20 September 2012

Nuova Volkswagen Golf 7 2012 prezzi e info

Le nostre nuove foto dalla presentazione stampa a Berlino, il listino prezzi tedesco con gli optional e tutti i segreti della nuova Volkswagen Golf 7 2013, in concessionaria in Italia a ottobre....

Sintesi

“Sei generazioni di Golf, dal 1974 al 2012. Un successo che dura da 38 anni, una bestseller mondiale venduta in 29,13 milioni di esemplari, un fattore economico di straordinaria importanza , una garanzia di sicurezza a livello occupazionale e, per decenni, un punto di riferimento nel campo del progresso tecnico”. Non va per il sottile Martin Winterkorn, Presidente Volkswagen, quando sottolinea l'importanza assoluta per il marchio tedesco di un modello strategico come la nuova Golf  "7".  Se ce la farà a rispettare gli ambiziosi obiettivi, lo dirà il mercato. In Germania, è offerta a un prezzo base di 16.975 Euro, vale a dire in linea con la versione di accesso del modello precedente.

Motori ...

I modelli di accesso consumano 4,9 l/100 km (motore benzina 1.2 TSI 86 CV) e 3,8 l/100 km (motore Diesel 1.6 TDI 105 CV), inoltre le emissioni di CO2 del TSI sono pari a 115 g/km mentre quelle del TDI, con 99 g/km, restano sotto la soglia dei 100 g/km. È ancora una volta la Golf BlueMotion a ottenere i valori migliori: grazie all’impiego di soluzioni specifiche, con solo 85 g/km di emissioni di CO2 e un consumo nel ciclo combinato di 3,2 litri di gasolio per 100 km, è un punto di riferimento non solo all’interno della gamma.

 Design conservativo... 

“La continuità è una delle chiavi per il successo: tra le automobili distribuite a livello mondiale si contano sulle dita di una mano quelle il cui design è rimasto per decenni fedele a se stesso come è avvenuto per quello della Golf, sempre preciso, ricercato, rielaborato e ciononostante un classico senza tempo”. Aggiunge Klaus Bischoff, Responsabile Design Marca Volkswagen: “Tra le inconfondibili caratteristiche di prodotto della Golf rientrano i tipici montanti posteriori, la lunga linea del tetto e le tipiche linee dei cristalli nonché i caratteristici elementi trasversali di frontale e posteriore. Anche questi dettagli rendono la nuova Golf unica, di grande pregio e longeva più della maggior parte delle altre compatte. Si potrebbe anche dire che il design della Golf ha trovato il suo equilibrio”.

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Design

Per sviluppare la nuova Golf i team guidati dal Responsabile Design del Gruppo Volkswagen Walter de Silva e da Klaus Bischoff (Responsabile Design Marca Volkswagen), da una parte hanno puntato su un’estrema libertà creativa che ha permesso di seguire numerosi approcci per trovare un nuovo design, dall’altra si sono però affidati proprio alle regole del nuovo DNA del design Volkswagen

 

Evoluzione del DNA....

Recentemente i progettisti Volkswagen hanno isolato alcuni elementi chiave facenti parte della storia del Marchio e sono stati denominati “DNA storico”. Tutte le Volkswagen nascono oggi con questi geni; le auto quindi comunicano una sensazione di modernità e progresso pur mantenendo un’aria familiare, e questo è un aspetto fondamentale. Al DNA appartengono elementi come il ridimensionato elemento trasversale della calandra del radiatore, le cornici dei cristalli e la linea del tetto della prima Golf o anche i tipici montanti posteriori e i passaruota della quarta Golf.

Questo DNA si contraddistingue per un linguaggio di forme e prodotto decisamente unico e inconfondibile. All’occhio di chi osserva, il linguaggio del prodotto comunica sensazioni tanto conosciute quanto nuove che esprimono visivamente caratteristiche quali funzionalità, robustezza, schiettezza e affidabilità. Queste caratteristiche affondano le radici in un linguaggio delle forme perfezionatosi nel tempo, unico fautore del tipico design di prodotto Volkswagen che oggi riscuote così grande successo in tutto il mondo.

Proporzioni Premium....

