27 May 2014

Nurburgring Nordschleife, il tempio del record

Sui saliscendi del Ring il tempo sul giro acquista un significato che trascende l’aspetto sportivo per elevarsi ad impresa umana. Queste le auto più veloci su questo mitico tracciato

Nurburgring nordschleife, il tempio del record

Ci sono piste belle, bellissime, altre noiose, facili e poco tecniche, ci sono quelle ultramoderne, con le fughe chilometriche, la tecnologia a quintalate e le scelte architettoniche che ti lasciano a bocca aperta. Poi c’è Lei. L’unica. Nurburgring Nordschleife. Tempio di sfide, sfida essa stessa per chi ama il pilotaggio alto. Ché andare forte sul Nordschleife vuol dire essere un pilota vero e a suo confronto gli altri autodromi sono comode autostrade. Perché il “giro oltre la vita”, sul Ring, ha un sapore tutto suo. Chi corre, chi guida e piega, tra i saliscendi dell’Eifel, appartiene ad una confraternita che condivide una religione, un modo di vivere. Il luogo iconico di uno dei pochi sport per uomini che sia rimasto, insieme al rugby e con poche, dovute, eccezioni femminili. Qui ogni curva è una sfida, ogni salto, ogni compressione, ogni allungo e ogni frenata si portano dentro il sublime contrasto tra l’apparente brutalità del limite e il romanticismo del gesto. Per diventare racconto di tradizioni, uomini, simbolismi e comportamenti.

Qui, sui saliscendi del Ring, il motorsport si sublima, nella magia della sua parola e nella portata dei suoi sogni. Qui il motorsport è capace di dare all’uomo l’invulnerabilità del guerriero. Così come di togliergliela.

 

 

Il Time Attack più spettacolare del mondo

Stabilire il giro più veloce sul Ring è diventato un must sia per i privati che per i Costruttori che, intorno all’eventuale record, ci costruiscono e a ragione, vere e proprio campagne internazionali di comunicazione. C’è però un elemento da sottolineare: questo genere di time attack non segue un regolamento ufficiale. Oltre alla certificazione del tempo sul giro, sulle caratteristiche tecniche del modello oggetto del record si è in regime di autocertificazione. La consuetudine è nel fornire un video con telemetria, una scheda tecnica, con gli eventuali aggiornamenti mirati al risultato, e il tipo di pneumatici montati che devono essere stradali. C’è una regola non scritta che vuole che le auto siano, di fatto stradali, e di polemiche al riguardo ne sono uscite diverse. Un paio di esempi? Il record della Radical che con la SR8 LM e con il pilota specialista Michael Vergers che, il 19 agosto del 2009, ha fermato il cronometro sul tempo di 6’48”. Per diversi appassionati e operatori del settore la Radical, anche se regolarmente omologata per la circolazione stradale, è un prototipo biposto a tutti gli effetti. Molto più recentemente, a fine 2013, la McLaren che con la sua GT ibrida P1 ha staccato un tempo che si dice sia monstre: 6'47”. Un secondo sotto quello della Radical che è ancora ufficialmente il riferimento assoluto da battere. Ma le voci parlano addirittura di un 6’30”, un dato impressionante. Cosa c’è di vero e quanto di marketing mirato? Di sicuro questa sublime battaglia a distanza non è destinata a terminare. All’appello delle iper GT ibride, per esempio, dopo la Porsche 918 Spyder e la McLaren P1 manca la “LaFerrari”. E tutto questo senza considerare che le sfide ribollono anche per un’altra categoria, che sta emergendo prepotentemente tra i saliscendi dell’Eifel, quella delle Hot Hatch. Dopo il primato di Seat, che con la Cupra ha spodestato la Renault, la Casa francese non sta con le mani in mano e seguendo il suo hashtag #Under8 sembra pronta a rispondere per le rime.

 

La classifica dei primi 10

 

Sulla rete è pieno di siti più o meno attendibili con una corposa lista di tempi, chiaramente quelli considerati in questa classifica appartengono alla categoria Production Cars anche se le polemiche sono sempre dietro l’angolo quando si tratta

Partiamo, allora, con la classifica ufficiale (e ufficiosa) della Top 10.

 

10° posto: Chevrolet Corvette C6 ZR1 | 7.19.63

 

Realizzato il 9 giugno del 2011 con la versione 2012 del modello, dall’ingegnere-pilota ufficiale della Casa Jim Mero, che batte di ben 6 secondi il tempo staccato nel 2008. Secondo quanto dichiarato dalla Casa questa prestazione è stata ottenuta dalla macchina in configurazione di serie, MY2012, con i pneumatici, forniti come optional, Michelin Pilot Sport Cup Zero.

 

 

9° posto: Donkerwoort D8 RS | 7.18.10

La Donkerwoort è un piccolo costruttore Olandese che costruisce la D8, modello liberamente ispirato alla leggendaria Lotus Seven. Con una versione ottimizzata per la pista e con alla guida il pilota tester Michael Düchting, la Donkerwoort D8, il 24 ottobre 2004, avvia ufficialmente questa straordinaria corsa al record ufficiale, battendo di oltre 15 secondi il record della pista.

