a cura di Redazione Automobilismo - 30 March 2020

Ferrari: perché il suo colore principe è il rosso?

Nell’immaginario comune quando si pensa a una supercar di Maranello la si immagina di colore rosso. Come mai le Ferrari nacquero e sono tutt'oggi principalmente rosse? Scopriamolo!

Per prima cosa va detto che il colore rosso ha origini lontane ma non fu una scelta diretta della Casa di Maranello. In quegli anni, infatti, a dettare il colore fu nientemeno che la FIA. E come mai? Semplicemente perché negli anni 30 agli albori del campionato mondiale di Formula 1 la FIA decise di identificare le scuderie in base alle proprie nazionalità. Per farlo pensò di collegare ogni nazionalità a un diverso colore e all’Italia capitò nientemeno che il colore rosso. Giusto per citarvi qualche esempio, oltre alle italiane che da quel momento furono tutte colorate di rosso, le monoposto francesi divennero blu, le inglesi verdi e le tedesche grigie o meglio argento.

Da quel momento quindi tutte le auto da gara italiane divennero rosse e nello specifico questo colore divenne il colore principale della Ferrari o meglio della scuderia Ferrari. Va però fatta una ulteriore precisazione: il colore Rosso Corsa nella tonalità Pantone 185 C non era però il colore primario della Casa di Maranello. Il colore che più di ogni altro rappresentava questa fantastica scuderia tutta italiana soprattutto agli albori, vi sembrerà strano, ma era il giallo e nello specifico quello stesso giallo che troviamo a fare da sfondo allo scudetto sia della città di Modena che del simbolo della Casa di Maranello: un logo con all’interno un Cavallino Rampante nero su sfondo giallo.

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