“Il linguaggio delle forme”, afferma Bischoff, “è logico, solido, orientato al prodotto, essenziale e preciso, quindi rispecchia in pieno il DNA del design del Marchio. Di conseguenza l’architettura alla base della nuova Golf è inconfondibile: semplice, potente, chiara, affidabile e sicura. Partendo dagli elementi essenziali di questa limpida architettura di base, i dettagli si limitano a creare sfumature delicate, come nel caso delle superfici in rilievo distribuite con parsimonia. Un altro aspetto estremamente importante è che la Golf di settima generazione, con queste proporzioni radicalmente modificate, non passa di certo inosservata”.

 

Marc Lichte, Responsabile del Design degli Esterni, spiega: “Le proporzioni sono cambiate così tanto perché abbiamo sfruttato a nostro vantaggio il pianale modulare trasversale. Le ruote anteriori sono avanzate di 43 millimetri, di conseguenza lo sbalzo anteriore risulta più corto e contemporaneamente il cofano motore appare più lungo”. Klaus Bischoff conferma: “L’abitacolo, visivamente proiettato all’indietro, conferisce alla vettura il cosiddetto “aspetto cab-backward”, un’espressione che utilizziamo per descrivere le proporzioni delle vetture delle classi superiori, nelle quali il cofano motore è lungo e il vano passeggeri è spostato decisamente verso il posteriore. Si può quindi affermare che la nuova Golf è caratterizzata da proporzioni che altrimenti si trovano solo nei segmenti superiori”.

Fiancate dalle linee imponenti....

Marc Lichte continua: “Con il design abbiamo voluto sottolineare le modifiche apportate alle proporzioni. La linea caratteristica, ora estremamente affilata e molto più visibile, è stata integrata sotto le maniglie delle porte. Tale linea, fatta eccezione per l’interruzione in corrispondenza dei passaruota, è continua tutt’intorno alla vettura e, dal punto di vista dello stile, si ritrova nei listelli cromati della calandra del radiatore e dei fari e, passando al posteriore, nei listelli trasversali bianchi dei gruppi ottici; questa linea che corre ribassata lungo tutto il perimetro sposta il baricentro ottico ancora più in basso, ancorando saldamente la vettura alla strada. Altrettanto importante è la nuova linea che scorre immediatamente sotto i cristalli laterali; essa parte da davanti in corrispondenza del faro, scorre sotto lo specchietto retrovisore esterno posizionato direttamente sulla linea per arrivare fino alla fine dei finestrini laterali posteriori, sottolineando le perfette proporzioni della nuova Golf”. Altrettanto caratteristici sono i passaruota che, insieme alla carreggiata più larga, al passo più lungo e alle combinazioni cerchio/pneumatico che possono misurare anche 18", conferiscono alla Golf un aspetto ancora più imponente”. “

Le fiancate sono caratterizzate in particolare”, prosegue Klaus Bischoff, “da altri due elementi tipicamente Golf: il montante posteriore e la linea del tetto. Nel modello precedente la linea caratteristica andava a spezzare i montanti posteriori, mentre nella nuova Golf non è più così; il montante posteriore infatti scorre lungo una superficie omogenea dal punto di attacco del tetto al passaruota posteriore, e proprio sopra il passaruota segue con ancora maggiore decisione l’intera larghezza della vettura. Di conseguenza, vista da dietro, e soprattutto lateralmente, la nuova Golf appare ancora più solida e imponente. Osservando la fiancata si nota chiaramente la precisione del design del montante posteriore che, richiamando la corda tesa di un arco, dà l’impressione che la Golf si proietti in avanti anche se è ferma, oltre a rappresentare contemporaneamente un omaggio alla prima e alla quarta Golf, due icone di design della serie”.

Sul lato destro della vettura questo elemento a forma di freccia integra perfino lo sportello del serbatoio del carburante. “Inoltre”, continua Klaus Bischoff, “il profilo della linea del tetto è stato completamente ridisegnato. Anche in questo caso, ora sopra i cristalli laterali la Golf sfoggia un’altra linea che si allunga dallo spoiler al tetto fino ai montanti anteriori. Si tratta di una di quelle espressioni di carattere che fanno apprezzare la Golf anche vista di lato; una linea che a un primo sguardo magari passa inosservata, ma a un esame più attento si rivela un altro dettaglio che va ad aggiungersi alla precisione dell’aspetto”. 

Il frontale...

