Automobilismo 04-2019

AUTOMOBILISMO.IT | APRILE 2019 56  TESLA MODEL 3 PERFORMANCE  Motore 2 motori elettrici indipendenti per ogni asse Trasmissione Trazione integrale Autotelaio Avantreno a ruote indipendenti,doppi bracci oscillanti, molle elicoidali, ammortizzatori telescopici a regolazione elettronica. Retrotreno a ruote indipendenti multilink, molle elicoidali, ammortizzatori telescopici a regolazione elettronica. Barra antirollio anteriore e posteriore. Sterzo a pignone e cremagliera con servoassistenza elettrica. Freni anteriori e posteriori a disco autoventilanti, Abs. Cerchi in lega da 20” con pneumatici 235/35 ZR20. Dimensioni e peso Passo 2.875 mm, lunghezza 4.694 mm, larghezza 1.933 mm, altezza 1.433 mm. Peso 1.847 kg. Capacità bagagliaio 425 litri. Prestazioni Velocità massima 261 km/h. Accelerazione 0-100 km/h 3,4 secondi. Autonomia media (WLTP) 530 km Prezzo 69.100 euro Tesla Model 3 L’immagine dell’auto elettrica è generalmente legata al concetto di ecologia, ma dopo pochi chilometri percorsi alla guida della “piccola” della Casa statunitense si percepisce un dinamismo che la colloca tra le berline più sportive in commercio IMPRESSIONI IMPRESSIONI di Fabio Suvero Foto Stefano Gadda L ’abbiamo aspettata a lungo, identificandola come l’anello mancante di una gamma sempre più ar- ticolata. Certo, i primi “rumors” parlavano di un prezzo di attacco nell’ordine dei 30.000/35.000 dollari, in realtà in Italia si parte da 58.000 euro per la versione base, accreditata di 560 km di autono- mia, capace di una velocità massima di 233 km/h e in grado di accelerare da 0 a 100 km/h in 4,7". Non sono pochi, ma considerando il listino delle berline premium convenzionali del segmento D, la Model 3 tutto sommato non è affatto fuori mercato, a maggior ragione tenendo conto della ricca dotazione di serie. Dopo averla guidata, ciò che più ci ha colpito è quanto la nuova Tesla sia coinvolgente. Non che Model S e X non lo siano, ma le sorelle maggiori sono più focaliz- zate alla prestazione in accelerazione piuttosto che non nella direzione del piacere di guida. Invece la versione Performance che abbiamo avuto occasione di guidare per un primo “assaggio” su strada ha davvero impressio- nato, e non soltanto per quanto riguarda i 3,4 secondi dichiarati nello scatto da 0 a 100 km/h che “al tatto” risultano assolutamente credibili. Ciò che più sorpren- de è infatti quanto il muso sia rapido nel raggiungere il punto di corda sui tracciati misti, merito anche di uno sterzo talmente preciso e soprattutto diretto da rimandare più al mondo delle vetture sportive che non a quello delle berline di compromesso. Nonostante l’auto del test montasse pneumatici invernali, anche il grip in VETRI AMPI, MONTANTI SOTTILI L'estetica della Model 3 è fortemente caratterizzata dalle ampie superfici vetrate che, unite ai montanti sottili, assicurano una buona visibilità. Il posteriore è forse la parte meno personale del design, essendo molto simile a quello della Model S. percorrenza di curva non è affatto male e, nonostante la massa dichiarata di poco superiore ai 1.800 kg, l’agilità nei cambi di direzione è risultata nettamente superiore alle aspettative. Bisogna sempre considerare che il pacco batterie è alloggiato sul fondo dell’auto in modo da ab- bassare il più possibile il baricentro, ma anche che la se- duta è molto vicina all’asfalto in modo da far percepire con esattezza al guidatore qualsiasi reazione dell’assetto. Rispetto ai modelli Tesla presentati finora, la Model 3 Performance introduce poi il settaggio Track, che consente di far assaporare un accenno di sovrasterzo, pur con margini di sicurezza sempre elevati grazie alla trazione integrale garantita dai due motori che lavora- no sì anche nell’ottica del divertimento, ma senza mai dimenticare l’efficienza e l’equilibrio complessivo. Ma quando si parla di Tesla non è possibile prescindere dall’aspetto hi-tech, sottolineato innanzitutto da una tessera magnetica che funge da “chiave” per l’apertura delle porte e l’avvio della vettura, funzione che può co- munque essere demandata anche al proprio smartphone una volta scaricata l’App Tesla. Il classico quadro stru- menti non esiste più, tutto nel caso della nuova Model 3 è demandato al gigantesco monitor da 15 pollici che potrebbe intimidire chi è ancora a digiuno del mondo dell’informatica, ma considerando la quantità di per- sone che si vedono quotidianamente “immersi” negli schermi dei propri tablet, riteniamo che in generale non sia un grosso problema, a maggior ragione per chi si rivolge a un marchio proiettato verso il futuro come appunto la Tesla. Un futuro fatto di comandi tattili per qualsiasi funzione, compresa l’apertura dello sportello del vano portaguanti di fronte al passeggero, oppure la gestione dei flussi dell’impianto di climatizzazione, che si indirizzano muovendo le dita. A differenza delle vetture convenzionali, la segnalazione dei veicoli pro- venienti dall’angolo cieco degli specchietti retrovisori è demandata allo schermo che visualizza qualsiasi veicolo che si trova davanti o di fianco alla Model 3, colorando di rosso quelli più “pericolosi”. Non ci resta che attendere un test più approfondito per verificare effettivamente autonomia e tempi di ricarica, tenendo conto che al momento abbiamo percorso sen- za problemi 350 km, tra l’altro senza centellinare quel pedale che d’ora in poi non dovremo più chiamare gas.

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