23 July 2012

F1, GP Germania 2012 vittoria di Alonso

Terza vittoria della stagione per la Scuderia Ferrari, ottenuta ancora una volta da Fernando Alonso. Quello di ieri è il trentesimo successo in 188 gare ....

La gara...

Con una guida straordinaria Fernando Alonso conquista la sua terza vittoria stagionale nel Gran Premio di Germania e allunga il distacco ad oltre 30 punti nella classifica iridata piloti sul suo più diretto avversario, Mark Webber, giunto solamente ottavo sul traguardo. Per l’altra F2012 di Felipe Massa è stata un’altra gara sfortunata, condizionata da una collisione avvenuta subito dopo il via che lo ha costretto a rientrare ai box per una sostituzione del musetto. Il brasiliano della Scuderia è rientrato in pista ventunesimo ed è riuscito a chiudere la sua gara in dodicesima posizione. Una gara molto difficile per Alonso che è riuscito comunque a mantenere la prima posizione dall’inizio alla fine: dopo una partenza fulminea lo spagnolo ha gestito in maniera egregia il distacco dalla Red Bull di Vettel prima e dalla McLaren di Button poi, entrambi sempre intorno al secondo. Nel finale l’inglese della McLaren si è visto sfumare il secondo posto a pochi giri dalla fine ed ha concluso in terza posizione dietro al beniamino di casa Sebastian Vettel.

 

La gara...
Dopo tutta la pioggia dei giorni scorsi, una perfetta giornata d’estate, con un cielo soleggiato, diverse soffici nuvole bianche e la temperatura dell’aria che sfiorava i 25 gradi, accompagnava le vetture che si allineavano in griglia. Allo spegnersi del semaforo rosso, Fernando sfruttava l’ottimo spunto in partenza della F2012 e si portava in testa quasi indisturbato, mentre per Felipe era necessario un cambio di musetto al termine del primo giro per una collisione. Anche Hamilton rientrava con la McLaren per una foratura alla terza tornata.

Al quarto giro, Fernando aveva la Red Bull di Vettel a distanza ravvicinata. A seguire, con un ritardo di quasi quattro secondi, Schumacher in terza posizione al volante della Mercedes, poi Hulkenberg (Force India), Maldonaldo, Webber, Raikkonen, Di Resta e Perez, con sette posizioni guadagnate dal messicano rispetto al via, a completare la top ten. All’ottavo passaggio Button portava la sua McLaren davanti a Hulkenberg per la quarta posizione. Il pilota inglese superava poi Schumacher al decimo giro guadagnando il terzo posto, mentre Di Resta nello stesso passaggio inaugurava la prima tornata di cambi gomme. In testa, Fernando aveva un vantaggio di 1,3 secondi su Vettel, mentre i problemi nelle battute iniziali accusati da Felipe lo vedevano rilegato in 19esima posizione.

Cambio gomme...
Hulkenberg, Webber e Rosberg effettuavano tutti il cambio gomme al giro 12, mentre Maldonado rientrava con la Williams in pit lane dalla sesta posizione al 13esimo passaggio. Al giro 14 era la volta di Schumacher (quarto) sostituire gli pneumatici, riuscendo ad avere la meglio, una volta rientrato in pista, su Hulkenberg, superato anche da Raikkonen. Dopo essere andato un po’ largo al 17esimo giro nell’affrontare una curva, la Scuderia faceva subito rientrare Fernando ai box per il primo cambio gomme, montando le più dure Medium per un secondo stint più lungo. Alla 19esima tornata Button portava la sua McLaren ai box, seguito dalla Toro Rosso di Ricciardo. Il cambio gomme per Vettel avveniva al giro 20, con il tedesco che rientrava in pista in seconda posizione con un ritardo di 3,3 secondi nei confronti di Fernando. Terza, nel frattempo, la Sauber di Kobayashi, l’unico pilota a non essersi ancora fermato ai box per la sostituzione degli pneumatici, operazione che compierà al 22esimo giro. Pit stop per Felipe, dalla 16esima posizione, al giro 24 invece.

In questa frazione di gara, Vettel sembrava più veloce del pilota spagnolo della Ferrari e, al giro 27, solo un secondo separava i due piloti. Il giro successivo, il tedesco era sufficientemente vicino per iniziare a usare il suo DRS e, al 29esimo passaggio, il gap tra i due era di 7 decimi. Alla tornata 31, i due piloti affrontavano il doppiaggio di una Marussia: nella manovra Fernando guadagnava un po’ di spazio per respirare dato che il suo vantaggio saliva a 1,1 secondi. Ad approfittarne era Jenson Button in terza posizione, avvicinatosi alla Red Bull fino a ridurre il suo svantaggio a 2,8 secondi, e più veloce dei due piloti di testa. Al 34esimo giro, appena superata la metà corsa, gara solitaria per Felipe in quattordicesima posizione. Al 35esimo passaggio, il colore negli specchietti retrovisori di Fernando passava dal blu all’argento: sebbene indietro in classifica, doppiato di un giro, Hamilton, con gomme nuove, passava Vettel e si installava alle spalle di Alonso. Schumacher era il primo dei piloti di testa ad effettuare il secondo stop, rientrando ai box al 36esimo giro dalla quinta posizione. Al 41esimo passaggio era la volta di Button, seguito da Perez (quinto) e Webber (ottavo).

