Redazione Automobilismo - 10 December 2013

McLaren, la P1 nell'esclusivo club dei 7 minuti al Nürburgring

20,8 km guidati a una velocità media di oltre 178 km/h. Di primo acchito potrà sembrare un’impresa fattibile, fino a quando non aggiungiamo più di 150 curve, un cambio di pendenza di 300 metri e forze in curva fino a 2 g....

INTRO

 

Il marchio McLaren è nato in pista. A 50 anni di distanza, il desiderio e la volontà di spingere al massimo per guadagnare ogni decimo di secondo e l’ossessiva attenzione nei confronti della leggerezza hanno consentito di raggiungere l’ultimo obiettivo dello sviluppo della McLaren P1™: un tempo sul giro inferiore ai sette minuti sul circuito del Nürburgring.

Sin dall’inizio, la McLaren P1™ è stata progettata con un chiaro obiettivo: essere la migliore auto in assoluto, sia su strada che su pista. Per raggiungere questo risultato, il programma di sviluppo della McLaren P1™ si è concentrato sul superamento di ogni limite in termini di prestazioni pure, con test effettuati in condizioni estreme in tutto il mondo. Ma un’ultima sfida doveva essere ancora affrontata ed era la più difficile.

20,8 km guidati a una velocità media di oltre 178 km/h. Di primo acchito potrà sembrare un’impresa fattibile, fino a quando non aggiungiamo più di 150 curve, un cambio di pendenza di 300 metri e forze in curva fino a 2 g. E tutto questo in meno di sette minuti.  E non su un circuito qualsiasi. Un circuito che comprende lunghi rettilinei, curve strettissime, pendenze ripide e innumerevoli cambiamenti di superficie, più di qualsiasi altro tracciato al mondo.

Commentando il tempo sul giro della McLaren P1™, il campione del mondo del 2009 e pilota della McLaren Formula 1™, Jenson Button, ha affermato: “Il fatto che la McLaren P1™ abbia fatto segnare un tempo sul giro inferiore ai sette minuti al Nürburgring è davvero rimarchevole.

“Sono in F1 ormai da 14 anni, e ho partecipato a più di 240 Gran Premi e, anche se non ho mai guidato una vettura di F1 sul circuito del Nürburgring-Nordschleife, perché l’ultima volta che il Gran Premio di Germania si è tenuto lì io non ero ancora nato, so esattamente quanto questa pista sia impegnativa e terrificante.

“Nel corso degli ultimi dodici anni ho posseduto tante vetture da strada dalle altissime prestazioni. Ho guidato la McLaren P1™ in diverse occasioni – tra cui la cronoscalata al Goodwood Festival of Speed ??, dove è stata sensazionale – e penso che sia una vettura senza eguali, incredibilmente raffinata e veloce.

“Ma, come ho già detto, aver fatto registrare un tempo sul giro inferiore ai sette minuti sul Nürburgring è davvero la ciliegina sulla torta: la prova inconfutabile, supportata da dati concreti, sulla più grande pista in assoluto, che la McLaren ha creato un’auto che ha cambiato le regole del gioco”.

 

La vettura

L’innovativa McLaren P1™ è dotata di due propulsori in grado di erogare 903 CV. Un motore a benzina V8 biturbo da 3,8 litri altamente efficiente eroga 727 CV e ad esso è stato affiancato un leggero motore elettrico da 176 CV per ottimizzare le prestazioni. L’efficiente trasmissione offre una coppia e una risposta all’accelerazione istantanee, con prestazioni pari a 0-100 km/h in 2,8 secondi, 0-200 km/h in 6,8 secondi e 0-300 km/h in 16,5 secondi.

La combinazione di aerodinamica ottimizzata, avanzati sistemi su misura sviluppati con partner tecnici e tecnologie all’avanguardia ha consentito alla McLaren P1™ di conseguire, e spesso superare, gli obiettivi di sviluppo prefissati. È il culmine di cinque decenni di conoscenze e competenze vincenti, trasferite in pista .

 

 

McLaren è salita sul ??gradino più alto del podio in Formula 1™, alle 500 Miglia di Indianapolis, nella serie Can Am e alla 24 Ore di Le Mans – un risultato che nessun altro team può vantare. Solo in Formula 1, il team ha vinto un quarto di tutti i Gran Premi mai disputati, conquistando 155 pole e 182 vittorie.

 

 

 

 

Il giro raccontato dal pilota

Nürburgring-Nordschleife

 

Il Nürburgring, o Nürburgring-Nordschleife, questo il suo nome completo, è uno dei più temibili circuiti del mondo. Questo nastro di asfalto di 20,8 km, che si snoda attraverso le foreste dell’Eifel, in Germania, ha fatto parte del calendario della Formula 1™ fino al 1976, quando ne fu escluso per motivi di sicurezza dopo l’incidente che quasi costò la vita a Niki Lauda. La gara, raccontata nel recente blockbuster hollywoodiano Rush, vide James Hunt aggiudicarsi la pole e la vittoria finale per la McLaren, nel suo cammino verso la conquista del titolo di campione del mondo. La messa in scena risale a 37 anni fa – McLaren: P1 al Nürburgring.

L’impegnativo mix di curve con pendenza negativa e di serrate sezioni tecniche, coronate dal rettilineo della Döttinger Höhe di 3,5 chilometri, richiede un compromesso tra alta deportanza per prestazioni ottimali in curva e una bassa resistenza aerodinamica per una maggiore velocità di punta.

Ogni giro, con le sue 154 curve e gli incredibili cambi di pendenza e direzione, è una sfida temibile sia per l’auto sia per il pilota ed esige un assetto ottimizzato, un impegno totale e una concentrazione assoluta. Questo è il circuito che il tre volte campione del mondo di Formula 1™, Jackie Stewart, soprannominò l’“inferno verde” e l’elenco degli incidenti e delle vittime è lungo quasi quanto la pista in sé.

 

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