Gabriele Canali - 21 January 2015

Mercedes C 220 Bluetec Sport, la nostra prova

Non è solo il design a differenziare la nuova Classe C dalla precedente, quanto il comportamento dinamico, più gratificante e sportivo. Silenzioso specie a velocità stabilizzata, generoso di coppia e rapido a salire di giri, il td da 170 Cv soddisfa....

INTRO

E’ cresciuta nelle dimensioni e in particolare nella lunghezza, incrementata di 9,5 cm, ma grazie all’utilizzo esteso di alluminio, la nuova Classe C vanta, rispetto al modello precedente, un peso complessivo inferiore di circa 100 kg. Cambia anche il design: ora è più slanciato e grintoso, mentre l’abitacolo, realizzato con materiali di ottima qualità, in linea con la tradizione del marchio, offre più spazio, perché dei 9,5 cm guadagnati in lunghezza, 8 sono da attribuire all’incremento del passo e, di conseguenza, dell’abitabilità.

SICURA
Sul fronte delle dotazioni, poi, la nuova Classe C si presenta ancor più ricca in tema di equipaggiamenti di sicurezza, ripresi dalla Classe E, ma soprattutto dall’ammiraglia Classe S. Tra i motori, il turbodiesel 2.1 della C 220 BlueTec provata è una certezza: pronto nella risposta, fluido nell’erogazione, difetta solo di un po’ più di silenziosità a freddo e al minimo, mentre a velocità stabilizzata fa sentire la sua voce con molta discrezione.

SPORT
Un motore convincente sotto il profilo delle prestazioni, accompagnate da consumi contenuti in tutte le condizioni di impiego, che assicura un comportamento dinamico tanto sicuro e facile da gestire sui tracciati veloci quanto appagante anche sul misto. Qualità che vengono amplificate da un assetto capace di assecondare a dovere il piacere della guida brillante, senza peraltro sacrificare il confort, anche se, optando per l’allestimento Sport del modello provato, che include in dotazione l’assetto Agility Control con telaio ribassato di 15 mm e sospensioni con ammortizzatori che variano automaticamente la loro rigidezza in funzione delle condizioni di guida, l’assorbimento di sconnessioni e irregolarità del fondo stradale si rivela solo discreto.

LUNGHEZZA
Rispetto alla precedente C, il nuovo modello è cresciuto soprattutto in lunghezza, incrementata di 9,5 cm, per un totale di 4.686 mm. Di tale incremento ha beneficiato il passo, che ha guadagnato 8 cm (2.840 mm), a vantaggio di una maggiore abitabilità, soprattutto per le gambe dei  passeggeri posteriori. E’ cresciuta anche in larghezza, di 4 cm, la nuova Classe C, mentre il vano bagagli ha guadagnato 5 litri (da 475 a 480 litri) rispetto alla precedente.

Incremento dimensionale a parte, la nuova C si fa notare subito: più aggressiva di aspetto grazie al cofano più lungo, all’abitacolo arretrato e alla parte posteriore più corta, sfoggia un frontale profondamente ridisegnato: a risaltare al primo sguardo sono la vistosa cornice cromata della calandra e il singolare profilo delle luci diurne a led che delimitano i gruppi ottici. A questi particolari, l’allestimento Sport aggiunge in dotazione i fari anteriori e posteriori a led, la mascherina a due lamelle con la stella integrata, gli scudi paraurti anteriori di disegno sportivo con spoiler inferiore cromato e i cerchi in lega da 17”.

TECNICA

VIDEO

INTERNI

Nell’abitacolo si nota l’innovativo design della plancia, impreziosita dalle cinque bocchette di aerazione del clima di forma circolare e con cornici cromate e, sopra la consolle, dal monitor fisso a colori da 7”, la cui forma ricorda quella di un tablet e include il navigatore satellitare. Buona parte dei comandi si aziona tramite la manopola circolare del Comand alloggiata sul tunnel fra i sedili anteriori, cui si affianca, al posto del freno di stazionamento, che ora è elettronico e alloggiato a sinistra del volante, un nuovo touch pad che permette sia di gestire le principali funzioni di bordo tramite tocchi singoli o multipli delle dita sia di scrivere lettere e caratteri di varie lingue. L’abitabilità, per i passeggeri anteriori, è molto buona in ogni direzione, mentre posteriormente le misure interne più generose, ottenute grazie all’allungamento del passo, assicurano un po’ di spazio in più per le gambe dei passeggeri, anche se l’ampio tunnel centrale crea ancora qualche disagio per il terzo occupante del divano.

SU STRADA

Forte di una coppia massima abbondante, ma soprattutto disponibile subito, fin dai regimi più bassi, il td da 170 Cv non delude: è un motore che, pur risultando un po’ rumoroso a freddo e in piena accelerazione, soddisfa con una risposta sempre corposa e consistente, tale da far cambiare ritmo con continuità, oltre che con intensità. Altrettanto gratificante risulta l’abbinamento con la trasmissione automatica a 7 rapporti, dal momento che tale cambio garantisce passaggi marcia rapidi e quasi impercettibili. Per quanto riguarda il comportamento dinamico, la nuova C convince anche per prontezza di inserimento in traiettoria nei tracciati misti, dove fa sfoggio di un assetto che agevola cambi di direzione che appaiono sostanzialmente immuni dalle inerzie in gioco e che rappresenta un’ottima premessa per un comportamento in curva sincero e tranquillizzante, oltre che gratificante: l’appoggio è pronto ed è apprezzabile la capacità di conservare la linea voluta.

EQUILIBRIO
Merito di un autotelaio perfettamente equilibrato, che rende la guida agile e precisa su ogni tipo di percorso e che si rivela premiante e sincero nella marcia in velocità. In definitiva, una buona reattività, che non sconfina mai, anche quando ci si spinge al di là degli elevati limiti di tenuta, in reazioni improvvise. Curando invece la progressività degli appoggi, la berlina Mercedes mostra valide doti di tenuta laterale e un comportamento molto omogeneo, facile da assimilare e gestire in tutte le condizioni. Niente sorprese, insomma, grazie anche alla supervisione dell’elettronica tanto nelle accelerazioni su fondi a precaria aderenza quanto nella risposta alle correzioni che potrebbero mettere in crisi l’equilibrio della vettura.

STERZO
Lo sterzo, per parte sua, fa valere buone doti di prontezza e precisione e alle andature più elevate offre la giusta consistenza, così come si rivela all’altezza l’azione dell’impianto frenante. Sul fronte del confort, l’unico appunto è l’assorbimento delle sconnessioni e delle irregolarità più marcate del fondo stradale, che se si opta per l’allestimento Sport, caratterizzato da un assetto più rigido, del modello provato, si rivela solo discreto. Degna di nota, invece, la silenziosità del motore a velocità stabilizzata. Al volante della C ci si può dunque muovere su ritmi piuttosto sostenuti in tutte le condizioni di impiego e soprattutto in autostrada, potendo sempre contare su risposte del motore che non presentano alcuna traccia di pigrizia. Tanto più che, sul fronte dei consumi, la nuova Classe C se la cava egregiamente: a velocità stabilizzata, infatti, sfiora i 18 chilometri con un litro e in città si superano i 14 km/litro. Un bel viaggiare, insomma, senza patemi e senza neppure particolari sprechi.

LISTINO

In allegato in alto il listino prezzi.

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