La Lancia Delta S4 debutta al Rally Costa Smeralda 1985 in veste di apripista con Markku Alen e Ilkka Kivimaki. Le prestazioni sono subito positive, soprattutto motore e trasmissione. Tre mesi più tardi, la S4 affronta finalmente la sua prima gara. Il team Lancia Martini va in trasferta nel sud della Francia, a Canjuers, all’interno del campo militare più grande d’Europa. Qui è in programma la decima edizione del Rally Rothmans 1000 Pistes, allestito su un tracciato sterrato a dir poco massacrante. Il 1000 Pistes ammette al via modelli non ancora omologati, come la Delta S4. Sulla vettura ci sono ancora Alen e Kivimaki, ma sono costretti allo stop già durante la prima giornata di gara per un problema al turbocompressore. Il regolamento della gara permette alla S4 di ripartire per la seconda frazione di gara. Le prestazioni si rivelano nuovamente positive: la S4 fa segnare tempi inferiori di circa 1 secondo al chilometro nei confronti della Lancia Rally 037 che vincerà il rally con il francese Maurice Chomat.
In casa Abarth l’attività è sempre più frenetica e, due settimane dopo aver disputato il 1000 Pistes, la squadra affronta un nuovo impegno agonistico con il Rally Colline di Romagna. Ancora un appuntamento su sterrato e questa volta Alen-Kivimaki salgono sul gradino più alto del podio dopo aver vinto tutte le 16 prove speciali della gara. Il 31 ottobre, l’equipaggio finlandese va in Portogallo per il Rally Algarve. In questa occasione la Delta S4 è una Gruppo B a tutti gli effetti: l’omologazione verrà rilasciata ufficialmente il 1° novembre, ma la FISA concede una deroga alla Lancia affinché la S4 possa competere senza essere esclusa dalla classifica di gara. L’Algarve (valido per l’Europeo) è a tutti gli effetti la prima prova disputata dalla Lancia Delta S4 Gr. B. La vettura domina le prime venti prove speciali (tutte su fondo sterrato), fino alla prima PS dell’ultima tappa, quando la rottura della trasmissione fa ritardare l’equipaggio oltre il tempo limite e la gara viene portata a termine in veste di apripista.
Il debutto nel mondiale è sempre più vicino e, dopo svariati posticipi e ritardi sulla tabella di marcia iniziale, la Delta S4 è finalmente pronta al confronto diretto con i più importanti rivali. Primi fra tutti Audi e Peugeot. Teatro della battaglia è il Rally RAC inglese, ultima tappa del Campionato del Mondo 1985. La Lancia schiera due vetture: una per Alen-Kivimaki, l’altra per Henri Toivonen e Neil Wilson. I due equipaggi, insieme a Miki Biasion e Tiziano Siviero sono quelli ingaggiati in vista della stagione 1986, decisiva per la Delta S4. Il Rally RAC è una delle gare più impegnative del calendario iridato. Nell’edizione 1985, il percorso misura oltre 3500 km, 900 dei quali divisi in 65 prove speciali (2 annullate). Le Delta S4 fanno segnare i migliori tempi in 43 tratti cronometrati. Un dominio. Alen fa sue 28 prove, le altre 15 sono di Toivonen. Se solo un testacoda nella PS 54 non avesse fatto perdere ad Alen 5 minuti per rientrare in carreggiata, questi avrebbe probabilmente vinto il rally.
Ma il finlandese non può niente contro la sfortuna e arriva al traguardo con il secondo posto alle spalle del compagno e connazionale. La Delta S4 apre con un’incredibile doppietta la sua esperienza nel Campionato del Mondo. La stagione 1985 si conclude poi a dicembre con la partecipazione al Memorial Bettega di Bologna, una gara-spettacolo a cui però partecipano molti dei migliori del mondiale. L’unica Delta S4, quella di Markku Alen, termina la kermesse al secondo posto. Dopo aver mosso con successo i primi passi nei rally internazionali, la Lancia Delta S4 affronta a tutta forza la stagione mondiale 1986. Il calendario iridato è composto da 13 appuntamenti: Montecarlo, Svezia, Portogallo, Safari, Tour de Corse, Acropolis, Nuova Zelanda, Argentina, Finlandia, Costa d’Avorio, Sanremo, Inghilterra e Stati Uniti. La Lancia salterà del tutto la prova in Costa d’Avorio, mentre al Safari manderà le più affidabili 037, visto che le S4 non hanno mai svolto test specifici per l’impegnativo rally africano.
