Fiat Panda 100 HP
Introduzione
All’inizio degli anni ’70 la sigla
58 HP identificava la piccola sportiva realizzata partendo dalla base
dell’Autobianchi
A 112, affiancata nel 1975 dalla 70 HP, che prosegue nelle varie edizioni
fino al 1985. Poi un lungo silenzio, almeno fino ai giorni nostri,
quando finalmente la sigla HP torna a far bella mostra sul portellone di
una compatta del Gruppo Fiat, la Panda. Nel corso degli anni è cresciuta
la potenza, sono aumentate dimensioni, standard di sicurezza e dotazioni
di serie, ma l’idea di base è sempre la stessa: offrire sensazioni intense
senza esagerazioni sul fronte della cilindrata e soprattutto del prezzo.
Un obiettivo perfettamente centrato grazie al sapiente mix di
ingredienti
come il motore 1.4 16V da 100 Cv, l’assetto sportivo ribassato, le ruote
maggiorate e il cambio dai primi rapporti ravvicinati. Il risultato finale
può essere espresso in dati come 9,46 secondi nello scatto da 0 a 100 km/h
e 180,8 di velocità massima, ma soprattutto in una reattività dell’assetto
tale da rendere divertentissima la guida sui tracciati più tortuosi.
Non
lasciatevi ingannare dalla sigla 100 HP, ciò che colpisce al
volante
della nuova Panda non sono tanto i 100 Cv erogati dal nuovo motore 1.4
16V, quanto la reattività dell’assetto. Rapido
nel raggiungimento
della traiettoria impostata, poco sottosterzante in inserimento, ma soprattutto
sensibile al rilascio del pedale del gas in appoggio, con un piacevole
sovrasterzo che rappresenta ormai un lontano ricordo, almeno per quanto
riguarda buona parte delle vetture di normale produzione.
Certo,
oltre una certa soglia interviene il controllo di stabilità, che tra
l’altro
non può essere del tutto escluso per motivi di sicurezza, ma la
libertà
d’azione del guidatore è più che sufficiente, tanto da
consentire di togliersi
delle belle soddisfazioni sui tracciati misti senza tuttavia rischiare
di provocare reazioni pericolose o difficili da controllare in condizioni
limite.
All’inizio degli anni ’70 la sigla
58 HP identificava la piccola sportiva realizzata partendo dalla base
dell’Autobianchi
A 112, affiancata nel 1975 dalla 70 HP, che prosegue nelle varie edizioni
fino al 1985. Poi un lungo silenzio, almeno fino ai giorni nostri,
quando finalmente la sigla HP torna a far bella mostra sul portellone di
una compatta del Gruppo Fiat, la Panda. Nel corso degli anni è cresciuta
la potenza, sono aumentate dimensioni, standard di sicurezza e dotazioni
di serie, ma l’idea di base è sempre la stessa: offrire sensazioni intense
senza esagerazioni sul fronte della cilindrata e soprattutto del prezzo.
Un obiettivo perfettamente centrato grazie al sapiente mix di
ingredienti
come il motore 1.4 16V da 100 Cv, l’assetto sportivo ribassato, le ruote
maggiorate e il cambio dai primi rapporti ravvicinati. Il risultato finale
può essere espresso in dati come 9,46 secondi nello scatto da 0 a 100 km/h
e 180,8 di velocità massima, ma soprattutto in una reattività dell’assetto
tale da rendere divertentissima la guida sui tracciati più tortuosi.
Interni
Buono
il contenimento offerto dai sedili sportivi, purtroppo dal piano di
seduta un po’ troppo rialzato in considerazione dell’impostazione
sportiveggiante
della vettura, sottolineata esternamente dal nuovo design degli scudi
paracolpi, dallo spoiler sopra il lunotto, dalle minigonne laterali, dal
terminale di scarico cromato, dai cerchi in lega da 15 pollici,
dall’assetto
ribassato di 20 mm, oltre che dal logo 100 HP e dai cristalli laterali
e dal lunotto oscurati.
