a cura di Redazione Automobilismo - 26 November 2018

Roma, blocchi diesel Euro 6: l’Unrae non ci sta!

Secondo l’Unione Nazionale Rappresentanti Autoveicoli Esteri è un grave errore che non porterà effetti positivi sui livelli di inquinamento delle città e sulla qualità dell’aria.

Lo scorso 18 novembre è andata in scena a Roma la prima delle 5 domeniche ecologiche programmate per questo autunno/inverno. Una giornata che ha messo al bando persino i più moderni e puliti motori diesel Euro 6 con l’obiettivo di migliorare la qualità dell’aria delle nostre città.

Un abbaglio scientifico e politico

L’Unrae, l’Unione Nazionale Rappresentanti Autoveicoli Esteri, però non ci sta e in un comunicato ha espresso tutto il suo disappunto: “Fermare anche i diesel Euro 6 è un grave errore! Si tratta di un vero e proprio attacco ai cittadini consumatori e ad una filiera che rappresenta un asset economico del nostro Paese. Un abbaglio scientifico e politico, frutto di una demonizzazione che certamente non porterà effetti positivi sui livelli di inquinamento delle città e sulla qualità dell’aria. A Roma potranno circolare in deroga veicoli con oltre venti anni d’età mentre saranno fermati i veicoli diesel di ultima generazione, il cui impatto ambientale è minimo”.

I dati parlano chiaro

Il pensiero della Unrae arriva dopo che in un incontro di ottobre, con la Sindaca di Roma, era emerso l’impegno del Comune a coinvolgere attori della filiera nelle iniziative di miglioramento della qualità dell’aria. Incontro che non è mai avvenuto anzi si è subito passati a questo insensato blocco totale delle vetture esclusivamente diesel. L’Unrae ha poi giustificato le sue affermazioni spiegando come non solo i moderni diesel Euro 6d-Temp abbiano valori bassissimi di CO2, NOx e Particolato e come le emissioni di CO2 siano aumentate del 3% tra ottobre 2017 e ottobre 2018 a causa del calo delle vendite di moderne vetture diesel sul territorio nazionale.

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