15 May 2022

Audi urbansphere concept

Ispirata alle esigenze delle megacity cinesi, Audi urbansphere concept anticipa il futuro della mobilità premium. Lunga 5,51 metri, è equipaggiata di guida autonoma di Livello 4 e offre un sontuoso abitacolo privo di volante, pedaliera e display. Il powertrain è elettrico con due motori che erogano una potenza complessiva di 401 Cv...

L' Audi urbansphere concept, la terza delle tre show car della serie “sphere”, interpreta la mobilità del futuro nel settore di lusso. Ispirata alle esigenze delle megacity cinesi, dove lo spazio è una risorsa limitata, offre l’abitabilità più generosa di sempre tra le show car del brand dei quattro anelli.

La guida autonoma di Livello 4 e l’ecosistema digitale di bordo consentono ai passeggeri esperienze d’entertainment senza precedenti. Alla sterzata integrale e alla gestione attiva predittiva dell’assetto si accompagnano la potenza massima di 401 Cv e l’autonomia superiore a 750 chilometri. Il processo di sviluppo della show car ha visto la stretta collaborazione dei Design Centre Audi di Pechino e di Ingolstadt.

Per la prima volta, sono stati coinvolti dei potenziali acquirenti cinesi che hanno dato il loro contribuito attraverso i propri desideri e le proprie esperienze. Gli interni di Audi urbansphere concept costituiscono il risultato di questo modello di “co-creation”. La vettura, caratterizzata da dimensioni generose, si presenta come una lounge chiamata a diventare un spazio abitativo durante le ore trascorse nel traffico. Audi urbansphere abbina la raffinatezza delle finiture a delle soluzioni high-tech: grazie alla guida autonoma di Livello 4, l’abitacolo si presenta privo di volante, pedaliera e display.

Con le concept Audi skysphere, Audi grandsphere e Audi urbansphere, la Casa dei quattro anelli illustra la propria visione della mobilità premium del futuro. Una mobilità caratterizzata da esperienze inedite, che si spingono ben oltre il semplice viaggio, e da un nuovo paradigma stilistico che vede la definizione delle linee svilupparsi dall’interno verso l’esterno. Audi urbansphere concept è basata sulla piattaforma nativa elettrica PPE (Premium Platform Electric), sviluppata in collaborazione con Porsche ma sotto la direzione Audi.

Il pianale PPE si avvale di un modulo batteria collocato tra gli assali, nel caso della show car con capacità di 120 kWh. Sfruttando l’ampiezza del pianale, Audi conferisce un layout piatto all’accumulatore ad alta tensione. Il generoso interasse e l’assenza degli ingombri del tunnel garantiscono all’abitacolo un’ampiezza impensabile per un modello di tipo tradizionale. La trazione integrale quattro, icona tecnica del brand, è basata sulla presenza di due motori elettrici: uno in corrispondenza di ciascun assale. La potenza complessiva del powertrain si attesta come detto a 401 Cv, mentre la coppia raggiunge i 690 Nm.

Analogamente alla Granturismo Audi e-tron GT, la batteria è caratterizzata da una tensione nominale di 800 Volt che consente la ricarica in corrente continua (DC) con potenze sino a 270 kW. Un valore, quest’ultimo, che permette di avvicinare le tempistiche di rifornimento delle auto tradizionali. È infatti possibile assorbire in 10 minuti energia sufficiente per percorrere oltre 300 chilometri WLTP, mentre in meno di 25 minuti il livello di carica va dal 5% all’80%. Lo schematismo dell’avantreno è a cinque bracci, mentre il retrotreno è in configurazione multilink. La sterzata integrale garantisce un’eccellente agilità nonostante le generose dimensioni dell’auto.

La gestione dell’assetto, affidata a una piattaforma elettronica dedicata, adotta la strategia attiva predittiva analogamente alla concept Audi grandsphere. Una soluzione hi-tech, abbinata alle molle pneumatiche, in grado di caricare o scaricare ogni singola ruota a seconda delle esigenze del conducente e della situazione di guida. Gli attuatori elettromeccanici adottati a tal fine regolano il movimento della struttura e l’ammortizzazione in modo attivo, riducendo al minimo rollio e beccheggio.

Grazie agli input della navigazione e all’analisi dei dati raccolti sia dai sensori sia dalla telecamera anteriore che rileva l’andamento e le irregolarità del fondo stradale, le sospensioni attive operano secondo una logica predittiva.

Ad agosto 2021 ha debuttato Audi skysphere concept, interpretazione avanguardistica di una roadster elettrica a interasse variabile, seguita in occasione del Salone IAA di Monaco da Audi grandsphere concept, caratterizzata dalla carrozzeria Sportback. I due prototipi, analogamente ad Audi urbansphere condividono la guida autonoma di Livello 4, alla cui introduzione Audi lavora insieme a Cariad, l’azienda specializzata in applicazioni digitali automotive che riunisce le competenze software del Gruppo Volkswagen. Audi urbansphere è la concept dalle dimensioni più generose all’interno della famiglia sphere oltre che il prototipo Audi più grande di sempre.

Lunga 5,51 metri, larga 2,01 metri e alta 1,78 metri, rompe le convenzioni stilistiche del segmento, in quanto sviluppata dall’interno verso l’esterno: definendo le linee e le caratteristiche dello spazio attorno ai passeggeri, identificato come centrale per le loro esigenze, e solo in un secondo momento le forme della carrozzeria. Il passo di ben 3,40 metri favorisce l’abitabilità. L’abitacolo non è assoggettato alla necessità di stipare il maggior numero possibile di sedili, vani portaoggetti ed elementi funzionali in un volume limitato, bensì è orientato all’esigenza dei passeggeri di avere a disposizione uno spazio straordinariamente ampio.

Audi urbansphere esonera il guidatore dalla guida ogni qualvolta sia possibile e offre a tutti gli occupanti una vasta gamma di opzioni per comunicare, lavorare o rilassarsi. Le porte di Audi urbansphere concept si aprono a libro. Data l’assenza del montante centrale, l’abitacolo si presenta in tutta la propria ampiezza. I sedili che ruotano verso l’esterno e il tappeto di luce rossa proiettato al suolo, denominato “red carpet light”, trasformano l’accesso a bordo in un’esperienza raffinata e all’insegna del confort.

L’abitacolo offre quattro sedute singole disposte su due file. Reclinando gli schienali sino a 60 gradi si ottiene una posizione di perfetto riposo, accentuata dall’estensione dei supporti per le gambe. Chi invece desidera la massima privacy, può isolare la zona del capo mediante lo schermo retrostante il poggiatesta. A Lo sviluppo della show car ha visto una più stretta collaborazione dei Design Centre Audi di Pechino e di Ingolstadt con l’utile contributo di acquirenti cinesi.

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