17 May 2016

Jaguar F-Pace, le nostre prime impressioni

Per Jaguar è il debutto assoluto in un territorio finora inesplorato. Quelle delle Suv di fascia superiore. Contenuti all'altezza del blasone e un comportamento dinamico di assoluto livello. Ok anche abitabilità e confort..(listino /Video)

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LISTINO E VIDEO

SVILUPPO

La versatile personalità della F-Pace era già emersa durante la pre-prova a cui Automobilismo ha partecipato a fine gennaio al Circolo Polare Artico in condizioni ad aderenza zero effettuato con esemplari di pre-serie delle F-Pace più potenti. In una simile situazione avevano manifestato bene il bilanciamento generale impresso dalla sintonizzazione fra le risposte dell'acceleratore, della trasmissione, dei freni, dello sterzo, delle sospensioni, della sofisticata rete elettronica e della trazione integrale.

Quest’ultima normalmente assegna al retrotreno più del 90% della motricità, ma è anche in grado di ripartirla prevalentemente sull’avantreno in soli 165 millisecondo. Il corredo è integrabile a richiesta anche con tecnologie come il Low Friction Launch che nelle fasi di partenza avvisa quando l’aderenza richiede un’azione piatta dell’acceleratore per fare attivare da chi guida la relativa modalità e l’All Surface Progress Control che, una volta attivato, da poco più di 3 all’ora sino a 30 orari gestisce motore e freni e lascia a chi guida solo il compito di controllare la direzionalità. Insomma, lo sviluppo è stato finalizzato a imprimere alla F-Pace una forma atletica ottimale sia sull’asfalto sia in situazioni di marcia difficili.

 

Formalmente la F-Pace si presenta con un aspetto accattivante, dovuto a tratti in cui si coniugano connotazioni eleganti come impone la tradizione del marchio con altri che imprimono connotazioni di stampo sportivo. Questa sintesi del linguaggio stilistico si ritrova anche all’interno. Infatti, nell’abitacolo, che è adeguatamente spazioso sebbene posteriormente tale da offrire adeguata ospitalità solo a due persone a causa dell’ingombro del tunnel della trasmissione, risalta lo stile accattivante dell’arredamento, rimarcato dalla cura realizzativa e dall’impiego di materiali pregiati. La sua atmosfera può virare, di serie o a richiesta secondo le versioni, anche verso territori hi-tech grazie al display Tft da 12” configurabile in quattro differenti modi che può sostituire la strumentazione analogica, all’Head Up Display con tecnologia laser e al sistema d’infotainment InControl Touch Pro.

 

A richiesta, però, per alcune versioni ci sono anche accessori spesso di serie su modelli meno costosi, come l’apertura elettrica del portellone o la retro-telecamera. In ogni caso, la personalità della F-Pace può assumere anche altre inclinazioni: virare verso il ricercato o lo sportivo ricorrendo alle suggestioni non solo della lista degli optional ma anche a quelle che possono generare una personalizzazione di stampo sartoriale. E’ dovuta alla possibilità di poter scegliere materiali pregiati e hi-tech o in un’ampia tavolozza di proposte cromatiche.

SU STRADA

Si è detto che la F-Pace, anche in versioni pre-serie, aveva subito convinto. La stessa sensazione è affiorata anche guidando su percorsi tortuosi asfaltati e in off-road impegnativo sebbene non estremo, la F-Pace turbodiesel meno potente con cambio automatico a 8 marce a quattro ruote motrici. Dal posto guida, che ci si può cucire addosso perfettamente grazie alle numerose regolazioni del sedile e del volante, a dispetto dell’inevitabile baricentro un po’alto ma grazie anche alla massa non eccessiva dovuta alla corporatura realizzata per l’80% in alluminio che è l’unica in questo settore, si ravvisa in fretta la valida forma atletica della F-Pace, specie impiegando la modalità Sport del sistema di configurazione vettura.

Quest’ultimo prevede anche quelle Eco, Confort e Off-Road. Influendo anche sulle (opzionali) sospensioni elettroniche, a fronte del ridimensionamento della gradualità con cui sono assorbite le irregolarità della strada, fa affiorare una reattività spontanea e immediata, che permette di sfruttare tra le curve le spinte del retrotreno per incrementare l’agilità e rendere la guida istintiva e divertente tanto quanto quella che si può assaporare con auto che non rientrano nel settore dei crossover. Un fattore su cui si riversa anche il rendimento del turbodiesel da 180 cavalli, che tra l’altro si esprime anche piuttosto sommessamente e quindi contribuisce a determinare un buon confort di marcia. Infatti, ha un temperamento che non sconfina nel brillante ma che convince per l’erogazione fluida, che deve tanto all’incisivo andamento della coppia sin dai regimi più bassi sia alla solerte attività del cambio. Brilanti le prestazioni di cui è capace con uno 0-100 km/h assolto in soli 8,7 secondi e una punta massima di 208 km/h. 

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