Oltre
che per i sedili più avvolgenti, l’abitacolo si differenzia da
quello
della versioni base per la corona del volante e il pomello del cambio rivestiti
in pelle, per i nuovi tessuti di rivestimento e per la plancia nera impreziosita
da alcuni particolari cromati. Cinque le tinte disponibili per la
carrozzeria:
rosso, nero, bianco, blu e grigio.
Buono
il contenimento offerto dai sedili sportivi, purtroppo dal piano di
seduta un po’ troppo rialzato in considerazione dell’impostazione
sportiveggiante
della vettura, sottolineata esternamente dal nuovo design degli scudi
paracolpi, dallo spoiler sopra il lunotto, dalle minigonne laterali, dal
terminale di scarico cromato, dai cerchi in lega da 15 pollici,
dall’assetto
ribassato di 20 mm, oltre che dal logo 100 HP e dai cristalli laterali
e dal lunotto oscurati.
Oltre
che per i sedili più avvolgenti, l’abitacolo si differenzia da
quello
della versioni base per la corona del volante e il pomello del cambio rivestiti
in pelle, per i nuovi tessuti di rivestimento e per la plancia nera impreziosita
da alcuni particolari cromati. Cinque le tinte disponibili per la
carrozzeria:
rosso, nero, bianco, blu e grigio.
Come è fatta
Paraurti specifici con griglie a nido
d’ape, terminale di scarico cromato, parafanghi in plastica riportati,
minigonne, spoiler sopra il lunotto, assetto ribassato di 20 mm, ruote
in lega da 15 pollici e cristalli posteriori oscurati caratterizzano
l’esterno
della 100 HP, mentre nell’abitacolo sono soprattutto i sedili avvolgenti
con rivestimento in tessuto nero e grigio a conferire quel tocco di sportività
sottolineato anche dal volante e dal pomello del cambio rivestiti in pelle
e dalla nuova grafica della strumentazione. Peccato solo che il piano
di seduta rialzato stoni su una versione così grintosa, ancor più della
corta leva del cambio collocata sulla plancia in stile monovolume.
Paraurti specifici con griglie a nido
d’ape, terminale di scarico cromato, parafanghi in plastica riportati,
minigonne, spoiler sopra il lunotto, assetto ribassato di 20 mm, ruote
in lega da 15 pollici e cristalli posteriori oscurati caratterizzano
l’esterno
della 100 HP, mentre nell’abitacolo sono soprattutto i sedili avvolgenti
con rivestimento in tessuto nero e grigio a conferire quel tocco di sportività
sottolineato anche dal volante e dal pomello del cambio rivestiti in pelle
e dalla nuova grafica della strumentazione. Peccato solo che il piano
di seduta rialzato stoni su una versione così grintosa, ancor più della
corta leva del cambio collocata sulla plancia in stile monovolume.
Su strada
L’ero
gazione
della potenza è il lato meno esaltante, con una progressione
molto
costante, ideale per trasmettere a terra senza problemi tutta la potenza
anche in presenza di fondo bagnato con le marce basse inserite, ma non
particolarmente grintosa, anche se a rendere un po’ più
pronta la
risposta ai comandi del gas provvede il tasto sport sulla plancia, che
aumenta l’angolo di apertura della farfalla di alimentazione a
parità
di pressione sul pedale del gas rispetto alla modalità
standard, oltre
a rendere meno incisiva l’azione del servosterzo elettrico con
l’intento
di assicurare un migliore feeling nella guida sportiva.
Nonostante
ciò, lo sterzo della Panda non brilla per prontezza di risposta e
progressività,
ma soprattutto presenta un diametro di sterzata piuttosto ampio che non
rende il dovuto merito alla maneggevolezza della vettura nella guida in
città. Dove la 100 HP si esibisce in scatti molto rapidi, favoriti dalla
corretta spaziatura del cambio, caratterizzato inoltre da una sesta
abbastanza lunga per non penalizzare il confort nella marcia autostradale
e da una manovrabilità apprezzabile anche nei passaggi di marcia
più veloci.