 

 A Vettel una penalità di 20 secondi...
Momento chiave della gara il giro successivo: Fernando andava in pit lane, con la Red Bull che copriva la mossa Ferrari facendo entrare contemporaneamente Vettel ai box. Ma al rientro in pista, Button riusciva ad affiancare il tedesco e a guadagnare la seconda posizione, con tutti e tre i piloti testa con gomme Medium e con una strategia che li avrebbe portati fino alla bandiera a scacchi. Button era quindi sufficientemente vicino per utilizzare il DRS e, con 20 giri alla fine, la McLaren era veramente attaccata all’alettone posteriore della Ferrari. Più indietro, invece, Felipe faceva il suo terzo e ultimo pit stop al 48esimo giro. Mentre Vettel perdeva terreno dai primi due, a dieci giri dalla fine Button era a soli 6 decimi da Fernando. Ma dopo una serie di doppiati, il pilota spagnolo riusciva a gestire il vantaggio, fino ad aumentarlo il giusto necessario per essere più “tranquillo” negli ultimi giri. Vettel, invece, recuperava su Button e, al penultimo giro, aveva la meglio sulla McLaren, andando oltre l’asfalto della pista per conquistare la seconda posizione. Nel dopo gara, comunque, i commissari di gara infliggeranno a Vettel una penalità di 20 secondi perché, nella manovra di sorpasso su Button, riscontravano una violazione del regolamento. Decisione che retrocederà quindi il tedesco in quinta posizione, con Button secondo. Così, sebbene non abbia visto il podio, Kimi Raikkonen ha concluso il GP di Germania in terza posizione con la Lotus, con Kobayashi (Sauber) promosso al quarto posto.

La Red Bull continua a guidare la Classifica Costruttori, con la Scuderia seconda, leggermente più vicina ai leader e con la McLaren che si allontana in terza posizione. Per quanto riguarda Fernando, invece, il pilota spagnolo è in testa alla Classifica Piloti con 154 punti, 34 in più di Mark Webber, ottavo quest’oggi.

Nonostante sia stata completata metà stagione, il Circus della Formula 1 non può ancora riprendere fiato poiché si sposta ancora più a est per affrontare, tra soli sette giorni, il Gran Premio d’Ungheria, ultima gara prima della pausa estiva. 

 

Le dichiarazioni Ferrari....

Luca di Montezemolo: “Voglio ringraziare tutta la squadra e Fernando per questa bellissima vittoria! A Hockenheim, nel Paese dove ci sono alcuni dei più grandi costruttori automobilistici del mondo e una grande tradizione per la Formula 1, una Ferrari è stata al primo posto in pista, ieri sul bagnato, oggi sull’asciutto. Sono orgoglioso dello straordinario lavoro fatto dalla squadra in pista e in fabbrica in questi ultimi mesi. Dobbiamo continuare così.”

Stefano Domenicali: “E’ stata una qualifica lunga 67 giri! Difficilmente ricordo una gara vissuta al muretto così tirata, dalla partenza alla bandiera a scacchi. Fernando è stato perfetto: non una sbavatura, non un’esitazione, un’ora e mezzo in vettura a spingere sempre al massimo. Che pilota! Bravissima anche la squadra, che ha gestito tutto alla perfezione. Ci aspettavamo degli avversari fortissimi e così è stato: per tenerli dietro abbiamo dovuto essere più bravi di loro. Peccato per Felipe, che aveva il passo per arrivare certamente in zona punti: la sua gara è stata rovinata dalla collisione alla partenza, decisamente non è un periodo fortunato per lui! Ora ci aspetta una gara fondamentale già fra otto giorni, a Budapest, e poi potremo tirare un attimo il fiato. Sappiamo che dobbiamo lavorare ancora tanto perché non siamo ancora i più veloci. Abbiamo visto come le cose possono cambiare in fretta in questa stagione quindi dobbiamo mantenere altissima la concentrazione, soprattutto sull’affidabilità. Infine, lasciatemi rivolgere un pensiero a Valerio Catelani e Daniela Bertoneri, che hanno perso la vita questa mattina in un tragico incidente nel rally Città di Lucca: l’automobilismo sportivo rimane uno sport dove il rischio è sempre in agguato e non bisogna mai abbassare la guardia sul fronte della sicurezza, come stiamo facendo con grande attenzione ormai da tanti anni in Formula 1 grazie al supporto della FIA.”