Mentre sulla sesta Golf il cofano motore era rialzato in corrispondenza dei parafanghi, e quasi li incorniciava, ora avviene il contrario. Lateralmente le linee caratteristiche nascono dal punto più basso del parafango, prima di dirigersi verticalmente verso il passaruota. Verso l’alto i parafanghi sono delimitati da una linea che sembra incisa da una lama e che confluisce nei montanti anteriori. Nel complesso tutte queste linee creano un cofano motore con forma a V. Sotto il cofano trovano posto i fari, che nella nuova configurazione sono più larghi rispetto alla sottile fascia della calandra del radiatore. Quest’ultima al centro ospita il logo VW cromato e in basso è delimitata da un listello cromato che, nel caso siano montati i fari allo xeno, prosegue nei gruppi ottici. Particolarmente caratterizzanti sono le luci diurne a LED dei fari allo xeno. Un altro elemento chiave del design è la curvatura nelle zone esterne del paraurti: un cambiamento della forma che si nota soprattutto nella vista dall’alto.

La parte  posteriore....

 

Gli aspetti tipici del posteriore della Golf sono la geometria essenziale dei gruppi ottici, il lunotto che va a toccare i montanti posteriori e l’ampia superficie uniforme che circonda il logo del Marchio. Decisamente notevole è il fatto che, anche senza la presenza del logo VW e della scritta del modello, la settima generazione di questa bestseller verrebbe riconosciuta come Golf alla prima occhiata. Tuttavia ogni linea è nuova; ciò vale sia per i gruppi ottici, che verso l’interno diventano a punta mentre l’estremità esterna corre parallela ai montanti posteriori (con un caratteristico profilo a L delle luci), sia per il portellone che, protendendosi decisamente verso il basso, vanta il piano di carico più basso all’interno del segmento (665 mm). Una fascia orizzontale nella zona inferiore del portellone, e il sottostante piano di carico, sottolineano la larghezza sportiva della nuova Golf. Inoltre, questi elementi delineano il profilo del nuovo paraurti, decisamente pronunciato e visivamente “proteso” all’indietro. Il paraurti è completamente verniciato anche nella parte inferiore; il colore nero è rimasto solamente per il diffusore integrato nella parte centrale, che accoglie anche il terminale di scarico.

Più spaziosa....

Con i suoi 4.255 mm di lunghezza la nuova Golf è cresciuta di 56 mm rispetto al modello precedente. Anche il passo è aumentato di 59 mm raggiungendo ora i 2.637 mm mentre le ruote anteriori sono state spostate in avanti di 43 mm. L’adozione di queste nuove dimensioni conferisce alla vettura proporzioni più sportive, una migliore struttura ad assorbimento programmato di energia e una configurazione degli interni ottimizzata. Parallelamente la carrozzeria è stata abbassata di 28 mm (1.452 mm): lo spazio libero per la testa resta tuttavia sempre eccellente. All’esterno la minore altezza della carrozzeria si traduce in una migliore aerodinamica: la superficie frontale della vettura è stata ridotta di 0,03 m2 e la resistenza all’aria (cx x A) è scesa circa del 10%. Grazie a queste misure la Golf BlueMotion raggiunge un coefficiente cx di 0,27, risultando così la migliore della sua categoria. Anche la larghezza della nuova Golf è cambiata: 13 mm in più un totale di 1.799 mm. Più larga anche la carreggiata, di 8 mm sull’avantreno e 6 mm sul retrotreno: millimetri supplementari che conferiscono alla bestseller Volkswagen un aspetto ancora più imponente su strada.

 Più spaziosa... 

Questi aumenti delle misure di lunghezza e larghezza, al pari di passo più lungo e carreggiata ottimizzata, influenzano in modo molto evidente anche lo spazio disponibile all’interno dell’abitacolo, oggi più lungo di 14 mm (1.750 mm). Nel vano posteriore i passeggeri possono godere di maggiore spazio per le ginocchia (15 mm in piùrispetto al modello precedente). Lo spazio all’altezza delle spalle è cresciuto di 31 mm, raggiungendo gli attuali 1.420 mm. Lo spazio libero a livello dei gomiti misura ben 1.469 mm, che corrispondono a un aumento di 22 mm. Anche nel vano posteriore lo spazio all’altezza delle spalle e lo spazio libero a livello dei gomiti sono aumentati rispettivamente di 30 mm e 20 mm.

