Dopo l'incidente avvenuto a Tempre (Arizona), che ha causato la morte di una donna investita da un’auto sperimentale della flotta di Uber, anche il Costruttore giapponese ha deciso di interrompere almeno per il momento lo sviluppo e il collaudo di auto a guida autonoma su strade aperte al pubblico. La decisione si limiterebbe unicamente alle strade degli Stai Uniti (California e Michigan) mentre non coinvolgerebbe i percorsi in Giappone fin'ora utilizzati.

Una decisione, spiegano i vertici di Toyota, dettata non tanto dalla non fiducia nei confronti della tecnologia che sta alla base della guida autonoma, ricordiamo che i test vengono svolti utilizzando una flotta di Lexus LS, ma più che altro dalla volontà di salvaguardare i propri lavoratori (ingegneri, collaudatori e tecnici) che, essendo a bordo delle stesse vetture, mettono a repentaglio la propria incolumità e devono essere per questo adeguatamente preparati a ogni evenienza (problemi, malfunzionamenti o emergenze). Ritenendo, infatti, estremamente importanti e pericolosi gli effetti emotivi che un incidente mortale potrebbe provocare sulla psiche dei suoi dipendenti, la stessa Toyota Research Institute ha deciso di bloccare momentaneamente i test sulla guida autonoma in attesa di preparare al meglio i propri driver e di conoscere maggiori sviluppi in merito all'inchiesta sull'incidente di Tempre.

Le indagini starebbero proseguendo a ritmi serrati, sia da parte della stessa polizia che da parte della NTSB. Naturalmente Uber si è subito schierata a favore aprendo essa stessa una indagine interna per capire cosa sia andato storto. Secondo però le ultime dichiarazioni e il video divulgato in rete dalla polizia Elaine Herzberg, la donna di 49 anni, sarebbe stata investita mortalmente alle 22.00 circa di domenica 18 marzo. Mentre la Volvo XC90 di Uber viaggiava a circa 64 km/h lungo una strada a quattro corsie in un sobborgo di Phoenix la donna avrebbe deciso improvvisamente di attraversare la strada spingendo la propria bicicletta al di fuori delle strisce pedonali. Ed è proprio in questo momento che sarebbe avvenuto l'impatto, una collisione che, a detta degli stessi poliziotti, sarebbe stata difficile da evitare per chiunque, uomo o macchina che sia.

Matteo Di Lallo