 

8° posto: Donkerwoort D8 RS | 7.14.9

L’anno successivo è ancora la Donkerwoort a fissare il riferimento assoluto per le auto stradali. Una evoluzione della D8 RS con ulteriori affinamenti aerodinamici, un tetto rigido ritocca in basso, di ulteriori tre secondi il record assoluto. Un exploit che anticipava la versione D8 GT che, nella configurazione gara, verrà schierata nella Serie FIA GT4 nel 2008 e 2009.

 

7° posto: Lexus LFA Nurburgring Package | 7.14.64

Dopo più di cinque anni dal record della Donkerwoort è il turno della Lexus LFA pilotata da Akira Lida che il 31 agosto del 2011 con un modello ottimizzato con assetto specifico, roll bar, spoiler anteriore e posteriore in CFRP e pneumatici stradali Bridgestone Potenza RE 070.

 

6° posto: Dodge Viper ACR | 7.11.57  

Il 14 settembre 2011 il pilota Dominik Farnbacher stacca un tempo che proietta la scuola americana delle GT nell’olimpo di chi conta sul serio. La preparazione di questo record merita di essere raccontata. La Dodge non aveva a disposizione un MY 2011 e si rivolge, con la sua divisione SRT, al Viper Club of America che coinvolge prontamente il team ViperExchange del proprietario texano Bean Keating che tira fuori dallo showroom due modelli 2010 coinvolgendo anche il pilota Farnbacher. Gli interventi di ottimizzazione nuovi ammortizzatori regolabili a due vie, spoiler posteriore in carbonio e splitter anteriori tutti regolabili e, per aumentare la velocità massima, cruciale sul rettilineo Döttinger Höhe, si è intervenuti sui rapporti del cambio oltre che sui dettagli aerodinamici del sottoscocca.

 

5° posto: Gumpert Apollo Sport | 7.11.57

Pilotata dal 26enne Florian Gruber il 13 agosto 2009 la Apollo si issa su una classifica sempre più attenzionata dalle grandi Case automobilistiche.

 

4° posto: Nissan GTR Nismo | 7.08.69

Con il pilota Michael Krumm la Nissan lo scorso 13 settembre 2013, con la sua iconica GT-R Nismo, attacca il Nordschleife con una vettura, anche in questo caso, ottimizzata nel reparto aerodinamica, sospensioni e peso. Un pacchetto di interventi che sono stati messi a disposizione, come optional definito “track pack”, con il MY 2014. Gli pneumatici sono i Dunlop run-flat SP Sport Maxx nella misura 255/40RF-20

 

3° posto: Porsche 918 Spyder | 6.57

Il 4 settembre 2013 il muro dei 7 minuti viene definitivamente e ufficialmente demolito. Il protagonista è Marc Lieb, pilota ufficiale della Porsche, che al volante della 918 vola letteralmente sui saliscendi dell’Eifel. La vettura era equipaggiata con “pacchetto Weissach” studiato per aumentare la resa dinamica e con pneumatici Michelin Pilot Sport Cup 2

 

2° posto: Radical SR8 | 6.55

Una vera doppietta il podio dei tempi ufficiali del Ring. Al secondo posto una Radical SR8 guidata dallo specialista Michael Vergers che il 28 settembre 2005, stacca un 6.55 che rimane ancora uno dei tempi più veloci in assoluto. Da sempre, al riguardo, la comunità degli appassionati è divisa perché la Radical, pur essendo regolarmente omologata per uso stradale, viene ritenuta più un vero prototipo che una GT. La vettura era equipaggiata con pneumatici Dunlop Direzza DZ03. Questo video, che negli anni e con le varie copie rilanciate su YouTube, ha raggiunto milioni di visualizzazioni rende perfettamente bene la “drammaticità” della guida sul Ring

 

1° posto

Radical SR8 LM | 6.48

Il 19 agosto 2009, un tempo perfetto sul Ring ha contribuito ad abbassare di ulteriori 7 secondi il record stabilito 4 anni prima. Per dare una risposta alle osservazioni critiche sulla tipologia di vettura, la Radical ha organizzato il trasferimento della SR8 LM partendo dalla factory in Inghilterra e arrivando in circuito direttamente su strada.

 

McLaren P1. Il fantastico record … non ufficiale.

Tutto quello che, sul Nurburgring, gira sotto gli otto minuti viene considerando biblicamente veloce. Ma anche questa barriere, per le auto stradali, è stata infranta. Dalla McLaren P1. La risposta del Costruttore inglese alla Porsche 918 Spyder. Ma questo non è un tempo ufficiale, il crono è autocertificato dalla stessa McLaren quindi, pur non osando dubitare della loro parola, non è possibile inserire il crono in una classifica ufficiale. Ma tant’è. Godiamoci il vide che è costruito come un vero e proprio thrill trailer. Bellissimo

 

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