Telepass europeo: finalmente ci siamo

La norma che porterà all’introduzione del sistema universale è stata finalmente approvata dalla commissione europea.
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Con 536 voti a favore, 53 contrari e 17 astensioni, la commissione dei Trasporti del Parlamento europeo ha finalmente compiuto il passo definitivo in materia di telepedaggio europeo, quel sistema unificato che ci permetterà di circolare liberamente e pagare senza problemi le autostrade in tutta Europa. Con larga maggioranza il Parlamento Europeo a Strasburgo ha approvato il progetto di una rete europea unica di pedaggio autostradale telematico, proposto ormai da molto tempo, con l’intento di realizzare un dispositivo che consenta la interoperabilità dei diversi sistemi di pedaggio esistenti nei vari paesi così da determinare un taglio netto alla burocrazia e semplificare le procedure di pagamento dei pedaggi.
Fino ad oggi, infatti, per circolare nei vari Paesi dell’unione Europea i conducenti degli autoveicoli dovevano dotarsi dei numerosi e diversi dispositivi di telepedaggio, uno per ogni Paese attraversato. Con questa soluzione si potrà finalmente fare affidamento su un unico dispositivo, una soluzione molto più comoda, semplice, veloce e sicuramente economica. In questo modo non sarà più necessario disporre di diversi strumenti a bordo del veicolo.
Denominato EETS (European Electronic Toll Service) o SET (Servizio europeo di telepedaggio), l’innovativo sistema di telepedaggio unico per l’Unione Europea sarà compatibile con le strutture di pedaggio delle autostrade di tutti i Paesi dell’Unione e permetterà un consistente risparmio di denaro derivante dalla non necessità di dotarsi di più dispositivi elettronici. Allo stesso tempo metterà la parola fine al fenomeno dei fruitori delle autostrade provenienti da altri stati membri dell’Unione Europa che omettono la corresponsione di quanto dovuto a titolo di pedaggio. Un ammanco che si stima possa essere anche di circa 150 milioni di euro all’anno.
Agli stati membri dell’Unione Europa è stato assegnato un termine massimo di 30 mesi entro cui dovranno recepire la direttiva. Dopo di che, viaggiando quindi al di fuori del nostro Bel Paese, non ci troveremo più in difficoltà all’uscita di un’autostrada o non assisteremo più alla formazione di lunghe code ai caselli a causa di un mal capitato turista che non riesce a pagare il pedaggio autostradale nel Paese a lui straniero.

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