Fernando Alonso: “E’ stata una gara molto tirata, dall’inizio alla fine. Non avevamo la macchina più veloce, McLaren e Red Bull avevano qualcosina in più ma non abbastanza per superarci. La squadra ha preso un paio di decisioni strategiche molto azzeccate in occasione delle due soste e io sapevo che dovevo concentrarmi soprattutto sulla curva 6, difendendomi con il KERS; dopo, nel terzo settore, non c’è più spazio per superare. Ho cercato per quanto possibile di gestire le gomme, in ogni situazione. Chiaro, non sono mai stato rilassato ma credo che fossi più tranquillo della squadra nel box e al muretto o dei nostri tifosi davanti alla televisione! Se penso a dov’eravamo a Jerez o in Australia alla prima gara devo ringraziare tutta la gente di Maranello che ha reagito in maniera fantastica. Dopo la pole di ieri – sul bagnato la macchina sembra essere fortissima, come ci aspettavamo – dovevamo rimanere concentrati, non avere problemi di affidabilità o al pit-stop e so che, per questo, posso contare sulla squadra migliore, abituata a vincere tanto. Io devo pensare soltanto a guidare e ad aiutare la squadra. Voglio dare sempre il 100% e lavorare giorno e notte per questo obiettivo. Non voglio che nessuno arrivi in Ungheria preparato fisicamente e mentalmente meglio di me o più motivato di me: cerco sempre di vincere questa competizione che si svolge fuori dalla pista. A Budapest mi aspetto di andare bene, non ci sono motivi per essere pessimisti. Non dimentico però che Red Bull e McLaren erano più veloci. Avevamo detto che luglio sarebbe stato un mese cruciale, con 75 punti in palio in quattro settimane: ne abbiamo portati a casa 43, cerchiamo di completare l’opera in Ungheria.”

Felipe Massa: “E’ stata una gara molto dura per me, condizionata dal problema alla partenza. Ero scattato bene ma poi una Toro Rosso ha rallentato di colpo davanti a me e, nonostante il tentativo di evitarla, l’ho toccata con l’ala anteriore. Ho perso tanto tempo nel rientrare ai box e la mia corsa è praticamente finita lì. Le gomme si sono comportate bene, secondo quelle che erano le nostre aspettative. Un vero peccato, perché anche oggi la macchina era molto competitiva, come ha dimostrato Fernando che, con una gara perfetta, ha meritato questa bellissima vittoria, importantissima per lui e per tutta la squadra. E’ ovvio che oggi non sono contento ma il fatto di poter contare su una vettura che cresce continuamente come prestazione mi dà fiducia per il prosieguo della stagione. Dobbiamo migliorare la situazione in qualifica, cercando di partire più avanti: è il modo più semplice per evitare problemi in partenza, come quello in cui sono incappato oggi pomeriggio. Credo che in Ungheria potremo dire la nostra, com’è accaduto in queste ultime gare.”

Pat Fry: “Fernando è stato fantastico, ancora una volta. Ha sfruttato la pole alla partenza, poi ha aspettato che si creasse una finestra utile per fare la prima sosta ed è riuscito ad anticipare gli avversari diretti. Una volta montate le Medium, i primi giri sono stati piuttosto difficili: sia Vettel che Button si erano rifatti sotto ma il nostro pilota è stato bravissimo nel gestire la situazione e a non prestare mai il fianco ad un attacco. Poi è stato Button ad anticipare la sosta ma lì avevamo un vantaggio sufficiente per reagire subito senza correre il rischio di essere superati. La squadra è stata altrettanto brava nei pit-stop e il remote garage da Maranello ci ha dato una mano decisiva, così com’era accaduto ieri in qualifica. Siamo dispiaciuti per Felipe, che ha pagato a caro prezzo una collisione in partenza. Abbiamo provato a rimetterlo in corsa cercando di fare una sola sosta ma presto è stato chiaro che non sarebbe stato possibile. Peccato, perché il passo che ha mostrato per tutta la gara gli avrebbe consentito di finire certamente in zona punti, pur partendo così indietro nella griglia. Non abbiamo ancora la macchina più veloce: ne eravamo consapevoli e lo abbiamo visto anche oggi. Dobbiamo ancora lavorare molto per raggiungere questo obiettivo ma è sicuramente gratificante chiudere la prima metà del campionato con un nostro pilota in testa alla classifica….”

 

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