La Golf Trendline e l’allestimento intermedio Comfortline possono essere ordinate con uno schienale del sedile del passeggero anteriore completamente abbattibile in avanti. Inoltre sulla nuova Golf lo schienale dei sedili posteriori è sempre frazionabile in rapporto 60:40. Con lo schienale abbattuto si ottiene un piano di carico quasi completamente piatto e lungo 1.558 mm; la lunghezza del vano di carico massima, ottenuta con lo schienale del sedile del passeggero abbattuto, misura 2.412 mm. A partire dalla versione Comfortline la Golf viene dotata anche di un dispositivo per il carico passante posto al centro dello schienale dei sedili posteriori.

Bagagliaio...

L’ottima configurazione degli spazi interni della nuova Golf ha consentito inoltre ulteriori miglioramenti. La capacità del bagagliaio, ad esempio, è cresciuta di 30 litri e misura oggi 380 litri mentre il piano di carico variabile può essere abbassato di 100 mm. Il bordo di carico del bagagliaio si trova ad appena 665 mm (-17 mm) da terra: il valore migliore nel segmento. Parallelamente è cresciuta di 228 mm anche la larghezza massima del vano, che misura oggi 1.272 mm. È divenuta più grande anche l’apertura del bagagliaio, che è aumentata in larghezza di 47 mm, grazie ai quali sono stati raggiunti gli attuali 1.023 mm.

Ergonomia comandi...

Il posto di guida è caratterizzato in primo luogo da uno spazio disponibile maggiore rispetto al passato e da un’ergonomia ulteriormente migliorata. Le persone di più alta statura constateranno con favore che la posizione del sedile è stata arretrata di 20 mm adeguando di conseguenza le possibilità di regolazione del volante. Grazie al pianale modulare trasversale, sono state inoltre ottimizzate le distanze dei pedali; lo spazio tra il pedale del freno e quello dell’acceleratore è aumentato, per esempio, di 16 mm. Un ulteriore vantaggio in termini di ergonomia: rispetto al modello precedente la posizione della leva del cambio è stata alzata di 20 mm; in questo modo il comando è ancor più comodo da raggiungere e manovrare.

Tomasz Bachorski, Responsabile del Design degli Interni: “Tutti gli elementi dell’abitacolo sono stati sviluppati e progettati ex novo. Fa bella mostra di sé, in primo luogo, la consolle centrale, larga e orientata verso il guidatore, che lascia supporre di trovarsi in una vettura della classe superiore piuttosto che della classe compatta. Mai come sulla nuova Golf l’elevato livello di sicurezza e la grande funzionalità, aspetti tipici del modello, hanno avuto forme tanto eleganti e materiali di così grande pregio”.

Nel mezzo della consolle centrale, al di sotto dell’interruttore per il lampeggio di emergenza, è posizionato il touchscreen del sistema di infotainment (di dimensioni comprese tra cinque e otto pollici) con i relativi tasti del menu principale e le manopole di regolazione. Tutti i sistemi di infotainment sono stati interamente rivisitati, come nuova è anche la loro conformazione. Per la prima volta la Volkswagen impiega una generazione di touchscreen con sensori di prossimità e una funzione che reagisce ai movimenti delle dita (come “strofinamento”) come quelli utilizzati per la gestione degli smartphone.

 Immediatamente sotto al modulo informazioni ed entertainment sono disposti gli elementi di comando del climatizzatore. Più in basso si sviluppa la parte inferiore della consolle centrale, la cui linea prosegue senza soluzione di continuità fino al grande bracciolo centrale. Il sapiente gioco di linee dell’abitacolo garantisce alla vettura il pregio tipico dei modelli della classe superiore. A destra del guidatore si trovano i tasti del nuovo freno di stazionamento elettronico e della funzione Auto-Hold.

Davanti a questi è stato collocato un cassetto portaoggetti, nel quale sono state integrate leinterfacce multimediali (AUX-IN, USB e su richiesta Apple). Inoltre le dimensioni del vano consentono di sistemare al suo interno uno smartphone. Sotto il bracciolo centrale, che può essere spostato di 100 mm in lunghezza e regolato su cinque diverse altezze, è celato un grande vano portaoggetti. Anch’esso riserva una sorpresa: per la prima volta su una Volkswagen, sarà presente un collegamento induttivo con l’antenna esterna. Il telefono cellulare deve essere inserito nel vano portaoggetti in un supporto universale, dove l’antenna del cellulare viene “rilevata” per induzione e collegata all’antenna esterna della vettura. Si può godere in questo modo degli stessi vantaggi offerti da un telefono veicolare fisso: · Migliore ricezione / maggiore intensità del segnale grazie all’impiego dell’antenna esterna. · Minore uso della batteria del telefono cellulare.