L’ero
gazione
della potenza è il lato meno esaltante, con una progressione
molto
costante, ideale per trasmettere a terra senza problemi tutta la potenza
anche in presenza di fondo bagnato con le marce basse inserite, ma non
particolarmente grintosa, anche se a rendere un po’ più
pronta la
risposta ai comandi del gas provvede il tasto sport sulla plancia, che
aumenta l’angolo di apertura della farfalla di alimentazione a
parità
di pressione sul pedale del gas rispetto alla modalità
standard, oltre
a rendere meno incisiva l’azione del servosterzo elettrico con
l’intento
di assicurare un migliore feeling nella guida sportiva.
Nonostante
ciò, lo sterzo della Panda non brilla per prontezza di risposta e
progressività,
ma soprattutto presenta un diametro di sterzata piuttosto ampio che non
rende il dovuto merito alla maneggevolezza della vettura nella guida in
città. Dove la 100 HP si esibisce in scatti molto rapidi, favoriti dalla
corretta spaziatura del cambio, caratterizzato inoltre da una sesta
abbastanza lunga per non penalizzare il confort nella marcia autostradale
e da una manovrabilità apprezzabile anche nei passaggi di marcia
più veloci.
Tecnica e sicurezza
La più sportiva della gamma Panda riprende
in gran parte la meccanica delle altre versioni, ad eccezione della diversa
taratura delle sospensioni, abbinate a pneumatici 195/45-15 e
dell’adozione
di dischi dei freni anteriori da 257 x 22 mm e posteriori pieni dal diametro
di 240 mm e spessi 11 mm. Sotto il cofano si trova invece un 4 cilindri
16 valvole di 1.368 cc derivato dal motore montato sulla Grande Punto 1.4
16V. Tra le sue peculiarità tecniche i collettori di aspirazione a
geometria variabile che lavorano in abbinamento con il variatore di fase
di tipo continuo. Una soluzione che permette di ridurre i consumi e di
conseguenza le emissioni mantenendo uno dei due condotti di aspirazione
chiuso e l’altro aperto. L’aria immessa nei cilindri
tramite il condotto
aperto compie così un moto di rivoluzione intorno all’asse del cilindro
aumentando la sua turbolenza, mentre il variatore di fase, ritardando la
chiusura delle valvole di scarico, fa in modo che durante la fase di aspirazione
si mescolino una parte di aria fresca proveniente dal condotto di aspirazione
con una percentuale dei gas di scarico ricircolata attraverso una valvola
EGR. Dalla miscela così composta dipende appunto una migliore combustione
che si riflette in bassi consumi ed emissioni ridotte, il tutto senza rinunciare
alle prestazioni.
La più sportiva della gamma Panda riprende
in gran parte la meccanica delle altre versioni, ad eccezione della diversa
taratura delle sospensioni, abbinate a pneumatici 195/45-15 e
dell’adozione
di dischi dei freni anteriori da 257 x 22 mm e posteriori pieni dal diametro
di 240 mm e spessi 11 mm. Sotto il cofano si trova invece un 4 cilindri
16 valvole di 1.368 cc derivato dal motore montato sulla Grande Punto 1.4
16V. Tra le sue peculiarità tecniche i collettori di aspirazione a
geometria variabile che lavorano in abbinamento con il variatore di fase
di tipo continuo. Una soluzione che permette di ridurre i consumi e di
conseguenza le emissioni mantenendo uno dei due condotti di aspirazione
chiuso e l’altro aperto. L’aria immessa nei cilindri
tramite il condotto
aperto compie così un moto di rivoluzione intorno all’asse del cilindro
aumentando la sua turbolenza, mentre il variatore di fase, ritardando la
chiusura delle valvole di scarico, fa in modo che durante la fase di aspirazione
si mescolino una parte di aria fresca proveniente dal condotto di aspirazione
con una percentuale dei gas di scarico ricircolata attraverso una valvola
EGR. Dalla miscela così composta dipende appunto una migliore combustione
che si riflette in bassi consumi ed emissioni ridotte, il tutto senza rinunciare
alle prestazioni.
Scheda Tecnica
Motore
Ciclo Otto, anteriore trasversale, 4 cilindri
in linea. Distribuzione bialbero a camme in testa, 4 valvole per cilindro.
Cilindrata 1.368 cc, alesaggio 72 mm x corsa 84 mm. Potenza max 100 Cv
(73,5 kW) a 6.000 giri/min. Coppia max 13,4 kgm (131 Nm) a 4.250
giri/min.
