a cura di Redazione Automobilismo - 27 June 2019

Autostrade: le concessionarie si oppongo alla possibile riduzione dei pedaggi

Il nuovo meccanismo tariffario, che mira a introdurre tariffe più basse ed eque per gli automobilisti e gli autotrasportatori, ha fatto insorgere i gestori e li ha spinti sul piede di guerra.

Che sia la volta buona?

Via libera da parte dell'Autorità di regolazione dei trasporti al nuovo sistema tariffario che regola i pedaggi autostradali. La tanto invocata riduzione dei pedaggi autostradali sembra diventare ogni giorno più una realtà con l’Autorità che ha inviato il nuovo sistema tariffario al concedente, il ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, e ai 16 concessionari. Nuove tariffe, che andrebbero a ridurre i costi di automobilisti e autotrasportatori, che vedono da un lato a favore il ministro dei Trasporti Danilo Toninelli mentre dal lato apposto contraria l’Aiscat, l’associazione delle concessionarie. Il ministro, infatti, tira dritto con le promesse fatte in campagna elettorale e non vuole sentire ragioni nemmeno da Aiscat mentre l’associazione e gli stessi concessionari spiegano come questo nuovo sistema potrebbe portare a un collasso negli investimenti già programmati sulla rete.

Metodo Price-Cap

Ma cosa cambia realmente con il nuovo sistema? Che si dice si dice addio ai sei diversi sistemi tariffari, compreso il meccanismo di aggiornamento annuale, che attualmente regolamentano i pedaggi delle autostrade italiane. Verrebbe quindi introdotto il nuovo metodo del “price-cap” che punterebbe a una maggiore trasparenza ed equità nei pedaggi. Un diverso metodo di calcolo per le concessioni, legato all’efficienza e al miglioramento del servizio offerto, che punta a tagliare i pedaggi e a incrementare i controlli sugli investimenti per la sicurezza e che sarà determinato in a un indicatore di produttività a cadenza quinquennale.

Ci guadagnerebbero tutti

Dopo quindi essere arrivati a sei modelli tariffari diversi ora ci sarà un unico sistema di determinazione dei pedaggi uguale per tutti che partirà dalle concessioni scadute per estendersi a tutta la rete nel giro di cinque anni e che porterà benefici agli utenti perché i pedaggi, rispetto ai trend attuali, potrebbero persino vedere delle riduzioni in caso in cui vi siano degli extra ricavi in favore delle concessionarie, dovuti ad un traffico veicolare maggiore rispetto a quanto preventivamente stimato. Il sistema verrebbe, inoltre, aggiornato annualmente con le società concessionarie che potrebbero in questo modo usufruire di un regime tariffario certo e basato su indicatori ben precisi come l'efficienza del concessionario, i costi operativi e la remunerazione degli investimenti effettuati, il cosiddetto WACC, cioè il costo medio del capitale.

Investimenti garantiti

Gli investimenti da realizzare saranno garantiti dall’intervento dell’Autorità sui costi, con l’adeguamento della remunerazione sul capitale investito (al 7,09%) agli attuali tassi di mercato. Il tasso di rendimento previsto dal precedente sistema tariffario continuerà invece a essere applicato alle opere già “cantierate”. Inoltre, il nuovo sistema incentiverà la realizzazione concreta degli investimenti programmati, con delle variazioni, a seguito di verifiche annuali, legate al rispetto delle tempistiche. In pratica più i lavori saranno in ritardo rispetto agli accordi, più i pedaggi diminuiranno.

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