Abarth 595 50esimo Anniversario
Abarth 595 50esimo anniversario
Il posto di guida ha la seduta un po’ troppo alta da terra, il volante regolabile solo in altezza e la strumentazione integrata dal manometro del turbo a sinistra del quadro strumenti. È la solita Abarth 500! I sedili più sportivi sono rivestiti in pelle bicolore bianca e rossa in omaggio alla 595 degli anni ’60, mentre la targhetta sul tunnel riporta il numero dell’esemplare; noi siamo al volante della vettura 25.
TURBO - Inseriamo la prima premendo il tasto sul tunnel, dove di solito si trova la leva del cambio manuale e partiamo. Prima accelerata e prima sorpresa: l’ago del manometro del turbo che “schizza” subito a 1,5 bar si riflette in una spinta decisamente superiore rispetto alla Abarth normale, amplificata da un sound allo scarico ancora più cupo e coinvolgente, oltre che da una spinta molto intensa, che però cala drasticamente verso i 5.500/6.000 giri. La prima cambiata lascia un po’ perplessi.
ELETTROATTUATO - Il taglio di coppia abbastanza brusco, al pari del riattacco della frizione altrettanto secco, ci riporta un passo indietro: i doppia frizione dell’ultima generazione sono decisamente più efficaci e rapidi, anche se la sensazione di sportività in questo caso è rimarcata da uno scoppiettio allo scarico che fa dimenticare qualche frazione di secondo persa durante il passaggio da una marcia all’altra.
TRASMISSIONE - A proposito di trasmissione, il cambio a sole 5 marce appare un pochino datato, ormai alcune compatte sportive, come per esempio la VW Polo GTI DSG, di marce ne hanno addirittura sette. Nonostante ciò le prestazioni non ne soffrono più di tanto, visto che la Casa dichiara meno di 7” nello scatto da 0 a 100 km/h. Alla prima staccata in fondo al lungo rettilineo del misto Alfa di Balocco si nota un minore alleggerimento della coda rispetto alla 500 Abarth base, oltre che una potenza frenante decisamente superiore e un pedale meno cedevole.
TELAIO - L’inserimento è rapido, il rollio meno marcato della versione di serie, ma il sottosterzo va contrastato centellinando la pressione sul pedale del gas, naturalmente dopo aver premuto il tasto TTC sulla consolle, che serve a trasmettere meglio la potenza a terra contenendo la tendenza al pattinamento dei pneumatici anteriori, quindi la volontà del muso di allargare la traiettoria impostata. Andare forte al volante di questa “Super 500” equivale a guidare molto puliti, facendola scorrere parecchio per contenere gli interventi di un controllo di stabilità che altrimenti toglierebbe troppa coppia facendo perdere qualche prezioso decimo di secondo sul giro di pista. MOTORE - Nei tratti più veloci del tracciato emerge la tendenza del motore a “murare” oltre i 6.000 giri, ma basta cambiare un attimo prima e la progressione prosegue senza interruzioni anche alle velocità più alte, tanto che sul rettilineo più lungo di questo tracciato vedere l’ago del tachimetro stabilizzarsi sui 220 km/h non è affatto difficile.