Ci sono prototipi che volano alto, nati per raccontare la visione di un costruttore, altri che invece, a guardarli e a guidarli, come questa Eolab, ti sembrano pronti per andare dritti dritti dal concessionario. O quasi. La Eolab è la proposta Renault del concetto di ibrido plug-in, l’accoppiata di un motore termico con uno elettrico coperta da 30 brevetti. La concept racchiude tutto il savoir-faire della Casa della losanga per il raggiungimento di target impegnativi: meno di 2 litri di carburante sui 100 chilometri, un risparmio di peso di 400 chili su un’auto di 4 metri e una riduzione del Cx del 30%.
Sul piano dei consumi, già nel 1985 il prototipo Vesta II tirò fuori un numero niente male: 1,94 l/100 km ma qui, il risultato non doveva essere validato solo dalle cifre, ma anche dal design. E sappiamo quanto le auto molto aerodinamiche non siano, poi, così avvincenti nella loro estetica. E invece Eolab è molto bella ed equilibrata. Con accorgimenti di stile, tipo i finti montanti del parabrezza che fungono da appendici aerodinamiche.
ABITABILITA'
Poi c’è il discorso abitabilità, anche in questo caso paragonabile in tutto e per tutto a quella di una Clio IV utilizzata come riferimento dagli uomini Renault. Il punto più interessante di tutta la faccenda, però, è negli standard del progetto che dovevano rispettare due punti: economicità di realizzazione e fattibilità industriale. Subito alla guida perché sedersi dentro un concept non capita tutti i giorni. La grafica del cruscotto è accattivante con tutte le informazioni offerte su schermi HD. Una impostazione pedagogica perché evidenzia, attraverso l’utilizzo di un diagramma a 5 rami sul tablet centrale da 11 pollici, l’impatto dell’utilizzo del veicolo sui consumi complessivi. La Eolab parte in modalità elettrica e il sibilo del motore è molto presente. Fino alla velocità di 120 km/h si viaggia così, con il secondo rapporto che entra superati i 60 all’ora. Poi, se spingi ancora, l’accensione del motore a benzina che prende il posto di quello elettrico.