Volkswagen e QuantumScape insieme per le batterie allo stato solido

Iniezione di capitale e maggiore partecipazione nel Consiglio di Amministrazione per lo sviluppo delle nuove batterie 2.0
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La joint venture tra la Casa di Wolfsburg e la startup della Stanford University è iniziata nel 2012 con lo scopo di ottenere significativi progressi tecnici nella realizzazione delle batterie allo stato solido. Una nuova tipologie di batterie che, come dice il nome stesso, ha al suo interno un componente solido e non liquido come le normali batterie al Litio, attualmente utilizzate su tutte le vetture elettriche ed ibride.

Autonomia doppia

Questa nuova tecnologia permetterebbe non solo di poter stivare all’interno della stessa batteria un maggior quantitativo di energia (maggiore densità energetica) ma permetterebbe anche di aumentare in maniera considerevole l’autonomia delle future auto elettriche, di ridurre drasticamente le tempistiche di ricarica, di eliminare i sistemi di raffreddamento attivo attualmente adottati e di scongiurare il rischio di esplosione da cortocircuito, sovraccarico o surriscaldamento. La maggiore densità energetica porterebbe, inoltre, alla realizzazione di batterie di uguale capacità ma minori dimensioni e pesi.

Elettrico avanti tutta

Ecco perché la Volkswagen, confidando molto in questa tecnologia, ha pensato bene di investire ulteriormente in questo settore così da accelerarne lo sviluppo e portare a completa realizzazione le nuove batterie entro il 2025. Con una iniezione di capitale di 100 milioni di dollari (85,8 milioni di euro) il colosso tedesco è diventato il principale azionista all’interno dell’azienda statunitense, mettendo all’interno del Consiglio di Amministrazione un suo uomo fidato, il responsabile della ricerca Axel Heinrich, così da prendere pienamente parte alle strategie dell’azienda californiana.

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