30 December 2015

Fiat Nuova 500 1.2 Lounge, la nostra prova

Con il motore a benzina base se la cava con onore, soprattutto nel rapporto prestazioni/ consumi. Prezzo elevato...

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Ci sono vetture che sono diventate delle vere e proprie icone, come la Mini, la Porsche 911 e anche la Fiat 500 tanto per citarne alcune. Auto che devono parte del proprio successo al design, costretto a rinnovarsi nel tempo, ma senza snaturarne i tratti identificativi di quel determinato modello. Ecco perché la Nuova 500 è cambiata solo in qualche particolare, come il design dei gruppi ottici e altri piccoli dettagli che non la rendono poi così diversa dal modello originario. Idem per quanto riguarda buona parte della meccanica, mentre la dotazione elettronica dell’ultima nata si arricchisce di un nuovo sistema di infotainment meglio integrato nella plancia, che ricalca giustamente l’estetica di quella del modello presentato nel 2007 e venduto in poco più di 1,5 milioni di esemplari.

LOOK
Sono i gruppi ottici a differenziarla maggiormente dal modello precedente, ma nel muso si nota anche qualche cromatura in più, oltre al listello supplementare sotto a quello che integra il logo Fiat e ai due baffi ai lati della presa d’aria inferiore. Debuttano poi due nuove tinte, rosso corallo e bordeaux Opera, oltre alle due varianti bicolore nero/giallo e rosso/nero. L’abitacolo è rimasto sostanzialmente lo stesso, ma appena accomodati si nota il sistema di infotainment integrato al centro della plancia che sostituisce il navigatore satellitare Tom Tom portatile che in precedenza si installava nella parte superiore della plancia.

CONNESSA
Il nuovo sistema multimediale si affida totalmente alla tecnologia touch screen, è molto intuitivo da usare e consente di connettere il proprio smartphone, riproducendo anche i brani musicali installati nello stesso. Invariata la posizione di guida rialzata, con il volante regolabile però solo in altezza, mentre a richiesta è disponibile il quadro strumenti composto da un display digitale Tft da 7”, immediato da consultare per quanto riguarda l’indicazione della velocità, mentre il contagiri non è altrettanto facile da individuare. Come in passato soddisfa l’abitabilità anteriore, mentre chi siede dietro deve considerare qualche limite nella zona della testa a causa dell’andamento discendente del padiglione e uno spazio per le gambe accettabile solo qualora davanti siedano persone di statura media.

Anche il vano bagagli resta sempre un po’ risicato, con una capienza variabile da 185 a 550 litri, mentre il piano di carico presenta un discreto scalino a schienali reclinati, in modo frazionato nel caso dell’allestimento Lounge. Che offre anche il sedile di guida regolabile in altezza e il tetto in vetro fisso; con la personalizzazione Second Skin il tetto resta però in lamiera.

TECNICA

Anche per quanto riguarda la meccanica, le innovazioni sono davvero poche: la Nuova 500 aggiunge infatti inediti pannelli insonorizzanti all’interno dei parafanghi e nella zona che separa il vano motore dall’abitacolo a favore del confort di marcia, mentre il 4 cilindri aspirato a benzina di 1,2 litri e 69 Cv risponde ai limiti sulle emissioni previsti dalla normativa Euro 6. A breve verrà introdotto però anche l’1.2 litri Eco che, grazie a un particolare alternatore, all’adozione di pneumatici a bassa resistenza al rotolamento e a un pacchetto aerodinamico specifico, è accreditata di emissioni di CO2 pari a 99 grammi al chilometro. Sul fronte della sicurezza, oltre all’impianto frenante con dischi anteriori maggiorati, si segnala la presenza di serie di 7 air bag, che si sommano ai classici Abs con ripartitore elettronico della frenata, controllo di stabilità e Brake Assist per massimizzare la decelerazione in caso di frenata di emergenza.

SU STRADA

Alla guida, la Nuova 500 resta sempre una piacevole conferma: colpisce prima di tutto per la maneggevolezza e la rapidità con cui l’avantreno passa da una traiettoria all’altra, ma anche il motore, nel caso specifico un aspirato dalla coppia di poco superiore ai 100 Nm, se la cava più che dignitosamente in gran parte delle condizioni d’uso. Nonostante sia accoppiato a un cambio a soli 5 rapporti, non risulta mai eccessivamente impacciato nel salire di giri, è molto progressivo nell’erogazione, anche se la sua curva di potenza “piatta” non invoglia più di tanto a insistere oltre i 5.000 giri.

In ripresa obbliga nella maggior parte dei casi a scalare una o più marce, ma basta non avere troppa fretta per raggiungere in tempi decorosi velocità che consentono di affrontare senza troppi disagi anche trasferimenti autostradali per i quali si potrebbe pensare che la 500 non sia nata. Invece la compatta Fiat supera anche questo test con onore, oltretutto evidenziando consumi sempre ridotti, come dimostrano i 15,6 km/litro rilevati in autostrada, una percorrenza interessante e addirittura migliore dei 14,9 km/litro fatti registrare dalla prima 500 1.3 Multijet provata su Automobilismo di agosto del 2007.

Si sono accorciati anche gli spazi di arresto grazie all’impianto frenante potenziato, così come la migliore insonorizzazione dell’abitacolo non si riflette tanto in dati di rumorosità sensibilmente inferiori, quanto soprattutto in una sensazione di migliore isolamento dal rumore proveniente dal comparto sospensioni nella marcia sui fondi più accidentati. Lo sterzo ad assistenza elettrica, pur non rappresentando certo un punto di riferimento in termini di precisione, non offre la stessa sensazione di non perfetto accoppiamento tra volante e ruote del modello precedente, vanta sempre il plus della funzione City per alleggerirlo in manovra e alle basse velocità e si caratterizza per il diametro di sterzata ridotto.

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