24 May 2022

SKODA OCTAVIA WAGON E-TEC

Grazie a un ottimo equilibrio complessivo, la versione SW della Octavia si conferma un ottimo investimento per chi cerca una vettura concreta, comoda e fruibile. Tra i motori il 3 cilindri 1.0 a benzina mild-hybrid non fa rimpiangere, per i consumi e i costi di gestione contenuti, il diesel...

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La Skoda Octavia Wagon è una familiare medio-grande, con la stessa base meccanica dei più recenti modelli compatti del gruppo Volkswagen. Lo stile abbina delle superfici molto bombate a linee decise col risultato che l’auto è equilibrata e non certo vistosa. L’abitacolo è ampio e garantisce viaggi gradevoli grazie a un’attenzione per i dettagli: ad esempio, ci sono molte prese Usb, tanti portaoggetti anche refrigerati, un ombrello nascosto nella porta del guidatore, le tendine parasole posteriori e i supporti laterali nei poggiatesta dietro.

La plancia della Octavia Wagon è semplice, ma moderna: una fascia sottolinea il display a sfioramento dell’impianto multimediale. Le finiture sono accurate e con rivestimenti lussuosi per le versioni più raffinate. Bene il bagagliaio, molto ampio, discretamente rifinito e ben accessoriato: di serie o a richiesta, ci sono ganci, reti o piccole pareti per evitare spostamenti dei bagagli, il portellone elettrico, il tappeto double-face in feltro e gomma.

La guida è facile: i comandi sono omogenei e la tenuta di strada affidabile: l’auto manifesta un lieve rollio in curva anche senza andare troppo forte, ma poi si assesta e consente di correggere la traiettoria senza mai dare sorprese.

Tornando allo stile, esterno e interno è evidente un tratto comune rappresentato è da un accentuato minimalismo per un insieme piuttosto elegante. E un nuovo approccio alla multimedialità.

Più pragmatica, invece, la tecnica, perché la piattaforma è rimasta quella nota e condivisa, all’interno del gruppo VW. L’austero pragmatismo del passato è solo un lontano ricordo.

Perché, sulla nuova Skoda Octavia Wagon sia ha l’impressione, a una prima occhiata, di trovarsi davanti ad una station di estrazione decisamente premium. Plasmata su misure che rimangono, sostanzialmente, quelle di sempre, con una lunghezza di 4,69 metri e un passo è di 2,69. E un bagagliaio che, pur avendo perso 43 litri si conferma un riferimento grazie ad una capacità pari a 640 litri e a forme piuttosto regolari.

Che il vento in Skoda stia cambiando, lo si nota anche dentro l’abitacolo. Dove debutta una plancia minimal ed elegante, che accoglie a braccia aperte l’elettronica. Specie se si ha a che fare con il navigatore Columbus, di serie sulle Octavia in allestimento Style. Il touchscreen centrale da 10 pollici accetta i comandi gestuali e pure quelli vocali che si attivano pronunciando Ok Laura e si occupa pure della gestione del clima. Comandare flussi e temperatura non è un’operazione complessa, ma bisogna abituarsi. Degno di menzione anche il pacchetto Family & Sleep: le parti esterne dei poggiatesta posteriori laterali ruotano verso il basso, diventando comodi supporti.

Tra i motori a disposizione si segnalano il 3 cilindri 1.0 da 110 Cv e il quattro cilindri 1.5 da 150 Cv turbo a benzina mild hybrid. Equipaggiati con motorino d’avviamento a 48 V comandato a cinghia e di una batteria da 48 V agli ioni di litio. Questo rende possibile la funzione di veleggio con il motore a combustione completamente spento, il recupero di energia in frenata e il supporto al motore termico con un boost elettrico.

