Automobilismo

eopatentati, ecco il paradosso. Per le auto elettriche il valore di potenza omologato e quindi indicato anche sulla carta di circolazione non è quello di picco, spesso elevato, come avviene per le auto a propulsore termico ma, come previsto da un regolamento europeo, quello massimo nei trenta minuti, ovvero quello che il motore è in grado di esprimere e di mantenere per almeno 30 minuti e che dipende anche dalla tipologia di pacco batteria adottato. Si tratta di un valore che risulta no- tevolmente inferiore a quello massimo, ma che resta valido ai fini della legge sui neopatentati, ovvero ai neo-titolari di patente di guida di categoria B con- seguita dopo il 9 febbraio 2011, che, come prescrit- to dal Codice Stradale, non possono guidare auto a motore termico con potenza superiore a 70 kW (95 Cv) e con una potenza specifica, riferita alla tara (il peso del mezzo), superiore a 55 kW per tonnellata. Si può anche aggiungere il fatto che le auto a zero emissioni spesso sono molto più pesanti, a causa del pacco batterie o del motore elettrico stesso, quindi un neopatentato in questo caso può scegliere anche un’auto diversa dalle solite city car che, nel caso di auto equipaggiate con motori termici, sono invece le uniche da prendere in considerazione per chi ha appena conseguito la patente. Sono diversi i costrut- tori che sui loro siti ufficiali suggeriscono la gamma per neopatentati. Ecco 15 modelli elettrici per loro. N Le auto a batteria riportano sulla carta di circolazione non la potenza di picco del propulsore ma quella erogata nell’arco di 30 minuti e che risulta sensibilmente inferiore al valore massimo. Ecco perché i neopatentati possono guidare sia vetture elettriche con potenze più elevate rispetto a quelle a motore termico, sia modelli full electric di classe superiore rispetto alle city car di Corrado Canali LUGLIO 2021 | AUTOMOBILISMO.IT 163

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