Con nuove efficienti motorizzazioni, inediti sistemi di assistenza alla guida e il nuovo linguaggio formale, Mercedes-Benz ha radicalmente rivisitato Classe E. L’intelligente sistema dei materiali contempla anche l’impiego mirato di alluminio e plastica, due materiali che data la loro leggerezza contribuiscono, soprattutto, a far risparmiare peso. Tra i componenti realizzati in alluminio vi sono il cofano motore, il parafanghi anteriore, il cofano bagagliaio, la cappelliera e diversi profilati di supporto. L’elemento frontale è una struttura ibrida di lamiera d’alluminio e plastica rinforzata con fibre di vetro. I crashbox anteriori in alluminio, in un pezzo unico, sono inseriti nei longheroni e imbullonati lateralmente. Anche gli altri elementi del frontale sono avvitati tra loro e quindi, in caso di incidente, possono essere sostituiti senza costi onerosi. La plastica rinforzata con fibre di vetro serve per realizzare l’alloggiamento della ruota di scorta.
Rigidità torsionale della carrozzerie migliorata di oltre il 30 per cento
La struttura intelligente della scocca non solo crea importanti presupposti per un’elevata sicurezza in caso di impatto, ma contribuisce anche ad aumentare il comfort di marcia. Per essere più precisi: la risposta alle vibrazioni e il comfort acustico. Gli ingegneri di Sindelfingen hanno prestato particolare attenzione ai punti di giunzione tra telaio e carrozzeria, che devono sopportare forze molto elevate. Sono stati rafforzati appositamente in modo che non trasmettessero alla carrozzeria le vibrazioni provenienti dalla strada e che non compromettessero l’esperienza di guida. Un indicatore dell’ottimo risultato finale è la rigidità statica della carrozzeria alla torsione, che è stata migliorata di oltre il 30 per cento rispetto al modello precedente.
L’asse anteriore a tre bracci oscillanti con montanti telescopici McPherson è stato ulteriormente perfezionato, raggiungendo ottimi risultati soprattutto sotto l’aspetto del comfort di marcia. Ai fini di una favorevole cinematica dell’asse, di un maggiore comfort di vibrazioni e di una migliore sicurezza, il piano inferiore dei bracci è costituito da due singoli elementi, tiranti e puntoni trasversali. Oltre alla guida più precisa della ruota, questa costruzione offre in primo luogo il vantaggio di compensare meglio le vibrazioni generate dallo squilibrio degli pneumatici o da oscillazioni della forza frenante rispetto ai bracci oscillanti rigidi. Inoltre, in caso di collisione sono disponibili corse di assorbimento dell’energia d’urto più ampie. Il terzo elemento della sospensione anteriore è la barra di convergenza che collega l’ingranaggio trasversale dello sterzo con le ruote.
I montanti telescopici sono composti da molle elicoidali cilindriche con compensazione delle forze trasversali, ammortizzatori bitubo e cuscinetti trifase di nuova progettazione. Per ottimizzare ulteriormente il comfort di marcia, gli esperti Mercedes hanno scelto per il montante telescopico una posizione pressoché verticale, riducendo in tal modo le spinte che agiscono sull’alloggiamento del tirante. In questo modo è stata ridotta anche la rigidità dell’alloggiamento, con un effetto positivo sul comportamento di rotolamento e
di contatto con il piano stradale, per esempio in presenza di giunti trasversali.
La barra stabilizzatrice è collegata con il montante telescopico che concorre anch’esso attivamente alla guida delle ruote anteriori. Grazie all’impiego ben studiato di alluminio e acciaio, l’asse anteriore presenta un peso inferiore del 12% rispetto ai modelli precedenti. In alluminio sono realizzati per esempio i tiranti obliqui rivolti in avanti e i puntoni trasversali.
I componenti dell’asse anteriore, ingranaggio dello sterzo, motore e cambio sono preassemblati su un cosiddetto telaio ausiliario, costruito in acciaio ad alta resistenza e saldamente avvitato ai longheroni della carrozzeria, che diventa quindi un elemento importante della struttura di anti-crash anteriore della nuova Classe E. Durante l’impatto frontale il telaio ausiliario fornisce un percorso separato di scaricamento delle forze che assorbe in modo mirato l’energia d’urto. I punti di collegamento tra il telaio ausiliario e la carrozzeria sono stati nettamente rinforzati e presentano quindi una cosiddetta rigidità iniziale maggiore rispetto alle forze e vibrazioni prodotte dall’autotelaio. Il tutto si traduce in un comportamento di marcia più agile e preciso.
