Rolls-Royce Phantom: lusso infinito

L’ottava generazione dell’ammiraglia inglese adotta una nuova scocca in alluminio. Il V12 6.75 biturbo eroga ora 571 Cv e 900 Nm di coppia. Eccezionale isolamento acustico.

Quattro ruote sterzanti

Debutta l’ottava generazione della Rolls-Royce Phantom. L’ammiraglia inglese, icona di lusso, eleganza e prestigio, può contare su di un’inedita piattaforma modulare in alluminio denominata “Architecture of Luxury”. Un pianale che costituirà la base di tutte le future creazioni del marchio, inclusa la Suv Project Cullinan, prima sport utility della storia Rolls, e che porta in dote una rigidità superiore del 30% rispetto al passato, un sensibile alleggerimento della vettura oltre alle quattro ruote sterzanti.

Assetto predittivo

L’adozione del nuovo pianale in alluminio comporta il debutto di un inedito sistema sospensivo ad aria che segue uno schema a triangoli sovrapposti all’avantreno e multilink al retrotreno. L’assetto predittivo, una dotazione condivisa con la Serie 7 Bmw, si avvale del sistema FlagBearer con doppia telecamera anteriore: anticipa le sconnessioni e modifica la risposta di molle e ammortizzatori sino a una velocità di 100 km/h. Degno della massima attenzione l’isolamento acustico. Vengono utilizzati, a tal proposito, 130 kg di materiale fonoassorbente, doppi vetri dello spessore di 6 mm e doppi strati d’alluminio nei punti nevralgici, oltre ai pneumatici Silent-Seal con una speciale schiuma all’interno che abbatte il rumore da rotolamento. Impossibile fare meglio.
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900 Nm sin da 1.700 giri/min

Sotto il profilo del design, la Phantom non tradisce il passato, confermandosi imponente ed elegantissima. Tra le poche modifiche degne di nota spiccano lo spostamento verso l’alto della calandra, maggiormente integrata nel frontale, l’adozione di gruppi ottici con tecnologia laser e, al retrotreno, il richiamo alle linee dei modelli degli Anni ’50 e ’60. Nel segno della tradizione anche il motore, dato che sottopelle pulsa il noto V12 biturbo di 6.75 litri, portato però dagli originari 460 Cv a 571 Cv e in grado di erogare 900 Nm già da 1.700 giri/min in abbinamento alla classica trasmissione automatica a 8 rapporti ZF del tipo mediante convertitore di coppia. Quest’ultima in grado di adattare la strategia di cambiata in funzione delle informazioni fornite dal navigatore.

Sedili posteriori stile business class

L’abitacolo è un regno incantato. All’apertura ad armadio delle portiere, confermata, si accompagna un’accoglienza regale. Eccezionalmente ricercati i materiali, che non sfigurerebbero a bordo di uno yacht di lusso. I sedili vengono ridisegnati, debuttano inediti display a scomparsa dedicati ai passeggeri posteriori e la zona posteriore può essere liberamente configurata spaziando dal classico divanetto alle sedute stile business class. Rivisitata la plancia, forte di una struttura monolitica racchiusa in un unico elemento continuo in vetro temperato, personalizzabile “sottopelle” con materiali pregiati o riproduzioni di opere d’arte (!). Tra le novità, anche se meno eclatanti, figurano inoltre la strumentazione digitale e lo schermo a scomparsa del sistema multimediale di derivazione Bmw Serie 7. Immancabile l’orologio analogico. Un tocco rétro per una vettura proiettata nel futuro.

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