Grazie al collegamento con l’antenna esterna, il telefono cellulare deve inviare e ricevere i segnali con potenza minima. · Radiazioni minime nell’abitacolo della vettura.

Tomasz Bachorski aggiunge: “Caratterizzante negli interni, oltre alla consolle centrale, è anche il corpo del pannello strumenti ovvero la parte superiore della plancia che è rivestita in pregiato materiale sintetico, piacevole al tatto e alla vista. È diviso, verso il parabrezza, da una nervatura che si estende per l’intera larghezza degli interni. Le parti esterne del corpo della plancia strumenti creano, sui lati sinistro e destro, un fluido collegamento con la linea alla base dei cristalli”. Come per la parte inferiore della plancia, anche per i segmenti inferiori dei pannelli delle porte è possibile scegliere rivestimenti in contrasto.

Di particolare pregio sono gli inserti decorativi dei rivestimenti delle porte che presentano un punto luce che funge da illuminazione ambiente, di serie nell’allestimento Highline. I tasti per gli alzacristalli elettrici sono integrati nei braccioli e quindi ben raggiungibili dal punto di vista ergonomico. Davanti alla maniglia di apertura della porta, sul lato guida, si trova la manopola per la regolazione elettrica degli specchietti. I pannelli delle porte presentano un motivo decorativo con due linee arcuate che si incrociano e delimitano, dal punto di vista logico, i settori funzionali dei pannelli stessi: bracciolo, maniglia di chiusura, scomparto e altoparlante. Un’illuminazione ambiente consente un orientamento ottimale durante le ore notturne oltre a creare un’atmosfera molto gradevole. Prosegue Tomasz Bachorski: “La nuova illuminazione bianca dei pulsanti e degli elementi di comando sottolinea nuovamente che ci troviamo di fronte a una vettura ai vertici della propria categoria”.

Tre allestimenti in dettaglio

La nuova Golf – disponibile per il lancio sul mercato nelle tre linee di allestimento Trendline (versione di accesso), Comfortline (allestimento intermedio) e Highline (versione top di gamma) – è migliore del modello precedente sotto ogni punto di vista. Ciononostante (e questo risultato è stato ottenuto, tra l’altro, grazie agli effetti sinergici del pianale modulare trasversale) il mondo Golf è divenuto più accessibile. Ecco un esempio riferito al mercato tedesco: la nuova Golf 1.2 TSI 85 CV Trendline (motorizzazione che non arriverà in Italia) costa in Germania 16.975 Euro; il prezzo è esattamente allineato a quello dell’appena sostituita versione di accesso Golf 1.4 80 CV.

Sempre con riferimento alla gamma tedesca, rispetto alla corrispondente versione del modello precedente – Golf 1.2 TSI 85 CV – la nuova Golf ha un prezzo perfino inferiore. Se includiamo nel confronto l’equipaggiamento di serie ora più ricco (che comprende, ad esempio, il touchscreen da 5 pollici, il sistema di frenata anti collisione multipla, l’XDS e il sistema start/stop), la Golf VII costa significativamente meno rispetto alla Golf VI.

Golf Trendline

Di base, qualunque Golf della settima generazione, ovunque venga venduta a livello mondiale, è dotata tra l’altro di sette airbag e controllo elettronico della stabilizzazione (ESC). Rispetto al modello precedente l’allestimento Trendline è stato arricchito, tra l’altro, di touchscreen con display TFT da 5 pollici, bocchettone del serbatoio 45 carburante con protezione contro gli errori di rifornimento (per vetture Diesel), ECO-HMI (visualizzazioni incentrate sui consumi e avvertenze sull’indicatore multifunzione, MFA negli strumenti), sistema di frenata anti collisione multipla, freno di stazionamento elettronico con funzione Auto-Hold, bloccaggio del differenziale trasversale XDS, indicatore di pressione degli pneumatici Plus (RKA), sistema di recupero dell’energia, sistema start/stop e un piano di carico variabile.

