Volkswagen ID.4: cosa si nasconde sotto pelle?

Già ordinabile ma arriverà nelle concessionarie italiane entro il primo trimestre del 2021, la crossover elettrica di Wolfsburg si mette a nudo, mostrando il telaio e la dinamica di marcia.

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Secondo auto della famiglia ID, quella dei modelli totalmente elettrici della Casa di Wolfsburg, la Volkswagen ID.4 è una crossover a batteria basata sulla piattaforma MEB del gruppo tedesco. A pochi mesi dalla consegna dei primi esemplari, la VW ID.4 è, infatti, già ordinabile in Italia nelle due versioni della serie speciale di lancio (ID.4 1ST e ID.4 1ST Max), la nuova crossover elettrica si è messa a nudo per mostrare le scelte progettuali che coinvolgono il telaio e la dinamica di marcia. Come la maggior parte ormai delle elettriche anche la Volkswagen ID.4 adotta un pacco batteria installato al centro della vettura tra i due assi con una dislocazione più in basso possibile in modo da abbassare ulteriormente il baricentro. Nello stesso tempo anche il crossover elettrico di Wolfsburg si avvale solo ed esclusivamente della trazione posteriore così da ottimizzare l’erogazione a terra di coppia e potenza e la distribuzione dei pesi che fa segnare un valore di 50:50.

Alla piattaforma MEB sono poi stati affiancati un assale anteriore di tipo MacPherson e un assale posteriore di tipo Multilink a cinque leve con un telaio ausiliario collegato al corpo vettura da elementi elastici. Se però all’anteriore sono stati adottati dischi da 358 millimetri mentre al posteriore si è preferito optare per freni a tamburo, esattamente come già avvenuto sulla sorella ID.3. Una decisione che trova spiegazione dall’aiuto della frenata rigenerativa nel fermare la vettura, funzione tipica delle auto elettriche. Il motore elettrico posteriore ha una potenza massima di 204 Cv e si avvale di un pacco batteria agli ioni di litio della capacità massima di 77 kWh,accumulatore in grado di offrire un’autonomia massima dichiarata di circa 520 chilometri secondo il ciclo Wltp. A completare il pacchetto dinamico troviamo un sistema di sterzo dinamico capace di offrire un diametro di sterzata di soli 10,2 metri o persino uno sterzo progressivo (optional) che varia il rapporto da 15,9:1 a 14,5:1.

Infine, non possono mancare la selezione del profilo di guida Driving Profile Selection con quattro modalità: Eco, Comfort e Sport e Individual e il controllo adattivo del telaio DCC, che si adatta alla superficie stradale e alle condizioni di guida, regolando la rigidità dell’ammortizzatore 200 volte al secondo. Introdotto sulla Golf, il sistema Vehicle Dynamics Manager controlla gli interventi selettivi sui freni delle singole ruote del blocco elettronico trasversale XDS e il lavoro del controllo adattivo del telaio DCC.

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