Il mondiale 1986 rimarrà negli annali della specialità come il più controverso e triste della storia. Incidenti mortali, scontri sportivi e politici tra i costruttori, e la prematura cancellazione del regolamento Gr. B caratterizzano la stagione, che offre comunque grande spettacolo grazie ai suoi protagonisti: equipaggi e vetture. Le auto da rally più potenti di sempre. Alla fine delle ostilità la Peugeot ottiene il titolo mondiale Costruttori e il suo alfiere Juha Kankkunen quello Piloti. I colpi di scena, però, non mancano. A livello sportivo, la competizione si gioca tutta tra Lancia e Peugeot. Ma per la Casa italiana è un anno di lutto. Toivonen-Cresto muoiono al Tour de Corse. È il 2 maggio 1986. Un’uscita di strada durante la Prova Speciale 18 è fatale alla coppia a bordo della Delta S4, che in pochi istanti si trasforma in un rogo senza possibilità di scampo. Due mesi prima, in Portogallo, erano stati tre spettatori le vittime di un’altra uscita di strada, quella della Ford RS 200 guidatada Joaquim Santos.
Infine, il brutto episodio del Sanremo: prima le Peugeot “pizzicate” con delle minigonne irregolari, poi il completo annullamento della gara che ha, come principale conseguenza, la perdita di un titolo conquistato in anticipo da Alen e quindi finito nelle mani di Kankkunen. Con la scomparsa di Toivonen e Cresto, la Lancia prosegue la stagione con Mikael Ericsson e il suo navigatore Claes Billstam. Inutile dire che Toivonen avesse già lasciato un segno profondo vincendo il Rallye Montecarlo (e prima ancora il RAC 1985) e dimostrando di essere il migliore interprete della Delta S4. Altri equipaggi ingaggiati dalla Lancia per apparizioni “spot” sono Recalde-Del Buono (quarti in Argentina) e Grundel-Melander (sesti in Finlandia). Dopo il successo con Toivonen nel Principato, la S4 si impone con Biasion in Argentina e con Alen al Sanremo (benché poi annullato) e all’Olympus, negli Stati Uniti. Quattro successi ai quali vanno aggiunti i secondi posti in Svezia (Alen-Kivimaki), all’Acropolis (Biasion-Siviero), in Nuova Zelanda (Alen-Kivimaki), in Argentina (Alen-Kivimaki) e al RAC (Alen-Kivimaki).
A questi si può aggiungere la seconda piazza del Sanremo conquistata dalla S4 di Cerrato-Cerri portata in gara dal team Jolly Club in corsa per il titolo italiano. Numerosi sono anche i terzi posti di Biasion-Siviero in Nuova Zelanda, di Alen-Kivimaki in Finlandia e ancora Biasion-Siviero al Sanremo. Oltre alla partecipazione ufficiale nel Campionato del Mondo Rally, la Delta S4 è indiscussa protagonista nella serie continentale. Con il team Esso-Grifone, Fabrizio Tabaton e Luciano Tedeschini si aggiudicano il Campionato Europeo 1986, vincendo sei prove, davanti al belga Patrick Snijers (Lancia Rally 037) e al francese Francois Chatriot (Renault 5 Maxi Turbo). Nel palmares della Lancia Delta S4, insieme al titolo europeo, c’è anche quello conquistato nel Campionato Italiano 1986.
La serie italiana rispecchia gli stessi valori espressi nel mondiale, con Lancia e Peugeot a contendersi il titolo fino all’ultima gara della stagione. Una sola la Delta S4 impegnata, con l’equipaggio formato da Dario Cerrato e “Geppi” Cerri (campioni europei 1985) e i colori del team Totip Jolly Club. Dieci le gare disputate, quattro gli esemplari di S4 utilizzati da Cerrato-Cerri e altrettante le vittorie assolute che permettono all’equipaggio di conquistare il titolo con soli cinque punti di vantaggio su Andrea Zanussi e Popy Amati, secondi con l’eterna rivale Peugeot. La partecipazione ufficiale della Lancia Martini alla 24 Ore di Chamonix (gennaio 1987) inaugura l’ultimo capitolo della storia sportiva scritta dalla Delta S4. Storia che trova il suo epilogo negli anni Novanta, quando ancora svariati piloti privati utilizzano queste vetture negli slalom, nelle corse in salita e nell’autocross.