Tesla Model 3: in Europa nel 2018

Costerà circa 40.000 euro la prima berlina elettrica “popolare” della Casa americana. Record di preordini, percorrerà 345 km a ogni ricarica e arriverà nelle concessionarie a inizio 2018.

Non è ancora nata, ma è già un successo

373mila prenotazioni, un successo oltre ogni più rosea aspettativa, la promessa di un’autonomia di 345 km, e, soprattutto, la conferma di un prezzo negli USA inferiore a 35.000 dollari: la ricetta della berlina elettrica Tesla Model 3 è ricca, anzi ricchissima. Presentata nel 2016, è immediatamente divenuta la vettura più importante della storia della Casa californiana. Un risultato eccezionale, specie considerando che, al momento, non è ancora stata consegnata ad alcun cliente. Anzi, sino a poco tempo fa viveva immersa in una densa nube di nebbia, ora parzialmente diradata dal CEO Elon Musk.
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In produzione da settembre

La produzione della berlina americana a zero emissioni inizierà a settembre 2017 a Fremont, in California, e le prime consegne negli USA – si parla di non più di 2mila esemplari – avverranno entro la fine dell’anno. In Europa sarà necessario attendere il 2018. Il prezzo lancio è stato confermato (35.000 dollari negli States, riducibili a 25.000 grazie agli incentivi), mentre nel Vecchio Continente il listino dovrebbe partire da 40-45.000 euro. Il condizionale è d’obbligo, dato che vi sono molteplici aspetti della vettura ancora in via di definizione. A partire dal design. La mascherina, tecnicamente superflua, è stata originariamente eliminata, ma dinanzi alle perplessità del pubblico la Casa americana è sembrata possibilista sul ritorno a una soluzione più convenzionale, stile Model S e Model X. A patto di non alterare il Cx (coefficiente di resistenza aerodinamica) di 0,21. Un valore da riferimento.

Telaio in alluminio

Quanto alla tecnica, la prima Tesla “popolare”, stando a quanto noto, si avvale di un telaio in alluminio, analogamente alla sorella maggiore Model S, e promette un’abitabilità sulla carta superiore a qualsiasi berlina tradizionale, specie alle concorrenti dirette Audi A4, Bmw Serie 3 e Mercedes-Benz Classe C, dato che, oltre a ospitare cinque adulti, consente di abbattere gli schienali dei sedili posteriori e può contare su due vani di carico: il primo all’avantreno, più piccolo, e il secondo al retrotreno. La Model 3 promette di percorrere almeno 345 km a ogni ricarica, di scattare da 0 a 100 km/h in meno di 6 secondi, di avvalersi di una versione evoluta del sistema di guida semiautonoma AutoPilot e di essere compatibile con i supercaricatori Tesla. E la trazione? Posteriore, ma con la possibilità di optare per la configurazione D a doppio motore, quindi caratterizzata dalle 4WD a gestione elettronica. Quanto alle batterie, permane il massimo riserbo. Secondo alcune indiscrezioni, gli accumulatori dovrebbero partire da una potenza di 40 o 50 kWh.

Abitacolo minimalista

Dato il successo riscosso in Europa e negli States, Tesla ha aperto gli ordini anche in Paesi inizialmente non previsti quali Brasile, Corea del Sud, Sudafrica, India, Nuova Zelanda, Irlanda e Singapore. Mercati considerati inizialmente “acerbi” per recepire positivamente gli interni futuristici della berlina. Alla plancia, dominata – da tradizione Tesla – da un grande touchscreen da 15 pollici fornito dalla LG, si accompagna infatti un abitacolo votato al minimalismo, tanto da rinunciare al tradizionale quadro strumenti. Una scelta radicale che prelude all’adozione dell’head-up display di serie.

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