Sono di serie anche: luci di marcia diurna, pneumatici da 195 (15 pollici), bocchette dell’aria per la zona posteriore, climatizzatore, cassetto portaoggetti con sportello e serratura, cornici cromate per le bocchette di ventilazione, funzione di accesso facilitato Easy Entry (tre porte), consolle centrale con cassetto portaoggetti, schienale dei sedili posteriori abbattibile sdoppiabile in modo asimmetrico, specchietti retrovisori esterni a regolazione elettrica, indicatore della temperatura esterna, alzacristalli elettrici, tergilunotto a intermittenza, servosterzo elettromeccanico, volante regolabile in altezza e profondità, sedile del guidatore regolabile in altezza, filtro antipolvere e antipolline, chiusura centralizzata con telecomando, regolazione in altezza e pretensionatori per le cinture di sicurezza anteriori, freni a disco su tutte le ruote e appoggiatesta a sicurezza ottimizzata.

Golf Comfortline

L’allestimento intermedio Comfortline comprende le seguenti nuove dotazioni rispetto al precedente: Park Pilot anteriore e posteriore, una strumentazione di grande pregio, sedili posteriori con ribaltamento automatico, cassetti portaoggetti sotto i sedili anteriori, nuovo impianto radio Composition Touch comprensivo di interfaccia per schede SD e sistema di riconoscimento della stanchezza del guidatore. Di serie ci sono anche, in più rispetto a Trendline, tra gli altri, cerchi in lega leggera da 16 pollici, gusci degli specchietti retrovisori e maniglie delle porte in tinta con la carrozzeria, sedili anteriori comfort con supporto lombare, vano per carico passante e bracciolo centrale nel divano posteriore, comandi gestione luci e di regolazione degli specchietti in look cromo, tasche portaoggetti sugli schienali dei sedili anteriori e cassetto portaoggetti con sportello sul padiglione, presa a 12 Volt supplementare nel bagagliaio, specchietto di cortesia illuminato, Park Pilot anteriore e posteriore, tappetini in tessuto, volante e pomello della leva del cambio con rivestimento in pelle.

Golf Highline

La versione top di gamma della nuova Golf dispone, in più rispetto alla versione Highline della Golf VI, di una nuova illuminazione ambiente. In aggiunta alla dotazione della Golf Comfortline, nella gamma degli allestimenti sono inclusi, tra l’altro, i seguenti equipaggiamenti: cerchi in lega leggera specifici da 17 pollici, fendinebbia comprensivi di luci di svolta con cornice cromata, gruppi ottici posteriori in colore rosso scuro, sedili sportivi anteriori (con fasce centrali in Alcantara, fianchetti interni in tessuto), cornici cromate dei comandi per la regolazione degli alzacristalli elettrici, luci di lettura a LED anteriori e posteriori, climatizzatore automatico, volante multifunzione, ugelli lavavetro e sedili anteriori riscaldabili, fari allo xeno comprensivi di impianto tergilavafari.

I motori a benzina...

Che la Golf VII sia basata sul pianale modulare trasversale è un aspetto tecnico non privo di significative conseguenze. Si tratta infatti di una Golf nuova in pressoché tutte le sue parti: dalla carrozzeria, agli interni, ai motori, compresi i sistemi di infotainment, fino ai numerosi nuovi sistemi di assistenza. Sono state mantenute sostanzialmente solo alcune soluzioni tecniche che, già sul modello precedente, hanno dimostrato di essere idonee alle sfide del futuro, quali ad esempio il cambio DSG a doppia frizione a 6 e 7 rapporti. Tutto il resto è nuovo e riserva molte sorprese. Basti pensare alle motorizzazioni, per esempio.

Nessuno dei motori del modello precedente è stato mutuato senza subire variazioni. In dettaglio, la Golf Volkswagen ha sviluppato due generazioni di propulsori completamente nuovi. Tutte le versioni sono dotate di serie dei sistemi start/stop (riduzione dei consumi fino al 4%) e di recupero dell’energia (riduzione delle emissioni di CO2 del 3%). Grazie alla sinergia delle diverse misure adottate è stato possibile contenere le emissioni di CO2 fino ad un massimo del 23%. Selezione del profilo di guida. Per la prima volta sulla Golf viene inoltre proposta una funzione che permette di scegliere il programma di guida preferito. Sono disponibili complessivamente quattro opzioni, che diventano cinque in abbinamento al DCC (regolazione adattiva dell’assetto): Eco, Sport, Normal, Individual e, con il DCC, anche Comfort. In particolare, con il profilo di guida Eco, il funzionamento del motore, del climatizzatore e di ulteriori gruppi ausiliari, viene gestito nell’ottica del massimo contenimento dei consumi. Inoltre, sulle vetture con DSG la modalità Eco prevede la funzione che sfrutta l’inerzia: se il guidatore solleva il piede dal pedale dell’acceleratore (ad esempio avvicinandosi a un semaforo o percorrendo tratti in discesa) il DSG “stacca” la frizione e il motore gira al regime del minimo. In questo modo, adottando uno stile di guida opportuno, l’energia cinetica della Golf può essere sfruttata in modo ottimale.