Trasmissione
Trazione anteriore, cambio manuale a 6
rapporti + rm.
Autotelaio
Avantreno a ruote indipendenti con schema
Mc Pherson, molle elicoidali, ammortizzatori telescopici, barra di torsione.
Retrotreno a ruote indipendenti, bracci longitudinali tirati, molle elicoidali,
ammortizzatori telescopici, barra stabilizzatrice. Freni anteriori a disco
autoventilanti, posteriori a disco, sistema antibloccaggio. Pneumatici
195/45 VR15.
Dimensioni e peso
Passo 2.299 mm, carreggiata anteriore 1.378 mm, posteriore 1.368 mm, lunghezza 3.578 mm, larghezza 1.606 mm, altezza 1.522 mm. Peso in ordine di marcia 975 Kg. Capacità serbatoio 35 litri. Capacità bagagliaio 206/775 litri.
Prestazioni
Velocità massima 185 km/h. Accelerazione 0-100 km/h 9,5 secondi. Percorrenza media 15,4 km/litro (6,5 litri/100 km).
Tassa di possesso
189,6 euro.
Motore
Ciclo Otto, anteriore trasversale, 4 cilindri in linea. Distribuzione bialbero a camme in testa, 4 valvole per cilindro. Cilindrata 1.368 cc, alesaggio 72 mm x corsa 84 mm. Potenza max 100 Cv (73,5 kW) a 6.000 giri/min. Coppia max 13,4 kgm (131 Nm) a 4.250 giri/min.
Trasmissione
Trazione anteriore, cambio manuale a 6 rapporti + rm.
Autotelaio
Avantreno a ruote indipendenti con schema Mc Pherson, molle elicoidali, ammortizzatori telescopici, barra di torsione. Retrotreno a ruote indipendenti, bracci longitudinali tirati, molle elicoidali, ammortizzatori telescopici, barra stabilizzatrice. Freni anteriori a disco autoventilanti, posteriori a disco, sistema antibloccaggio. Pneumatici 195/45 VR15.
Dimensioni e peso
Passo 2.299 mm, carreggiata anteriore 1.378 mm, posteriore 1.368 mm, lunghezza 3.578 mm, larghezza 1.606 mm, altezza 1.522 mm. Peso in ordine di marcia 975 Kg. Capacità serbatoio 35 litri. Capacità bagagliaio 206/775 litri.
Prestazioni
Velocità massima 185 km/h. Accelerazione 0-100 km/h 9,5 secondi. Percorrenza media 15,4 km/litro (6,5 litri/100 km).
Tassa di possesso
189,6 euro.
Su strada
Cento cavalli non sono tantissimi in
assoluto, ma quando devono muovere una massa di circa 1.000 kg e sono accoppiati
a un cambio dai primi tre rapporti ravvicinati consentono di togliersi
delle belle soddisfazioni, soprattutto negli scatti brevi. Basti pensare
che il tempo di 5,12 secondi per accelerare da 0 a 70 km/h è identico a
quello fatto registrare dalla Volkswagen Golf 2.0 TDI da 140 Cv, mentre
lo 0-100 km/h viene coperto in 9,46 secondi contro i 9,24 secondi della
media tedesca. Al crescere della velocità la grinta della 100 HP tende
ovviamente a stemperarsi, ma gli oltre 180 km/h raggiunti in sesta con
il motore al di sotto del regime di potenza massima sono più che buoni
per una vettura di questo tipo, concepita più per i tracciati lenti e tortuosi
che non per esprimersi al meglio alle alte velocità. La grinta del
motore
nei primi rapporti, amplificata premendo il tasto sport che ne esalta la
risposta ai comandi dell’acceleratore, rende infatti molto piacevoli le
progressioni in uscita di curva, dove la trazione è garantita
dall’erogazione
progressiva del motore, che si esprime al meglio quando l’ago del
contagiri
supera i 3.000. Le migliori carte la Panda le gioca comunque in curva,
dove si esibisce in inserimenti molto rapidi, che possono ulteriormente
essere anticipati alleggerendo il retrotreno con mirati trasferimenti di
carico, situazione in cui la coda tende ad allargare la traiettoria impostata,
ma viene presto richiamata all’ordine dal sistema elettronico di controllo
della stabilità, che non può essere disattivato totalmente, dal momento
che il pulsante Asr sulla plancia inibisce solo il controllo di trazione
ma non quello di stabilità, un accessorio comunque fornito a richiesta.
