Automobilismo 05-2018

PRIMI ACCESSORI In apertura: davanti alla prima sede dell’Abarth in via Trecate 10 a Torino, da sinistra, Manlio Duberti, Guido Scagliarini, Tazio Nuvolari (nella Cisitalia 204A), Carlo Abarth. Qui a fianco: primi accessori Abarth per migliorare le prestazioni dei sistemi di alimentazione con l’adozione di due carburatori (Weber) e relativi collettori. 165 K arl Abarth nasce a Vienna il 15 novembre 1908, diventando citta- dino italiano nel 1918 quando la città natale del padre, Merano, passa all’Italia dopo la prima guerra mondia- le. Da giovanissimo denota una straordinaria predisposizione per la meccanica e, ancora adolescente, comincia l’appren- distato in un’officina viennese. A vent’anni diventa collaudatore e nel 1927 costruisce da sé la sua prima moto. Un anno dopo, Carlo Abarth affronta la sua prima gara in motocicletta, rivelandosi subito un ot- timo pilota, tanto che la prima vittoria arriva appena due mesi dopo il debutto. Al termine della seconda guerra mondiale, in seguito agli sconvolgimenti del conflitto Abarth deve rico- minciare daccapo. Torna a Merano dal padre, da dove riprende i rapporti con le vecchie amicizie. Tra queste, quella stretta con Ferdinand Porsche gli vale la rap- presentanza per l’Italia della Porsche Konstruktionen di Stoccarda (1946) che permette ad Abarth il rien- tro nel mondo della meccanica e il tuffo in quello dell’automobile. A questo punto, il personaggio chiave nell’esperienza di Carlo Abarth è niente meno che il leggendario Tazio Nuvolari. È il “mantovano volante” a mettere in contatto Abarth con Pietro Dusio, l’in- dustriale torinese che ha fondato la Cisitalia. Insie- me a Porsche ed al tecnico Rudolf Hruska, a partire dal 1947 Abarth sviluppa il progetto di un’ambiziosa monoposto di Formula 1 a trazione integrale. Non solo: l’austriaco diviene direttore tecnico e sportivo della Ci- sitalia Corse, accumulando vittorie e creando vetture all’avanguardia. In seguito alle ingenti spese affronta- te per dar vita ai molteplici progetti e per conquistare i successi nelle numerose corse disputate, nel 1949 la Cisitalia è costretta al fal- limento. Ancora una volta, l’energico Carlo Abarth deve ricominciare da zero. Ma questa sarà la volta buona, con la nascita del glorioso marchio Abarth. Il 15 aprile 1949, in via Trecate 10 a Torino, nasce uffi- cialmente la società Abarth & C., che ha per emblema un accattivante scorpione, simbolo del segno zodiacale del suo fondatore. SPORT E INDUSTRIA L’azienda si specializza nella costruzione di prototi- pi, nella progettazione e nella produzione di impianti di scarico e gruppi di aspirazione e, con la Scuderia Abarth, è impegnata nelle competizioni con le vetture allestite nelle sue officine. Il primo anno di attività è molto intenso, soprattutto nell’ambito delle corse, do- ve i successi non tardano ad arrivare grazie alle presta- zioni delle piccole vetture 1100 spider e alla bravura di piloti come Piero Taruffi. Dello stesso anno è la prima creazione Abarth: la spider 204 con motore di deriva- zione Fiat 1100, trasformato e potenziato. L’impegno

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