Motorizzazioni benzina

Come propulsori benzina vengono impiegati esclusivamente TSI sovralimentati a iniezione diretta (4 cilindri a quattro valvole). Le motorizzazioni benzina disponibili al debutto della nuova Golf vantano rispettivamente 85 e 140 CV di potenza. Già quella meno potente sorprende per il consumo nel ciclo combinato pari ad appena 4,9 l/100 km (a fronte di emissioni di CO2 di 113 g/km): 0,6 litri in meno del corrispondente motore del modello precedente. Per la prima volta la Golf viene inoltre proposta con il sistema di gestione attiva dei cilindri ACT, applicato al TSI 140 CV: un motore che così equipaggiato soddisfa già oggi la futura norma sui gas di scarico Euro 6 grazie anche a un consumo nel ciclo combinato di appena 4,8 l/100 km (pari a 112 g/km di CO2). A titolo di confronto, l’analogo motore del modello precedente dotato di 122 CV, già parco nei consumi ma con 18 CV in meno di potenza, consumava 6,2 l/100 km (con emissioni di CO2 di 144 g/km).

ACT – Funzionamento in dettaglio

 

Il sistema di gestione attiva dei cilindri (ACT) del 1.4 TSI è una vera pietra miliare. La Volkswagen è la prima Casa automobilistica al mondo a impiegare, su motori a quattro cilindri prodotti in grande serie, questo dispositivo tecnologico innovativo, finalizzato al contenimento dei consumi. Nel caso della nuova Golf VII è abbinato al motore TSI 140 CV. Ecco il principio di funzionamento di questo sistema: a basso e medio carico, due dei quattro cilindri vengono disattivati, consentendo così di ridurre il consumo nel ciclo combinato di 0,4 l/100 km.L’esclusione dei cilindri si verifica quando il regime è compreso tra 1.400 e 4.000 giri e la coppia fino a 85 Nm.

I motori TDI

Completamente rinnovata anche la gamma di motori turbo Diesel. I motori a gasolio a iniezione diretta, anch’essi sovralimentati a 4 cilindri con quattro valvole, erogano 105 e 150 CV di potenza. Il grado di efficienza dei motori Diesel della nuova Golf è esemplare fin dal modello di accesso, il TDI 105 CV, che vanta un consumo nel ciclo combinato di soli 3,8 l/100 km (pari a 99 g/km di CO2). Con il modello precedente questo valore veniva raggiunto solamente dalla specifica Golf BlueMotion, non dalla versione di accesso, come invece accade con la nuova Golf. Anche il TDI 150 CV della Golf, tuttavia, è estremamente efficiente, com’è confermato dal consumo nel ciclo combinato di 4,1 l/100 (per 106 g/km di CO2). È ancora una volta la Golf BlueMotion a ottenere i valori migliori: grazie all’impiego di soluzioni specifiche, con solo 85 g/km di emissioni di CO2 e un consumo nel ciclo combinato di 3,2 litri di gasolio per 100 km, la nuova Golf BlueMotion è un punto di riferimento non solo all’interno della gamma.

Sistemi di infotainment

La Volkswagen equipaggia la Golf con una generazione di sistemi radio e di radio-navigazione completamente nuova, tutti con touchscreen di serie. La nuova generazione di apparecchiature viene proposta in sei versioni via via più complete e tre differenti dimensioni del display: 5, 5,8 e 8 pollici.

Per la prima volta la Volkswagen impiega display dotati di un sensore di prossimità (a partire dalla dimensione del display 5,8 pollici): non appena un dito si avvicina al touchscreen, il sistema commuta automaticamente dalla modalità di visualizzazione a quella di comando. La modalità di visualizzazione si distingue per una rappresentazione delle informazioni visive limitata all’essenziale. In modalità di comando, al contrario, gli elementi attivabili tramite il touchscreen vengono evidenziati in modo particolare al fine di facilitare un impiego intuitivo. I display dispongono inoltre di una funzione con la quale, tramite semplici movimenti delle dita sullo schermo, è possibile far scorrere elenchi o sfogliare le cover CD nella mediateca.

