Automobilismo

APRILE 2024 | AUTOMOBILISMO.IT 115 Un test fuori dagli schemi per verificare come si comporta una station wagon così estrema nell’uso quotidiano e nelle condizioni più disparate. Compreso un giorno indimenticabile: quello del mio matrimonio! di Andrea Brambilla Una compagna inseparabile rganizzare un matrimonio è sicuramente la cosa più complicata che abbia mai dovuto fare. Decisioni da prendere ce ne sono a decine ogni giorno (io ne ho prese poche), fino al fatidico giorno in cui tutto quello che hai progettato deve funzionare alla perfezione. Soltanto la scelta dell’auto con cui mia moglie sarebbe arrivata in chiesa e con cui ci saremo diretti al ricevimento è stata molto, molto, facile. Ho scelto, anzi abbiamo scelto, una delle macchine più anticonvenzionali sul mercato. Non si tratta di una scomoda super sportiva due posti, bensì di una super auto per famiglie: l’Audi RS6 Avant Performance. Una pratica station wagon con un anima e una guida da supercar, a mio avviso il mix perfetto. Cosa c’è di meglio che andare al supermercato, portare i figli a scuola, e poi andare a fare giro in pista con la stessa auto? Con lei si può fare tutto, perché riesce a fondere alla perfezione due mondi opposti: è comoda e pratica se usata come una normale giardinetta, è divertente e veloce come una palla di cannone se si vogliono sfruttare tutti i 630 CV messi a disposizione dal V8 biturbo. È in questo modo che ho usato l’RS6 nella settimana che mi ha portato davanti all’altare. Sono andato a divertirmi su un passo di montagna senza nessun tipo di controllo di trazione inserito, così come l’ho usata nel traffico di Milano in modalità Eco. Un aspetto in particolare mi ha lasciato a bocca aperta: la capacità dell’ultima RS6 con motore termico di adattarsi ad ogni tipo di guida. In ambito urbano è confortevole e a suo agio, ma quando si cambia modalità di guida e si scelgono percorsi diversi, le cose cambiano decisamente. O TEST 7 GIORNI SU 7 PRODOTTO AUDI RS6 AVANT PERFORMANCE

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