a cura di Redazione Automobilismo - 16 July 2019

Auto elettriche: in futuro potrebbero rivelarsi un «deserto del profitto»

Ingenti investimenti a fronte di un ritorno sempre meno sicuro starebbero spingendo gli analisti a fidarsi sempre meno della tecnologia elettrica, facendo affrontare alle Case una transizione dal termico all’elettrico ancora più difficile.

Il mercato non si fida

Secondo le ultime notizie giunteci in redazione gli analisti starebbero guardando con preoccupazione ad alcuni indicatori di settore direttamente collegati con la mobilità elettrica. A non convincerli ci sarebbero gli ingenti investimenti e la forte iniezione di denaro on questo settore a fronte di un ritorno economico sempre meno sicuro e di uno scetticismo sempre più marcato con l’avanzare dei mesi. Non è infatti un segreto che sia Standard & Poor’s prima che il numero due di Bmw dopo abbiamo rivelato come la situazione non sia così rosea come ci si aspettava.

Futuro non roseo

Naturalmente le imprese sono costrette a fare investimenti per andare incontro alle opportunità di nuova domanda che si prospettano all’orizzonte, ma secondo gli analisti questi investimenti sarebbero fin troppo esagerati e non corrisposti da un adeguato rientro economico in futuro. Per loro, infatti, nel prossimo futuro potremmo trovarci a dover fronteggiare un calo considerevole della crescita e dell’espansione anche di quei mercati fino ad oggi ritenuti emergenti con una forte flessione dei profitti un po' in tutti i settori.

Obbligate a farlo

Ma perché quindi le Case si ostinano a investire in questa direzione se è ormai scontato che non ne avranno un ritorno economico? Da un lato per sottostare alle sempre più severe regole e normative sulle emissioni e dall’altro per non incappare nelle salatissime multe imposte dai governi per lo sforamento di questi limiti. Insomma è la prima volta che non sono loro, i car makers, a dettare l’agenda dello sviluppo ma qualcun altro lo sta facendo per loro.

La Cina sorride

Chi potrebbe guadagnarci e quale potrebbe essere lo scenario conclusivo di questa “mattanza”? Questi cospicui investimenti con poco mercato e scarsi profitti non potranno che portare a un generale indebolimento finanziario dell’industria automobilistica con un importante flessione dei profitti e una sempre maggiore riduzione della forza lavoro impiegata al proprio interno. Uno scenario di cui potrebbero approfittare i cinesi, vedendo nell’industria automotive un avversario finanziariamente debole e quindi facilmente scalabile e conquistabile.

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