03 May 2013

Mercedes CLA: impressioni di guida

La Mercedes CLA è una vettura con un fascino tutto particolare, che nasce tra il connubio fra lo stile di una coupé e le esigenze di una berlina. Alla guida è entusiasmante, grazie al motore che...

CARATTERISTICHE

 

CARATTERISTICHE Sul numero di maggio di Automobilismo, vi diamo le prime impressioni di guida della Mercedes CLA, la vettura della Stella con una personalità da berlina-coupé che esce da schemi consolidati e richiama quella della Classe A. Le vesti della CLA non sono solo influenzate da un profilo che ammicca a quello di una coupé ma sono definite da tanti stilemi esclusivi, che vanno dal gioco con cui s’abbinano le superfici concave e convesse, dal differente disegno del frontale in cui risaltano la calandra più prominente insieme con le prese d’aria di disegno differente e, infine, dal cofano sormontato da due powerdome che richiamano quelli inalberati dalle Mercedes più sportive, cioè la SL e la SLS. Per tutti questi motivi, la linea della CLA esprime, con forza ancora maggiore rispetto a quella della Classe A, una marcata sportività.

 

Si notano una buona dose di aggressività – sulle versioni nell’allestimento top di gamma accentuata dal kit firmato AMG – e un notevole slancio. Una connotazione che, dal lato costruttivo, si traduce in una profilatura aerodinamica estrema, tanto che l’eccezionale Cx di 0,23 scende, addirittura, al valore da record assoluto di 0,22 nel caso delle versioni con il pacchetto eco-amichevole BlueEfficiency.

 

La parentela con la Classe A si ritrova nell’abitacolo, dall’arredamento, che ne ripropone luci e ombre. Fra le prime rientra l’atmosfera giovanile in cui risaltano anche una bella selleria anteriore sportiva che fa virare l’atmosfera verso territori di stampo “corsaioli” e un “tablet” per il sistema d’infotainment che spunta sopra la consolle. Fra le ombre, sono da annotare i comandi della climatizzazione posti molto in basso e l’ampiezza della zona posteriore, davvero allineata a quella di una coupé soprattutto per la scarsa disponibilità di spazio in senso verticale, dovuta all’andamento spiovente del padiglione, oltre alla distonia fra la qualità dei rivestimenti plastici che ridimensionano il giudizio riguardante la finitura, per altro molto curata a livello d’assemblaggio. È, invece, assai soddisfacente l’ampiezza del bagagliaio, al pari dell’equipaggiamento. 

MOTORE

 

MOTORE La versione 220 CDI è spinta da un turbodiesel quattro cilindri in linea da 2.143 cc di cubatura, con distribuzione a doppio albero a camme in testa, quattro valvole per cilindro a iniezione diretta con turbocompressore. Eroga una potenza massima dichiarata di 170 Cv (125 kW) a 3.400 giri e una coppia massima di 35,7 kgm (350 Nm), disponibile fra 1.400 e 3.400 giri. La trasmissione è a trazione anteriore, con cambio automatico a doppia frizione e sette marce.

COME VA

 

COME VA La 220 Cdi Automatic nell’allestimento Sport, che prevede anche l’assetto sportivo ribassato di 15 mm sull’avantreno e di 10 mm sul retrotreno integrato da cerchi da 18”, è stata la versione scelta per le impressioni di guida della CLA. Su strada sfodera una personalità che ben sostiene in ogni frangente l’istintività e il piacere della guida e che impone solo qualche sacrificio a livello di confort, poiché la taratura delle sospensioni non digerisce sempre adeguatamente le irregolarità più marcate del fondo stradale. In compenso il set-up, unitamente alla massa che risulta giustamente ripartita, imprime alla vettura una forma atletica di tutto rispetto, davvero paragonabile a quella di efficaci coupé.

 

Infatti, anche sui percorsi più tortuosi la tenuta di strada è assai elevata e l’agilità notevole, grazie al contributo dell’azione pronta e precisa dello sterzo che, per di più, restituisce sensazioni di guida precise a chi è al volante. La piacevole guidabilità è propiziata anche da un comportamento che solo ai limiti più elevati è leggermente influenzato dalla tendenza dell’avantreno ad allargare le traiettorie. Ma il fenomeno si può ridimensionare facilmente “giocando” con l’acceleratore, con l’affidabilità impressa e la stabilità elevata, che, sostanzialmente, relegano al ruolo di osservatori i sistemi di gestione del dinamismo, oltre che col mordente dell’impianto frenante.

 

 

Il quadro è completato dalla resa del motore, su cui si riflette l’attività del cambio a doppia frizione a 7 marce, integrato dalle logiche Economy, Sport e Manuale. Infatti, sfodera un temperamento che si fa apprezzare sia per l’elasticità sia per la regolarità dell’erogazione sino ai regimi più alti, sostenuta anche dall’azione del cambio che non interrompe il flusso di potenza a dispetto di una reattività non sempre prontissima.

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