Suzuki Swift Sport: ora è senza veli

La nuova compatta sportiva nipponica è più leggera di 70 kg rispetto al passato, adotta un 1.4 turbo benzina da 140 Cv e può contare su di un assetto profondamente rivisto.

In concessionaria a inizio 2018

Ora non ci sono più segreti. Suzuki ha finalmente svelato tutte le caratteristiche tecniche della terza generazione della Swift Sport. Una delle compatte tutto pepe più apprezzate dai puristi della guida oltre che una delle “piccole pesti” più aggressive in circolazione. Sinora proposta esclusivamente con un propulsore 1.6 16V aspirato da 125 o 136 Cv, la vettura nipponica cambia cuore, optando per un’unità sovralimentata di derivazione Vitara S. La Swift Sport è attesa nelle concessionarie italiane a inizio 2018.

970 kg e 230 Nm di coppia

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Bye bye aspirato, benvenuto turbo. Pensionato il 1.6 16V da 136 Cv e 160 Nm, la Swift Sport adotta ora il 4 cilindri 1.4 BoosterJet – turbo a iniezione diretta della benzina – di derivazione Vitara S. Un’unità in grado di erogare 140 Cv e 230 Nm, chiamata a lavorare in abbinamento a un classico cambio manuale a 6 rapporti. Non meno rilevante la condivisione con le versioni meno performanti della piattaforma Heartect, decisamente più leggera rispetto al pianale appannaggio del vecchio modello. Il peso dichiarato si attesta così a 970 kg contro i 1.040 kg della precedente generazione; un valore degno di nota, specie perché abbinato a una potenza e coppia da piccola sportiva di razza.

Ponte torcente più rigido

Oltre che sul motore, gli ingegneri Suzuki si sono concentrati sulla telaistica e sulla dotazione di sicurezza della vettura. Nel primo caso, al diametro maggiorato della barra antirollio anteriore, alle carreggiate ampliate di 40 mm rispetto allo standard e alla rinnovata taratura degli ammortizzatori, volta a garantire il massimo della reattività e maneggevolezza, si accompagnano profondi interventi al retrotreno. Lo schematismo resta a ponte torcente, ma con una struttura più rigida, meno sensibile ai trasferimenti di carico. Quanto ai sistemi di assistenza alla guida, l’utilitaria giapponese può contare sulle più recente tecnologie, a partire dalla frenata automatica d’emergenza.

Sportiva senza eccessi

Sotto il profilo estetico, la variante Sport si distingue dalle Swift più tranquille per il frontale aggressivo, il paraurti dedicato con prese d’aria maggiorate, la calandra a nido d’ape, lo splitter, lo spoiler al lunotto e le minigonne a contrasto oltre che per i montanti neri e i vetri oscurati. L’estrattore ingloba le due uscite tonde dello scarico, mentre i cerchi in lega sono da 17 pollici e non mancano le minigonne in nero opaco. Identico stile – sportivo ma senza eccessi – in abitacolo, dove spiccano il volante dalla corona “tagliata” nella parte inferiore, la pedaliera in alluminio, il cruscotto dalla grafica specifica, i sedili avvolgenti con modanature rosse e appoggiatesta integrati oltre al display touch da 7 pollici del sistema multimediale, forte degli standard Apple CarPlay e Android Auto per un dialogo privilegiato con gli smartphone.

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