Gomme chiodate: vietate o no?

Praticamente tutti sappiamo oramai come ogni inverno scatti per i nostri veicoli l’obbligo di dotazioni invernali (catene a bordo o pneumatici invernali). In buona parte del territorio italiano, infatti, dal 15 novembre al 15 aprile con estensione fino a un mese prima e a un mese dopo (15 ottobre – 15 maggio) il Codice della Strada prevede che in determinate strade si possa circolare unicamente con pneumatici invernali montati o con catene da neve a bordo del veicolo. Esistono però, oltre agli pneumatici invernali, anche le gomme chiodate per condizioni ancora più estreme. In Italia però sono legali? E se si in quali condizioni e sotto quali precise regole si possono utilizzare? Cerchiamo di fare chiarezza su questa importante tematica. Leggendo una circolare risalente addirittura al 1971 e mai abrogata, si scopre come gli pneumatici chiodati siano consentiti alle automobili mentre siano proibiti ai veicoli di massa complessiva superiore ai 35 quintali.

La stessa circolare però precisa che per poter adottare pneumatici chiodati debbano sussistere ben precise condizioni: le gomme chiodate possono essere utilizzate solo tra il 15 novembre e il 15 marzo; gli pneumatici chiodati devono essere omologati; gli pneumatici chiodati vanno montati su tutte e quattro le ruote del veicolo; vanno applicate i paraspruzzi sul retro delle ruote posteriori; non è consentito superare i 120 km/h in autostrada e i 90 km/h lungo la viabilità ordinaria ma soprattutto i chiodi devono avere sporgenza inferiore a 1,5 mm ed essere in numero uguale o compreso tra 80 e 160. Non va comunque dimenticato che le gomme chiodate non sono viste dalla legge come sostitute degli pneumatici invernali o delle catene da neve. La chiodatura non è di per sé sufficiente a definire lo pneumatico come invernale e questo impone che quando vi sia l’obbligo si adottino pneumatici invernali o catene da neve se la gomma chiodata non reca impressa sul fianco la sigla M+S e il simbolo del fiocco di neve all'interno di una montagna.