26 January 2013

Renault Clio 1.0 TCE S&S Energy

Si vede subito, dallo stile, che è tutta un’altra Clio. Questa volta infatti Renault, per il suo cavallo di battaglia, ha preferito osare e stupire anziché andare sul sicuro,...

Renault clio 1.0 tce s&s energy

 Si vede subito, dallo stile, che è tutta un’altra Clio. Questa volta infatti Renault, per il suo cavallo di battaglia, ha preferito osare e stupire anziché andare sul sicuro, scegliendo la strada della continuità. La sfida in gioco, d’altra parte, è di quelle pesanti. In ballo c’è la conquista di oltre quattro milioni di clienti, quelli che ogni anno, in Europa, scelgono un’auto di taglia compatta e in un segmento così agguerrito anche il design, oggi, fa la sua parte.

La precedente Clio, la cui impronta complessiva peraltro non aveva abbandonato il solco che ne aveva fatto per anni un modello vincente, proprio allo stile e alla personalità aveva pagato dazio, pur rivelandosi una compatta più che appagante sul fronte dell’esperienza di guida. La nuova Clio, invece, segna una svolta e adesso sfoggia personalità e grinta sconosciute al modello che l’ha preceduta.

Aggressiva fuori, la nuova Clio sembra una tre porte, pur avendone cinque, complice anche la mimetizzazione di quelle posteriori nei rispettivi montanti e l’opera di personalizzazione continua a bordo con un abitacolo più vivace e moderno. L’interno è cresciuto nel tono come nell’aspetto, accattivante anche il cruscotto con i due grandi elementi circolari dedicati a contagiri e indicatore del carburante separati dal tachimetro digitale e la plancia può essere ulteriormente vivacizzata grazie alla possibilità di scegliere tra quattro colorazioni. Le ampie regolazioni di volante e sedile permettono di trovare la giusta posizione. Il passo è stato aumentato di 1,5 cm, per una lunghezza della vettura pari a 4,06 metri: l’abitabilità posteriore risulta nel complesso buona solo se chi siede davanti non arretra troppo, in compenso l’accessibilità al divano non è sacrificata e la maniglia posteriore celata nella cornice dei finestrini è abbastanza agevole da utilizzare.

ll vano di carico è di forma regolare, con una capacità di carico di 300 litri (+12 rispetto alla precedente Clio) calcolati con i sedili in posizione d’uso e incrementabili fino a 1.146 litri ripiegando completamente gli schienali dei sedili posteriori. Oltre al look completamente rivisitato, la nuova Clio porta al debutto, fra i motori, il nuovo tre cilindri a benzina sovralimentato di 898 cc che equipaggia la versione TCe 90.

Tale motore, abbinato al dispositivo Start&Stop che spegne e riavvia automaticamente il propulsore nelle soste brevi, eroga una potenza massima di 90 Cv e 13,8 kgm di coppia, è realizzato in alluminio e pesa 15 kg in meno rispetto a un quattro cilindri.

Su strada, sono sufficienti pochi chilometri alla guida della Clio per rendersi conto che tale motore, nonostante la bassa cilindrata, vanta una buona propensione a salire di giri e spinge in maniera fluida lungo tutto l’arco di utilizzo. Al minimo, e a freddo, non denota fastidiose vibrazioni, in marcia si rivela silenzioso in ogni condizione di impiego e una volta oltrepassati i 3.500 giri sfodera una piacevole reattività. Così equipaggiata, la Clio trova anche modo di esprimere un comportamento stradale gradevole quanto rassicurante. La capacità di assorbimento delle irregolarità della strada è notevole, a beneficio del confort di guida e fra l’altro ottenuta senza che sia stato necessario ricorrere a regolazioni esageratamente morbide.

Della nuova Clio, insomma, ci si fida subito, in virtù dei buoni uffici di un assetto che rappresenta uno dei migliori compromessi fra le esigenze di filtraggio e quelle dell’handling. Doti che consentono una rapidità apprezzabile nei cambi di direzione, un comportamento ben bilanciato e in particolare un retrotreno capace di offrire risposte sempre graduali e intuitive. Nel complesso, ce n’è abbastanza per muoversi con apprezzabile sollecitudine su qualunque tipo di percorso.

Soprattutto nelle curve veloci percorse in appoggio, la compatta Renault mostra infatti una stabilità elevata e il rollio poco pronunciato minimizza l’eventuale effetto dei trasferimenti di carico. E a togliere ogni eventuale dubbio c’è poi la presenza, di serie, del dispositivo elettronico di stabilità Esp, che assicura il controllo delle reazioni anche in condizioni normalmente difficili da gestire. il cambio manuale a 5 marce mette in mostra innesti sciolti e fluidi, pressoché privi di contrasto, accompagnati da una valida sincronizzazione, mentre l’impianto frenante, apprezzabile per modulabilità, si mostra capace di tenere sotto controllo a dovere la compatta Renault.

Lo sterzo, per parte sua, si avvale ora di un rapporto di demoltiplicazione più diretto e segna tangibili progressi rispetto al passato. Non è prontissimo nelle risposte, soprattutto quando occorrono correzioni veloci, ma in manovra si lascia apprezzare per la sua leggerezza, mentre al crescere dell’andatura e sui tracciati più tortuosi la progressività della risposta non viene mai meno. Si tratta in ogni caso di un servocomando provvisto sempre della docilità necessaria per non rendere mai impegnativa, nè affaticante la guida. Quanto ai consumi, va segnalato che per tale propulsore è prevista la funzione Eco che riduce la coppia disponibile, modifica la risposta dell’acceleratore e pure l’intervento del climatizzatore per incrementare ulteriormente le percorrenze medie. Nel complesso, fra dinamica di marcia e ambiente interno, la nuova Clio mette in campo un gran bel pacchetto: le sfidanti, vecchie e nuove, dovranno ancora fare i conti con lei.

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