Una volta in appoggio, quando la 100 HP manifesta un rollio molto contenuto
anche forzando l’andatura, le ruote anteriori seguono con precisione la
traiettoria impostata, con percorrenze rapide e fenomeni di sottosterzo
poco marcati e altrettanto progressivi.
Cento cavalli non sono tantissimi in
assoluto, ma quando devono muovere una massa di circa 1.000 kg e sono accoppiati
a un cambio dai primi tre rapporti ravvicinati consentono di togliersi
delle belle soddisfazioni, soprattutto negli scatti brevi. Basti pensare
che il tempo di 5,12 secondi per accelerare da 0 a 70 km/h è identico a
quello fatto registrare dalla Volkswagen Golf 2.0 TDI da 140 Cv, mentre
lo 0-100 km/h viene coperto in 9,46 secondi contro i 9,24 secondi della
media tedesca. Al crescere della velocità la grinta della 100 HP tende
ovviamente a stemperarsi, ma gli oltre 180 km/h raggiunti in sesta con
il motore al di sotto del regime di potenza massima sono più che buoni
per una vettura di questo tipo, concepita più per i tracciati lenti e tortuosi
che non per esprimersi al meglio alle alte velocità. La grinta del
motore
nei primi rapporti, amplificata premendo il tasto sport che ne esalta la
risposta ai comandi dell’acceleratore, rende infatti molto piacevoli le
progressioni in uscita di curva, dove la trazione è garantita
dall’erogazione
progressiva del motore, che si esprime al meglio quando l’ago del
contagiri
supera i 3.000. Le migliori carte la Panda le gioca comunque in curva,
dove si esibisce in inserimenti molto rapidi, che possono ulteriormente
essere anticipati alleggerendo il retrotreno con mirati trasferimenti di
carico, situazione in cui la coda tende ad allargare la traiettoria impostata,
ma viene presto richiamata all’ordine dal sistema elettronico di controllo
della stabilità, che non può essere disattivato totalmente, dal momento
che il pulsante Asr sulla plancia inibisce solo il controllo di trazione
ma non quello di stabilità, un accessorio comunque fornito a richiesta.
Una volta in appoggio, quando la 100 HP manifesta un rollio molto contenuto
anche forzando l’andatura, le ruote anteriori seguono con precisione la
traiettoria impostata, con percorrenze rapide e fenomeni di sottosterzo
poco marcati e altrettanto progressivi.
Scheda Tecnica
Motore Ciclo Otto, anteriore trasversale,
euro 4, 4 cilindri in linea, 5 supporti di banco. Distribuzione bialbero
in testa, 16 valvole. - Monoblocco e testata in lega leggera. - Raffreddamento
a liquido. - Alimentazione a iniezione elettronica integrata con
l’accensione.
- Catalizzatore a 3 vie con sonda lambda. - Potenza max 100 Cv (73,5 kW)
a 6.000 giri/min. - Potenza specifica 73,1 Cv/litro (53,7 kW/litro). -
Coppia max 13,4 kgm (131 Nm) a 4.250 giri/min. - Cilindrata 1.368 cc; alesaggio
72 mm; corsa 84 mm - Circuito di raffreddamento 7,3 litri; olio motore
4,5 litri. Alternatore 70 A, batteria 50 Ah
Trasmissione Trazione anteriore.
Frizione monodisco a comando idraulico. Cambio manuale a 6 marce. Rapporti:
I° 3,545, II° 2,158, III° 1,480, IV° 1,121, V° 0,921, VI° 0,766. RM 3,818.
Rapporto finale 4,071.
