Automobilismo 03-2019

AUTOMOBILISMO.IT | MARZO 2019 25 tecnologie a cui chi la guiderà è già abituato, come Google Maps e Google Assistant. Non solo crossover ma anche tante supercar al Salone di Ginevra: si va dalla Lamborghini Huracan Evo Spyder alle “rosse” di Maranello fino alla hypercar di Bugatti la Chiron Sport 110 ans Edition celebra- tiva dei 110 anni che il brand italo-francese festeggia proprio nel 2019. Di tutto e anche di più tanto che varrebbe la pena di fare un viaggio dall’Italia fino alla città svizzera, si raggiunge facilmente in auto, in treno o in aereo per vedere da vicino le nuove auto che guideremo nei prossimi mesi e quelle che resteranno il sogno degli appassionati, perchè riservate a pochi fortunati. "Un raffinato salotto che ci invidiano in tutto il mondo" Signor Hefti: questo è il suo ultimo Salone di Ginevra. Dal prossimo anno la direzione della rassegna passerà a Olivier Rihs. Dopo tanti anni al timone, qual è il suo bilancio? Dal 2011 sono il Direttore Generale del Salone Internazionale dell’Auto di Ginevra. Questo è stato per me un periodo meraviglioso, in cui noi abbiamo avuto modo di esporre molte auto interessanti. In modo partico- lare, ho potuto contare sempre su un team stupendo. Oggi vediamo che le Fiere in generale stanno vivendo un periodo difficile. Ma il Salone Internazionale dell’Auto di Ginevra può contare su una clientela fedele e su Highlights speciali, che si possono vedere soltanto da noi. Mi riferisco in particolare alle cosiddette Hypercars, che molti altri saloni ci invidiano: Bugatti, Lamborghini, Aston Martin, McLaren, Pagani e molti altri. Ginevra 2019 sta andando in scena in queste settimane. Ci sono 150 prime visioni e tante proposte. Che direzione ha preso l’auto? Tra vent’anni non esisterà più una tecnologia dominante: ogni tecnologia cercherà la sua fetta di mercato. Con la drastica riduzione dei valori limite di CO 2 , prevista nei prossimi dieci anni, l’energia rinnovabile rivestirà un ruolo molto importante. Io credo nel futuro del motore ad idrogeno, perché - rispetto ad un veicolo a batteria elet- trica – esso offre un vantaggio molto determinante dal punto di vista del raggio d’a- zione. Il problema sta ancora nell’infrastruttura, ma credo che questa verrà ampliata rapidamente. I tedeschi hanno annunciato di costruire entro la fine dell’anno 100 stazioni di servizio per idrogeno. E da noi l’Industria petrolifera è interessata a questa tecnologia, perché vi individua un’alternativa, che potrebbe far ridurre le vendite di benzina e diesel. Anche il CNG (Gas Naturale Compresso) funziona. Un tempo Ginevra era il palcoscenico del mondo, ora i Saloni, e perciò non solo Ginevra, sembrano patire la concorrenza di altri sistemi comunicativi. Dal suo punto di vista è una analisi corretta? Tutti i Saloni dell’Auto tradizionali vengono confrontati con nuove sfide, quali la digi- talizzazione oppure la ricerca di nuovi concetti di marketing da parte dei Costruttori di Auto, Ciò accade anche al Salone Internazionale dell’Auto di Ginevra. Per noi é, però, importante che il Salone dell’Auto di Ginevra rimanga una piattaforma, dove il settore si dà appuntamento. Ginevra é uno dei “Big Five” (Tokyo, Detroit, Parigi e Francoforte), ma é anche l’unica manifestazione in Europa a cadenza annuale, mentre Tokyo, Parigi e Francoforte sono saloni biennali. Io sono convinto che i Saloni dell’Auto, nonostante internet, abbiano un futuro. Naturalmente gli utenti possono guardare un’automobile nel computer, trovarvi configurazioni ed informa- zioni sulla motorizzazione. Ma l’emozione, che suscita un’auto dal “vivo” non si può provare al computer. A tal proposito quest’anno ci sono alcune defezioni importanti (Ford, Volvo, DS, Opel etc), ma ci sono diverse aziende new entry provenienti da oriente. Anche questo è un segnale dei tempi che cambiano? I Costruttori di auto riflettono sulle loro piattaforme e le ottimizzano. Alcuni di essi non partecipano più ad un Salone dell’Auto, se non hanno delle novità da presen- tare, così come abbiamo, ad esempio, sentito da Hyundai. Alcuni Espositori hanno ridotto drasticamente la superficie dello stand, per abbassare i costi. Anche le incertezze politiche, vedasi ad esempio la Brexit, hanno il loro influsso. Volvo adotta una propria strategia e punta molto sul Lifestyle: ha partecipato ad un Salone del Mobile a Milano, mentre ad un Autoshow a Los Angeles non vi era nessuna auto durante una giornata Stampa! Dall’altra parte l’assenza o la riduzione dello spazio degli stand da parte di Espositori “consolidati” offrono la possibilità ad altri Costrut- tori di essere presenti al Salone. Quest’anno registriamo la presenza di 30 nuovi Espositori. Le nuove tecnologie per la mobilità sono sempre più importanti e determinanti, al punto che a Ginevra si tiene un importante convegno su questa tematica. Può dirci di cosa si tratta? In collaborazione con l’Ente Fiera di Berlino e la IFA (Internationale Funkausstellung Berlin) organizziamo ogni sei mesi un forum, per esaminare e discutere sulla siner- gia "Tecnologia ed Industria dell’Auto". Attraverso una serie di Keynotes, relazioni e discussioni si approfondisce il tema della mobilità. A Ginevra non abbiamo di propo- sito invitato nessun rappresentante o Responsabile dello sviluppo di automobili, ma relatori, che non appartengono al nostro settore, bensì a quello dell’Elettronica. Infine: qual è il tema dominante dell’edizione 2019? Quest’anno il focus degli Espositori sta più che mai sulla fusione dell’Automobile con l’Elettronica. Anche l’armonizzazione dei vari mezzi di trasporto è al centro dell’attenzione. Da ultimo siamo molto lieti di accogliere nuovamente nel padiglione 3 l’Esposizione Speciale del Costruttore di orologi e di cronometri TAG Heuer

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