Volkswagen ha scelto il metano, per quale motivo?

Una utile strategia che permette al colosso tedesco di ripulire la parte bassa della sua gamma e di alimentare anche le berline e le station wagon più gettonate.

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L’obiettivo è sempre lo stesso cioè quello di abbattere quanto più possibile le emissioni nocive e climalteranti emesse dai motori endotermici. Per raggiungere però questo obiettivo le strade da percorrere possono essere tante e tra queste vi è sicuramente il gas metano e non solo il GPL o le tecnologie elettriche ed ibride. Ad esserne convinta è nientemeno che la Volkswagen ha deciso di proseguire il suo sodalizio con il gas naturale perché convinta che potrà rivelarsi utile nel limare le emissioni di CO2 della propria flotta. A quanto pare però l’unica a seguire quanto fatto da Volkswagen è FCA mentre tutti gli altri Marchi hanno ormai abbandonato questo tipo di alimentazione, preferendo lo sviluppo di tecnologie più moderne o più affini a quella elettrica. Cosa inspiegabile in prima istanza visto i numerosi benefici e aspetti positivi del gas metano. E’, infatti, un gas nobile capace di ridurre le emissioni di gas serra, di Nox e di particolato per la minore presenza di atomi di carbonio all’interno della sua formula chimica. E’, inoltre, capace di offrire un potenziale elevato grazie a un numero di ottano elevatissimo (circa 120). Infine, può essere prodotto per sintesi o da biogas utilizzando gli scarti naturali e dunque abbattendo in modo sostanziale l’impronta di CO2. A questi aspetti non possono poi non essere citati il basso costo di acquisto, la capacità di aggirare i blocchi del traffico e la discreta rete di distribuzione.

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