Automobilismo 4/5-2020

EPOCA 164 AUTOMOBILISMO.IT | APRILE-MAGGIO2020 A ottobre dello scorso anno a Rosslyn, una località vicino Prestoria in Sudafrica, BMW ha presentato il risultato di un accurato restauro durato oltre un anno, effettuato dalla filiale locale della Casa bavarese. Un restauro speciale, perché l’auto che ne è stata oggetto fu prodotta da BMWMotorsport appositamente per quel mercato, come versione speciale per l’omologa- zione nelle competizioni locali. Ed è anche un pezzo importante di storia automobilistica, in quanto la 530 MLE è la prima a portare la “M” di uno dei reparti corse più famosi e prestigiosi al mondo. Si può ben dire che si tratta della nonna della M3 dal punto di vista sportivo, e di tutte le BMW “M” in generale. Epoca Bmw 530 MLE A metà anni ’70 la filiale sudafricana di BMW realizza la 530 MLE, la prima con il simbolo della Motorsport bavarese La Casa ha riportato in vita un esemplare della capostipite di una stirpe vincente Di Vittorio Maggi della M3 La nonna Dopo anni di ricerche, BMW Sudafrica nel 2018 ha acquisito una delle pochissime 530 MLE sopravvis- sute (si dice non più di quindici): l’esemplare numero 100 ha un pedigree particolare in quanto di proprietà del pilota e team manager Peter Kaye-Eddie, e i suoi numeri di motore e telaio sono corrispondenti. Per il restauro sono state richiamate le maestranze di allora, specialisti locali che lavoravano nella fabbrica di Rosslyn, dove dagli anni Settanta ai Novanta sono state assemblate varie versioni speciali delle berline bavaresi, alcune delle quali sono state restaurate negli ultimi anni, compresa la 333i, nota anche come “M3 sudafricana” e, come tale, oggetto di culto. È risaputo che uno dei marchi più noti della storia

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