Malgrado il passo indietro, e i quasi 30 milioni di euro di buonuscita, lo scandalo emissioni è ben lungi dall’ essere finito per l’ ex ceo VW Martin Winterkorn. Il pubblico ministero del land Braunschweig avrebbe aperto un ‘ inchiesta per sospetto di frode contro l’ ormai pensionato ex capo VW Martin Winterkorn. Lo riferisce la Frankfurter Allgemeine, sostenendo come vi siano diverse accuse penali in relazione allo scandalo della centralina truccata VW. Il focus dell’ accusa, secondo l'autorità inquirente, ruoterebbe attorno al fatto che i veicoli sono stati venduti per anni con valori di emissioni allo scarico manipolati.

E’ stato lo stesso Consiglio di Sorveglianza VW , dopo la riunione d’emergenza tenutasi mercoledi scorso , ad aver annunciato di aver esposto formalmente una denuncia presso la procura di Braunschweig al fine di fare più chiarezza sulle responsabilità del misfatto". “E’ ovvio che le irregolarità” si legge nella nota del Consiglio di Sorveglianza” che le irregolarità rilevate possano essere rilevanti anche penalmente".L'indagine del pubblico ministero sarebbe sostenuta al 100 % dal Gruppo Volkswagen AG.Non è ancora però chiaro quali effetti l'inchiesta aperta avrà sulla liquidazione di Winterkorn, sottolinea la Frankfurter Allgemeine.

Secondo l’agenzia di stampa Reuters, i vertici di Wolfsburg hanno deciso di sospendere i responsabili della ricerca e sviluppo di Volkswagen , Audi, Porsche. Sarebbe inoltre emerso come i test sulle emissioni negli Usa, siano stati gestiti direttamente da ingegneri impiegati in Germania.Negli Stati Uniti e in Canada sono in arrivo una lunga serie di azioni collettive contro il colosso di Wolfsburg. In tutto il mondo sarebbero intanto ben 2,1 milioni le vetture Audi circolanti con la centralina manipolata,   577.000 unità nella sola Germania.