Autotelaio Avantreno a ruote
indipendenti tipo McPherson, montanti telescopici, bracci inferiori, molle
elicoidali, ammortizzatori telescopici. Retrotreno a ruote interconnesse,
ponte torcente, molle elicoidali, amortizzatori telescopici. Barra
stabilizzatrice
anteriore. Sterzo a cremagliera con servocomando elettrico. Freni anteriori
a disco autoventilanti, posteriori a disco, sistema antibloccaggio. Cerchi
ruota 6,0Jx15”; pneumatici 195/45 R 15. Ruota di scorta: ruotino.
Carrozzeria
5 porte, 4 posti. Capacità serbatoio 35 litri.
Dimensioni e pesi Passo 229,9 cm;
carreggiata anteriore 137,8 cm; carreggiata posteriore 136,8 cm. - Lunghezza
357,8 cm; larghezza 160,6 cm; altezza 152,2 cm. - Peso in ordine di marcia
975 kg; a pieno carico 1.365 kg; rimorchiabile 800 kg. - Capacità bagagliaio
206/775 litri. Prestazioni Velocità massima 185 km/h. - Accelerazione 0-100
km/h 9,5 secondi. - Rapporto peso/potenza 9,8 kg/Cv (13,3 kg/kW). - Consumo
urbano 8,7 litri/100 km (11,5 km/litro); extra-urbano 5,3 litri/100 km
(18,9 km/litro); combinato 6,5 litri/100 km (15,4 km/litro).
Prezzo base di listino 13.400 euro - Garanzia:
vettura 2 anni/km illimitati - Verniciatura 3 anni/km illimitati. Tassa
di possesso 190,9 euro.
Motore Ciclo Otto, anteriore trasversale,
euro 4, 4 cilindri in linea, 5 supporti di banco. Distribuzione bialbero
in testa, 16 valvole. - Monoblocco e testata in lega leggera. - Raffreddamento
a liquido. - Alimentazione a iniezione elettronica integrata con
l’accensione.
- Catalizzatore a 3 vie con sonda lambda. - Potenza max 100 Cv (73,5 kW)
a 6.000 giri/min. - Potenza specifica 73,1 Cv/litro (53,7 kW/litro). -
Coppia max 13,4 kgm (131 Nm) a 4.250 giri/min. - Cilindrata 1.368 cc; alesaggio
72 mm; corsa 84 mm - Circuito di raffreddamento 7,3 litri; olio motore
4,5 litri. Alternatore 70 A, batteria 50 Ah
Trasmissione Trazione anteriore.
Frizione monodisco a comando idraulico. Cambio manuale a 6 marce. Rapporti:
I° 3,545, II° 2,158, III° 1,480, IV° 1,121, V° 0,921, VI° 0,766. RM 3,818.
Rapporto finale 4,071.
Autotelaio Avantreno a ruote
indipendenti tipo McPherson, montanti telescopici, bracci inferiori, molle
elicoidali, ammortizzatori telescopici. Retrotreno a ruote interconnesse,
ponte torcente, molle elicoidali, amortizzatori telescopici. Barra
stabilizzatrice
anteriore. Sterzo a cremagliera con servocomando elettrico. Freni anteriori
a disco autoventilanti, posteriori a disco, sistema antibloccaggio. Cerchi
ruota 6,0Jx15”; pneumatici 195/45 R 15. Ruota di scorta: ruotino.
Carrozzeria
5 porte, 4 posti. Capacità serbatoio 35 litri.
Dimensioni e pesi Passo 229,9 cm;
carreggiata anteriore 137,8 cm; carreggiata posteriore 136,8 cm. - Lunghezza
357,8 cm; larghezza 160,6 cm; altezza 152,2 cm. - Peso in ordine di marcia
975 kg; a pieno carico 1.365 kg; rimorchiabile 800 kg. - Capacità bagagliaio
206/775 litri. Prestazioni Velocità massima 185 km/h. - Accelerazione 0-100
km/h 9,5 secondi. - Rapporto peso/potenza 9,8 kg/Cv (13,3 kg/kW). - Consumo
urbano 8,7 litri/100 km (11,5 km/litro); extra-urbano 5,3 litri/100 km
(18,9 km/litro); combinato 6,5 litri/100 km (15,4 km/litro).
Prezzo base di listino 13.400 euro - Garanzia:
vettura 2 anni/km illimitati - Verniciatura 3 anni/km illimitati. Tassa
di possesso 190,9 euro.