 Touchscreen base – Computer di bordo e interfaccia Display di serie (5 pollici)

La dotazione di serie della nuova Golf prevede un display bianco e nero da 5 pollici (risoluzione 400 x 240 pixel). Tra le funzioni del modulo di serie ci sono, tra l’altro, computer di bordo (consumo medio ecc.), visualizzazione ora e data, menu Service (livello dell’olio ecc.) e impostazioni vettura (ad es. avvertimento pneumatici invernali), regolazione dell’illuminazione degli strumenti, impostazione della lingua, menu climatizzatore, indicazioni Eco-HMI (con consigli per una guida parca nei consumi) nonché, a seconda dell’equipaggiamento, gestione riscaldamento del volante, indicatore ottico del Park Pilot o selezione del profilo di guida.

Sistemi radio – Con sensore di prossimità a partire dalla dimensione 5,8 pollici Radio Composition Touch (5 pollici)

Per questo apparecchio sono previsti, su ciascuno dei lati sinistro e destro del touchscreen, tre tasti con i quali è possibile attivare i menu ovvero le funzioni Radio, Media, Car, Setup, Sound e Mute. È inoltre presente uno slot per schede SD, un’interfaccia AUX-IN e due manopole/pulsanti di regolazione (tra gli altri on/off, volume, mute). In questo caso il modulo comprende l’autoradio FM/AM, altoparlanti (anteriori), un’interfaccia per schede SD e una presa AUX-IN. Radio Composition Colour (5 pollici). Simile dal punto di vista strutturale alla Composition Touch, la Composition Colour dispone in più, tra l’altro, di: display a colori, altoparlanti anteriori e posteriori e lettore CD (compatibile MP3). Il lettore CD comprensivo di slot per schede SD si trova nel cassetto portaoggetti.

Radio Composition Media (5,8 pollici)

Ancora più ricca è la dotazione della radio Composition Media. Il display a colori capacitivo in questo caso presenta il formato 5,8 pollici ed è collegato a un sensore di prossimità integrato trasversalmente al di sotto del display stesso. Il display dispone inoltre di una sensibilità multitouch per sfioramento e pizzico analoga a quella dei moderni smartphone. Su ciascuno dei lati sinistro e destro del touchscreen si trovano quattro tasti. Rispetto ai sistemi a 5 pollici questi tasti consentono, a seconda dell’equipaggiamento, anche l’accesso ai livelli del menu Phone e Voice (comando vocale). Oltre che delle funzioni della radio Composition Colour, la radio Composition Media può essere dotata a richiesta di predisposizione per telefono (Bluetooth) e interfaccia USB (compatibile con iPod-/iPhone). Le interfacce USB e AUX-IN sono tuttavia integrate in un vano separato sulla consolle centrale, davanti al cambio; questo vano può inoltre contenere uno smartphone.

Sistemi di radio-navigazione –

Con aggiornamento dati cartografici Funzione di navigazione Discover Media (5,8 pollici). La radio Composition Media può essere completata con un modulo di navigazione (Discover Media). Fatta eccezione per il sistema di navigazione integrato, comprensivo dei dati cartografici dell’Europa, e per il relativo secondo slot per schede SD, i due sistemi sono identici dal punto di vista della dotazione e delle funzioni; anche il navigatore si trova nel cassetto portaoggetti, insieme al lettore CD e allo slot per schede SD. Nel prezzo di tutti gli apparecchi con modulo di navigazione è compreso l’aggiornamento gratuito delle mappe di navigazione dell’Europa per tre anni.

Sistema di radio-navigazione Discover Pro (8 pollici)

Il sistema di radio-navigazione top di gamma, con touchscreen capacitivo da 8 pollici, si chiama Discover Pro. Con questo sistema la vettura viene dotata di serie (in più rispetto all’equipaggiamento del Discover Media) di lettore DVD anziché lettore CD (audio e video), sistema di comando vocale ampliato Premium (disponibile a richiesta per Composition Media e Discover Media come versione base), navigazione cartografica 3D e una memoria flash da 64-GB, a richiesta è disponibile un modulo telefono UMTS. L’integrazione del Compact Disc Database di Gracenote consente inoltre lariproduzione e la gestione di supporti multimediali di ultimissima generazione. Oltre a ciò Discover Pro funge da hotspot WLAN (per l’accesso a Internet) per telefono mobile con funzionalità WLAN (smartphone o tablet).

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