a cura di Redazione Automobilismo - 19 November 2018

Renault-Nissan: arrestato il presidente Carlos Ghosn per falso

Informazioni non corrette sul proprio compenso e sui bilanci aziendali avrebbero portato all’arresto. Per il Gruppo verrà licenziato, intanto il titolo crolla bruscamente in Borsa.

Carlos Ghosn, il manager brasiliano di origini libanesi di 64 anni che dal 2001 guida l’alleanza Renault-Nissan-Mitsubishi e che ha portato il gruppo franco-nipponico al primo posto nella classifica mondiale dei costruttori d’auto, è stato arrestato a Tokyo (Giappone). Le accuse arriverebbero non solo dai magistrati giapponesi ma anche dalla sua stessa azienda che avrebbe già annunciato di volerlo licenziare. Il presidente sarebbe accusato di significativi abusi e di una cattiva condotta in ambito aziendale. Nello specifico gli verrebbe contestato di aver utilizzato dei fondi della società per il proprio tornaconto e soprattutto di aver ridotto sistematicamente nelle comunicazioni ufficiali l'ammontare del proprio stipendio, rispetto alle somme realmente percepite.

L’indagine interna sarebbe partita a seguito di una segnalazione da parte di un dipendente interno. Questa indagine, svolta dalla stessa società giapponese e durata diversi mesi, avrebbe portato alla luce anche il coinvolgimento dell'altro top manager, Greg Kelly, in quanto anche lui avrebbe sistematicamente dichiarato retribuzioni inferiori rispetto a quelle effettive. Le autorità giapponesi lo hanno quindi immediatamente arrestato, con l’accusa di violazione della legge finanziaria, nel momento in cui si è spontaneamente presentato ai magistrati per essere interrogato. Il Gruppo come già detto avrebbe già deciso di destituirlo dal proprio incarico di presidente. Intanto però i titoli del Gruppo sono immediatamente crollati in Borsa.

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