Automobilismo 7-2020

PASSIONI AUTOMOBILISMO.IT | LUGLIO2020 164 A inizio anno Peugeot ha presentato un concept molto vicino alla fase di industrializzazione, la 508 Sport. Si tratta di una berlina di elevatissime prestazioni, ben 400 Cv grazie all’unione del motore 1.6 turbo con due motori elettrici. La Casa del Leone ripren- derebbe con questo modello il tema delle berline da famiglia di elevate prestazioni, nel quale era piuttosto forte una trentina di anni fa. Nel 1993 arriva sul mercato la Peugeot 405 T16, ultima evolu- zione delle 405 sportive, che fin dalla seconda metà degli anni Ottanta ha avuto un’importante esponente nella 405 Mi-16 (ancora presente in gamma al momento dell’uscita della T16). Quest’ultima, con motore 2 litri aspirato da 160 Cv, ha fatto da base per la vettura vincente nei vari campionati Superturismo europei. La sua evoluzione, sovralimentata con turbocompres- sore e trazione integrale, è sviluppata sulla scia delle vittorie del Leone alla Parigi-Dakar con la 405 Grand Raid, ultima evoluzione dei concetti tecnologici che risalgono alla 205 Turbo 16 Gruppo B, campioni del mondo Rallye nel 1985 e 1986. È questo il fil rouge che si ritrova nella sigla “T16”, una lettera e due cifre sufficienti a far capire a qualsiasi appassionato di cosa si stia parlando. Peugeot 405 MI-16/T16 È quello che legava la Peugeot 405 T16 (e la sorella Mi-16) al mito della 205 Turbo 16 iridata nei Rallye Gr. B La riuscita berlina media, Auto dell’Anno 1988, in queste due versioni con e senza turbo raggiunse il massimo delle prestazioni (e fu protagonista in pista) Di Vittorio Maggi - Foto archivio Automobilismo Fil ROUGE

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