Tutor autostradale: le tratte controllate salgono a 46

Ben 420 i chilometri della nostra rete autostradale controllati dal nuovo sistema per la rilevazione della velocità media in autostrada.

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A partire da dicembre 2018 il sistema Tutor nella sua evoluzione Sicve PM ha iniziato ad essere riattivato sulle nostre arterie autostradali. E’ però notizia recente di una sua nuova e imminente estensione a copertura di alcune di quelle tratte in cui il “nuovo” sistema non era ancora stato riattivato. Si è quindi passati da un primo periodo in cui i tratti su cui il Tutor era in funzione che erano solamente 31 per un complessivo di 290 km controllati, si è poi passati fino a 37 tratti autostradali per una copertura totale ben superiore e si è ora giunti fino a 46 tratti sorvegliati per una copertura totale di circa 420 km di rete autostradali.

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Con le nuove e più recenti aperture, guarda caso proprio a ridosso delle vacanze e degli esodi estivi, si dovrà quindi prestare maggiore attenzione sui tratti autostradali dell’A1 Milano-Napoli da Modena Sud all’allacciamento con l’autostrada A14, in entrambe le direzioni, dell’A14 Bologna-Ancona fra Bari Nord e Bitonto in direzione nord e Castel San Pietro-Imola in direzione nord, dell’A8 Milano-Varese fra Castellanza e Busto Arsizio in direzione nord, dell’A13 Bologna-Padova fra Ferrara Nord e Ferrara Sud in direzione sud e Ferrara Sud e Altedo in direzione sud, dell’A7 Milano-Genova (Busalla-Ronco Scrivia e Ronco Scrivia-Isola del Cantone) e dell’A26 Voltri-Gravellona Toce, sul tratto bergamasco dell’A4 (Torino-Trieste) nel tratto tra i caselli di Dalmine e Cavenago-Cambiago in entrambe le direzioni, dell’A10 sul tratto Celle Ligure-Albissola in entrambe le direzioni, sulla strada provinciale 335 di Marcianise in provincia di Caserta in ambedue i sensi di marcia, sui tratti autostradali in direzione nord tra Forlì e Faenza e da quest’ultima all'allacciamento della diramazione per Ravenna e su consueti tratti romagnoli dell’A14.

Un controllo sicuramente maggiore rispetto a prima ma che non raggiunge per niente la totalità della nostra rete autostradale che si avvale di ben 6.943 km di strade a pedaggio. E a quanto affermato dal Sole 24 Ore, questa situazione potrebbe non migliorare in breve tempo perché il sistema SICVe PM avrebbe bisogno di una maggiore capacità di calcolo rispetto ai vecchi Tutor se no rischia di far sovraccaricare il computer centrale.

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