Uber: stop ai test sui camion a guida autonoma

Un passo indietro necessario per concentrare competenze e investimenti nello sviluppo dei taxi a guida autonoma.
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Secondo quanto riportato dal Financial Times Uber avrebbe deciso di accantonare lo sviluppo dei camion robot per dedicare interamente le proprie energie allo sviluppo dei taxi a guida autonoma. Uber avrebbe, infatti, deciso di modificare i propri programmi di sviluppo dei veicoli senza guidatore dopo aver appreso con certezza di essere in ritardo rispetto ai diretti concorrenti: Waymo (una società di Google), nuTonomy o Drive.a. Un ritardo molto probabilmente dovuto più allo stop dei test su strada dello scorso marzo quando un veicolo a guida autonoma ha investito e ucciso una ciclista a Tempe, in Arizona. Ora però i test su strade pubbliche aperte al traffico sono ripresi e Uber sembra voler darci dentro per recuperare il gap.
Eric Meyhofer, capo di Uber Advanced Technologies Group, ha dichiarato: “Di recente abbiamo fatto l'importante passo di tornare sulle strade pubbliche di Pittsburgh. Volendo proseguire in questo slancio, crediamo che avere tutta l'energia e l'esperienza del nostro team focalizzati su questo scopo sia il miglior modo di procedere. Per questo abbiamo deciso di mettere fine allo sviluppo del programma di camion autonomi e di andare avanti solo sulle auto”.
Il programma sui camion era iniziato nel lontano 2016 con l'acquisizione di Otto, la start up per la guida autonoma fondata da Anthony Levandowski, ingegnere ex dipendente di Google, accusato dalla stessa azienda di aver rubato le sue tecnologie. La tecnologia di Otto è stata al centro di una battaglia legale fra Uber e Waymo, la divisione di auto autonome di Google, ed è terminata on una transazione amichevole, che ha visto Uber cedere a Waymo 245 milioni di dollari in azioni.

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