgm di coppia, ottenuti combinando un motore termico a benzina di 1,4 litri TFSI da 150 Cv a quello elettrico da 75 kW. La peso dell’A3 e-tron, solo 1.580 kg, aiuta: l’accelerazione 0-100 è di soli 7,6 secondi, mentre la velocità massima dichiarata è di 222 km/h. Consumo medio ed emissioni sono di 1,5 litri di benzina per 100 chilometri e 35 g/km di CO2. L’A3 Sportback e-tron è in grado di percorrere fino a 50 km senza consumare una goccia di benzina, grazie alla batteria da 8,8 kWh ricaricabile in meno di due ore e mezza: un’autonomia più che sufficiente per un utilizzo quotidiano, ad esempio, nel classico percorso casa-lavoro. Per viaggi più lunghi entra in gioco il motore termico che garantisce 890 km di autonomia: in tutto, si arriva ai 940 chilometri dichiarati da Audi. Il primo Paese a poter disporre della plug-in Audi è la Germania: nei 37 mila euro del listino tedesco sono incluse anche le sospensioni sportive, un allestimento d’alto livello e un infotainment di livello premium.

Mercedes S 500 Plug-in Hybrid

E’, invece, accreditata di tre litri per 100 chilometri la nuova Mercedes S 500 Plug-in Hybrid, versione super ecologica dell’ammiraglia della “stella”. Equipaggiata con un motore elettrico da 109 Cv e 34,6 kgm ed è in grado di contenere le emissioni di CO2 a 69 g/km. Il modello, inoltre, viaggia in modalità completamente elettrica per 30 km complessivi. Interessante anche il motore termico: è il nuovo 3,0 litri V6 biturbo da 333 Cv e 48,9 kgm di coppia massima. Quattro sono le modalità di guida previste: Hybrid, E-Mode, Charge che ottimizza la ricarica della batteria, e l’innovativo E-Save, che tiene al massimo il livello di carica degli accumulatori, in vista di un utilizzo successivo della vettura in E-Mode.

Già nel 2009 S 400 HYBRID si presentava al mondo come la prima vettura ibrida di serie con batteria agli ioni di litio. Con la nuova Classe S Mercedes-Benz
amplia l’offerta di vetture ibride della gamma, presentando tre nuovi modelli: S 400 HYBRID, S 300 BlueTEC HYBRID ed S 500 PLUG-IN HYBRID. Comune a tutti i sistemi di trazione ibrida di seconda generazione la perfetta integrazione nella catena cinematica, in cui il motore a combustione può essere completamente disaccoppiato dal motore elettrico.
Ulteriori tratti distintivi sono il sistema di recupero dell’energia in frenata di seconda generazione e l’intelligente sistema “anticipatory Hybrid” per la gestione dell’energia.
“Partendo dall’idea di un sistema ibrido modulare, con la nuova S 500 PLUG-IN HYBRID da soli 3 litri per 100 chilometri, Mercedes-Benz compie un ulteriore passo avanti verso la mobilità a zero emissioni”, ha dichiarato Thomas Weber, Membro del Board of Management di Daimler e Responsabile di Mercedes-Benz Cars Product Engineering.
Mentre le batterie delle full-hybrid S 400 HYBRID ed S 300 BlueTEC HYBRID, si ricaricano durante la frenata, in fase di rilascio oppure attraverso il motore a combustione, la nuova batteria ad alto voltaggio agli ioni di litio offre un’energia dieci volte maggiore sulla nuova S 500 PLUG-IN HYBRID, e può essere ricaricata esternamente tramite un’apposita presa di corrente sul lato destro del paraurti posteriore. Con l’ausilio del motore elettrico sincrono da 80 kW per 340 Nm di coppia, Classe S vanta un’autonomia di circa 30 km in modalità di trazione puramente elettrica

Range Rover e X5

Dal 10 settembre è in vendita nel Regno Unito la Range Rover Hybrid - il prezzo della classica equivale a circa 114.000 Euro, mentre quello della Sport non è ancora noto – spinta da un sistema propulsivo formato dal turbodiesel di 3 litri della versione SdV6 da 292 Cv con 600 Nm e da un’unità elettrica da 48 Cv e 170 Nm. Complessivamente mette in campo 340 Cv e 700 Nm fra 1.500 e 3.000 giri, imprime alla classica una velocità di 218 all’ora e alla Sport di 225 all’ora e la possibilità, a entrambe, di toccare i 100 orari in meno di 7”, a fronte di percorrenze medie di 15,6 chilometri con un litro. Il motore elettrico è collocato all’interno della scatola del cambio mentre l’inverter con il convertitore e le batterie agli ioni di litio sono sotto il pianale. Nella modalità normale l’attività dei due motori si combina o si alterna secondo le richieste dell’acceleratore, in quella Sport l’attività dell’elettrico supporta quella del termico per migliorare le performances tenendo a bada i consumi e in quella EV si marcia a Emissioni Zero per quasi 2 km sino a 50 all’ora.

Bmw accelera con le auto pulite. Oltre alla coupé i8, un’ibrida plug-in da ben 362 Cv, a Francoforte, in concomitanza con la presentazione della nuova X5, la Casa di Monaco ne ha svelato la variante ibrida eDrive, in basso a sinistra. La nuova generazione della Bmw X5 è frutto di una moderata rivisitazione stilistica, ma ha una personalità più sportiveggiante della precedente. Propone un upgrading degli equipaggiamenti e una finitura più curata, inedite varianti di sospensioni adattive e motori solo Euro 6. Si tratta del 6 cilindri turbodiesel di 3 litri da 258 Cv che spinge la 30d e dell’unità di analoga architettura, ma sovralimentata da 3 turbo, con 381 Cv della M50d e dell’8 cilindri a V, biturbo e a iniezione diretta di benzina, di 4,4 litri con 450 cv della 50i. Lo schieramento sarà integrato dalla s25d di 2 litri con 218 Cv, offerta anche a 2 ruote motrici, dalla 40d di 3 litri con 313 Cv e dalla 35i da 306 Cv. Sul prossimo numero di Automobilismo le impressioni di guida.

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