I motori mild-hybrid sono abbinati di serie al cambio a doppia frizione DSG con tecnologia shift-by-wire e selettore connesso alla trasmissione non più in modo meccanico, ma elettronicamente: Al posto della normale leva del cambio DSG, si trova quindi un nuovo modulo di controllo posto nella console centrale, con un piccolo interruttore per scegliere la modalità di guida: R (retromarcia), N (folle), e D/S (normale/sport), oltre ad un ulteriore pulsante per la modalità parcheggio, P.

In particolare il 1.0 da 110 Cv si distingue per una rotondità di funzionamento esemplare, grazie a un’erogazione pronta fin dai regimi più bassi e a una progressione corposa. Nessun problema, infine, nemmeno per la sicurezza: nelle manovre di emergenza, la wagon boema passa veloce e sicura, forte di un’elettronica che interviene in modo puntuale quanto discreto. Per chi macina, invece, un grande numero di chilometri al mese, la 2.000 cc TDI è perfetta: oltre a essere, come la versione turbo a benzina, comoda e silenziosa, si accontenta sempre di pochissimo gasolio. Se si parla di puro piacere di guida, invece, tornando al benzina della prova non sembra attrezzata per ridefinire i confini della sportività: per chi ha il piede pesante deve rivolgersi alla RS. Ma c’è aria di cambiamento a 360 gradi per il brand.

Un altro dei punti di forza della rigenerata Octavia Wagon dei prezzi che partono da 31.550 euro e che nella versione di punta superano di poco 35 mila euro. La casa automobilistica ceca ha spiegato così la decisione di dare una svolta non solo estetica al futuro del marchio. Si tratterebbe del cambiamento più traumatico per Skoda da quando il brand boemo è entrata nel 1990 a far parte del Gruppo Volkswagen.

Non a caso la rivoluzione per ora annunciata includerà oltre ad un nuovo design per il brand, una gamma inedita di modelli e un posizionamento nel settore automotive diverso da quello perseguito fino ad oggi. La svolta estetica e strategica di Skoda è stata annunciata in occasione delle conferenza annuale di bilancio 2022 e si chiama Modern Solid. I dettagli delle modifiche al linguaggio del design devono ancora essere rivelati, ma Skoda ha confermato che sarà introdotto per la prima volta sui nuovi modelli elettrici. Il Ceo uscente di Skoda Thomas Schafer ha spiegato che il cambiamento del design è la risposta al mutamento degli stili di vita dei consumatori.

“Quest’anno faremo un grande salto in avanti per rendere Skoda più moderna – ha precisato Schafer - visto che le esigenze del mercato stanno cambiando rapidamente”. Aggiungendo poi un altro dettaglio “Vogliamo allinearci più strettamente con la mutazione degli stili di vita. L’obiettivo sarà anche di aiutare il settore auto a svilupparsi in maniera più intelligente. Ve l’assicuro: ci sarà un vero e proprio momento di wow per noi e pure per la concorrenza”.

Schafer che ha lasciato da poco Skoda per andare a guidare il marchio Volkswagen ha poi spiegato che la scelta di adottare un nuovo linguaggio del design è stata l’opzione di maggiore successo come ceo del brand. “Lo stile Modern Solid consentirà al marchio di legittimare in futuro il già forte senso di appartenenza del marchio Skoda e anche di più”. Il nuovo design è poi parte integrante del prossimo decennio di grande trasformazione per il brand ceco.

Il programma di rilancio di Skoda prevede all’inizio l’introduzione di tre nuove vetture elettriche che andranno a collocarsi all’interno della gamma al di sotto dell’attuale Enyaq iV e saranno in grado di generare un aumento della capacità produttiva di circa 150.000 veicoli. Tra i nuovi arrivi ci sarà un modello che andrà a sostituire l’ammiraglia Superb, un urban suv e anche un’Octavia a batteria. Ulteriori dettagli circa l’atteso rebranding non saranno svelati prima dell’estate a ridosso dell’annuncio. L La guida è facile, i comandi sono omogenei e la tenuta di strada affidabile: l’auto consente di correggere la traiettoria senza mai dare sorprese.

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