Ingegnere, la situazione è migliorata con la 155 GTA?
“Di molto. Nella scocca della 75 era specialmente l’avantreno che tendeva a muoversi, malgrado i tanti irrigidimenti apportati alla versione da corsa: la sospensione con i puntoni rivolti in avanti scaricava infatti gli sforzi sulla parte anteriore del pianale, più stretta e quindi soggetta a deformazioni elastiche. Servendoci ora dell’autotelaio 155, tecnologicamente e strutturalmente evoluto, il lavoro di irrigidimento si è semplificato e ha tuttavia garantito risultati migliori. All’anteriore, per esempio, non si sono resi necessari rinforzi particolari in quanto la sospensione ha i punti d’attacco dietro l’asse ed è sostenuta da una robusta trave. Anche la gabbia tubolare di protezione dell’abitacolo, che collabora col telaio, è più rigida, grazie a una struttura più efficiente, di nuovo progetto (in tubi d’acciaio di diametri differenziati di 40 e 35 mm secondo le zone di maggiore o minore sollecitazione), che si chiude dai duomi anteriori fino a quelli posteriori delle sospensioni McPherson. Tutto sommato, rispetto alla 75 Superturismo completa di gabbia, abbiamo ottenuto un aumento del 50% di rigidità torsionale dell’intera scocca (passando da 900 a oltre 1300 kgm per grado)”.
Tutto questo senza problemi di peso?
“Direi di no, anzi: visto che per rispettare il limite minimo di 1050 kg stabilito dal regolamento abbiamo dovuto aggiungere zavorra, utile, del resto, per ribassare il baricentro e correggere la ripartizione della massa. Questo pur avendo già a bordo una notevole zavorra tecnologica, per così dire, costituita dal sistema di trazione integrale che è lo stesso, piuttosto sofisticato, della Lancia Delta da rally, con tre differenziali e giunto viscoso Ferguson al centro. Abbiamo inoltre un cambio a 6 marce con circuito di lubrificazione, pompa e radiatori propri; l’idroguida; dischi freno metallici di grande diametro (355 mm gli anteriori, 278 i posteriori) con cerchi ruota da 18 pollici. Abbiamo infine potuto aggiungere al motore, sempre restando sotto il limite di peso, un sistema di nebulizzazione d’acqua per raffreddare lo scambiatore aria-aria del turbo, che interviene automaticamente quando la pressione di sovralimentazione supera un dato valore e che comporta un serbatoio da 28 litri. Si abbassa così di 15-20°C la temperatura dell’aria compressa che alimenta il motore, rimanendo più ricca di ossigeno”.