Come l’autotelaio, gli esperti Mercedes hanno affinato anche lo sterzo della nuova Classe E, aumentandone ulteriormente la precisione, il comportamento di risposta e il comfort di sterzata. La dotazione di serie della nuova Classe E comprende uno servosterzo a cremagliera con rapporto di trasmissione variabile, con una configurazione più indiretta in posizione centrale rispetto al modello precedente, che contribuisce a migliorare la stabilità di marcia alle elevate velocità. A partire da un angolo di sterzata di circa 100 gradi, il rapporto diventa più diretto, per ridurre il numero delle rotazioni del volante nel parcheggio o nelle manovre.
A richiesta è disponibile lo sterzo diretto.Il sistema merita questa denominazione, poiché offre al guidatore un comportamento di risposta diretto nelle curve e di conseguenza una più agile maneggevolezza, e quindi un maggiore piacere di guida. Pertanto lo sterzo diretto completa i vantaggi dello sterzo parametrico finora utilizzato mediante una maggiore dinamica di marcia, ma continua a offrire la regolazione (parametrazione) della servoassistenza in funzione della velocità che a basse velocità nel parcheggio o nelle manovre richiede minori forze di azionamento.
Il rapporto variabile dell’asta a cremagliera, tarato sull’angolo di sterzata, aumenta fortemente già a partire da un angolo di cinque gradi, in modo che nella marcia in curva il guidatore debba muovere di poco il volante. La Classe E ha una reazione spontanea e offre al guidatore una sensazione stabile e sicura, soprattutto quando si richiede maneggevolezza e agilità sulle strade piene di curve, a velocità media e con angolo di sterzata centrale.
n altre situazioni di marcia, invece, i vantaggi dell’affermato sterzo parametrico restano inalterati e addirittura superati. A bassa velocità o nel parcheggio, la nuova tecnica, insieme alla servoassistenza in funzione della velocità, offre un maggiore comfort, poiché il rapporto diretto riduce ulteriormente lo sforzo sul volante.
Un’altra particolarità è la servopompa dello sterzo, costituita da un’elettrovalvola a regolazione elettrica che comanda un’apertura di bypass, consentendo quindi un dosaggio della quantità di olio conforme al fabbisogno. Nella marcia in rettilineo, per esempio, quando vi è una minore necessità di pressione e quantità di olio, la servopompa lavora con minore potenza e contribuisce al risparmio di carburante.
Come in precedenza, la Classe E è dotata di un piantone dello sterzo regolabile individualmente di +/- 25 millimetri in altezza e 25 millimetri in direzione longitudinale, valori con cui la nuova Classe E supera ampiamente altre berline di questo segmento di mercato. A richiesta, il posizionamento continuo del volante avviene a comando elettrico, se il Cliente ordina il pacchetto Memory. Come efficace contributo alla sicurezza dei passeggeri, in caso di impatto frontale il piantone telescopico collassa con un livello di forza definito. In questo modo la corsa di assorbimento dell’energia d’urto aumenta fino a 100 mm, riducendo le sollecitazioni a cui è esposto il torace del guidatore.
In altre situazioni di marcia, invece, i vantaggi dell’affermato sterzo parametrico restano inalterati e addirittura superati. A bassa velocità o nel parcheggio, la nuova tecnica, insieme alla servoassistenza in funzione della velocità, offre un maggiore comfort, poiché il rapporto diretto riduce ulteriormente lo sforzo sul volante. Un’altra particolarità è la servopompa dello sterzo, costituita da un’elettrovalvola a regolazione elettrica che comanda un’apertura di bypass, consentendo quindi un dosaggio della quantità di olio conforme al fabbisogno. Nella marcia in rettilineo, per esempio, quando vi è una minore necessità di pressione e quantità di olio, la servopompa lavora con minore potenza e contribuisce al risparmio di carburante.