Per i più critici uniscono gli svantaggi di due mondi: meno spazio e meno bagagliaio, come sulle coupé, e prezzi e consumi spesso più elevati delle stesse Suv da cui derivano. Per altri, sono la sintesi perfetta tra ingredienti accattivanti: stile aggressivo, dimensioni generose, finiture da ammiraglia e prestazioni, sul dritto, vicine a una granturismo di razza. Insomma, pochi segmenti continuano a dividere come quello delle maxi Suv-coupé. Disquisizioni teoriche a parte, a Stoccarda non sono però sfuggite le oltre 250.000 X6 consegnate in 7 anni dai rivali bavaresi.
Cifre sorprendenti per un'auto che all'inizio sembrava quasi un'esagerazione. La formula ha invece funzionato talmente bene da convincere proprio Mercedes a proporre una variante coupé della recente GLE, erede della ML. Con un distinguo rispetto alla X6 e alla Cayenne, autentici punti di riferimento nel segmento: alla guida l’ indole è un po’ meno sportiva di quanto la linea suggerisca, con un comportamento dinamico in parte penalizzato sia dal peso maggiore, sia dal cambio a 9 rapporti un po' più lento dei rivali.
In compenso, si riscatta con prestazioni di spessore, in poco più di 7,0 secondi scatta da 0 a 100 km/h e si arrende poco sotto i 225 km/h, e una gran souplesse di marcia con un confort, soprattutto acustico, equiparabile a quello di un'ammiraglia. Impegnativo il prezzo che parte da 76.000 euro, ma tocca in fretta quote quasi proibitive. Per l’ esemplari in prova occorrono difatti 88.000 euro, cifra a cui si giunge velocemente attingendo alla lunga, e allettante, lista degli optional.
CERCHI DA 20"
L' effetto sorpresa è un po' svanito ma, come l'X6, sfugge alle classificazioni più tradizionali questa nuova GLE Coupé. I parafanghi allargati, i generosi passaruota, ospitano di serie cerchi da 20” , la linea di cintura importante e la notevole altezza libera dal suolo la riconducono immediatamente alla famiglia delle Suv. A cambiare, però, sono soprattutto il profilo, con un padiglione molto discendente e la coda, con evidenti richiami, nella forma orizzontale dei gruppi ottici, alla più nobile Classe S. Metro alla mano, la variante coupé è persino più grande della già generosa GLE con 4,9 metri in lunghezza ( +10 mm), 2,0 metri esatti in larghezza (+60 mm) e solo l’altezza risulta inferiore con 1,73 metri (-70 mm).Un piccolo tributo, un design così ardito, lo chiede solo in termini di accessibilità proprio il padiglione discendente.
A BORDO
Saliti a bordo, è davvero il caso di dirlo data la posizione di guida piuttosto alta, si respira subito aria di casa, con lo stesso sistema infotainment con schermo centrale in stile tablet delle recenti Classe C e Classe S ed una strumentazione piuttosto classica, con due indicatori analogici sempre chiari e ben leggibili. Il Controller con relativo touchpad sul tunnel permette di accedere poi facilmente ai menù audio/telefono/navigatore, mentre tramite il Dynamic Select, a lato, si possono impostare i quattro differenti settaggi predefiniti (Individual, comfort, slippery, sport). In termini di spazio, malgrado la plancia sia piuttosto sporgente, non ci si può proprio lamentare, così come non mancano vani portaoggetti, con una pratica vaschetta poco sotto i comandi del climatizzatore e il vano nascosto sotto il bracciolo.
Se si esclude qualche piccola difficoltà d’accesso, anche sul divano trovano spazio senza problemi di sorta, nemmeno in altezza, tre adulti. Il tutto grazie a tre ingredienti: un passo generoso (2,91 metri), il tunnel della trasmissione poco pronunciato e il retro degli schienali anteriori profilato in modo da garantire alle gambe qualche centimetro in più. Neanche la capacità di carico scende troppo rispetto alla GLE, con 650 litri standard, 40 litri in meno, sempre sfruttabili grazie a un vano regolare e ben rivestito in ogni parte. Si pouò poi anche contare sull’apertura e chiusura automatica del portellone e solo la soglia di accesso è un po’ alta, con un gradino tra quest’ultimo e il piano di carico.
