a cura di Redazione Automobilismo - 15 September 2020

Il segmento delle city-car ha la ghigliottina sopra la testa

Gli elevati costi di progettazione e sviluppo, sempre più difficili da sostenere per le case automobilistiche, stanno minando fortemente l’esistenza di questo segmento ideale per l’area urbana.

Continuo cambiamento

Non c’è niente da fare e ve ne sarete sicuramente accorti un po’ tutti, la mobilità sta cambiando e con essa di pari passo l’industria automotive e tutto il settore dell’auto. Forse uno degli stravolgimenti maggiori potrebbe essere la sempre maggiore eco mobilità e micro mobilità elettrica che sta portando l’area urbana a svuotarsi di veicoli, soprattutto di quelli che più di ogni altro si trovavano a propria agio all’interno della giungla urbana: le city-car.

Declino inevitabile

Già, avete capito proprio bene. Le tanto amate e desiderate “macchinette” da città potrebbero presto scomparire dal mercato. Le motivazioni sono però svariate: da un lato la sempre minore vendita di questa tipologia di vettura, dall’altro i sempre più elevati costi di progettazione e sviluppo, sempre più difficili da sostenere, che stanno spingendo le case automobilistiche a rinunciare a questo segmento non avendo più margini di profitto sufficienti.

Sicurezza ed emissioni

Un esempio è il colosso Volkswagen che potrebbe non dare seguito alle sue tre “piccoline”: Skoda Citigo, Volkswagen Up! e Seat Mii. E se a risentirne è un colosso come la Casa di Wolfsburg figuriamoci gli altri Marchi meno grossi e potenti. Arrivare a omologare e rendere sicure e pulite dal punto di vista ambientale queste piccole e compatte vetture costerà sempre di più e molti costruttori potrebbero non permetterselo. Altri però potrebbero non demordere cercando particolari alternative per una mobilità urbana del futuro.

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