Seggiolini antiabbandono: il decreto è legge

Con l’approvazione del decreto da parte del Senato la modifica all’articolo 172 del Codice della Strada è finalmente diventata legge. Da luglio 2019 i dispositivi antiabbandono sui seggiolini saranno obbligatori per il trasporto dei bambini di età inferiore ai quattro anni. Secondo le nostre prove però solamente un dispositivo ha ricevuto il punteggio pieno.
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La norma è finalmente legge! Dopo la Camera ora anche il Senato ha dato il via libera alla modifica dell’articolo 172 del Codice della Strada. Per chi non lo sapesse si tratta della norma che disciplina l’utilizzo delle cinture di sicurezza e regola il trasporto in auto dei bambini di età inferiore ai 4 anni tramite dispositivi di sicurezza. Bene, la nuova legge da luglio 2019 obbligherà chiunque trasporti un bambino di età inferiore ai quattro anni a dotarsi di seggiolini, provvisti di dispositivi antiabbandono, che segnalino al conducente della presenza del bambino a bordo, scongiurando la possibilità di una dimenticanza all’interno dell’auto.

Occhio alle multe

Naturalmente i nuovi dispositivi/seggiolini dovranno essere a norma e rispondere a determinate specifiche tecnico-costruttive e funzionali, stabilite con il decreto delle infrastrutture e dei trasporti. Per i furbetti che non rispetteranno questa nuova norma, trasgredendo alla legge e mettendo in pericolo la salute dei minori a bordo, saranno perseguiti con una sanzione pecuniaria di 81 euro, infrazione che se ripetuta per la seconda volta nell’arco di un biennio porta alla sospensione della patente da 15 giorni fino a 2 mesi.

Non c'è fretta

Per mettersi in regola però ci sarà tempo, la legge, infatti, non è ancora operativa e lo sarà solamente a partire da luglio 2019. Questo perché da un lato il ministero delle infrastrutture e dei trasporti deve ancora definire le precise specifiche alle quali questi seggiolini o gli stessi dispositivi devono attenersi, dall’altro lato perché le tempistiche per l’emanazione non sono mai perentorie e potrebbero slittare con facilità. Cosa certa però è che la norma non obbliga all’acquisto o all’utilizzo di seggiolini di nuova concezione, cioè già provvisti dalla fabbrica di dispositivo antiabbandono, ma riconosce come validi e sufficienti anche i dispositivi antiabbandono comprati successivamente e poi installati a bordo di un seggiolino di precedente concezione.

Probabili agevolazioni

Per non gravare troppo sulle tasche delle famiglie italiane, i dispositivi costano infatti anche più di 100 euro, il Governo ha già pensato a una serie di agevolazioni fiscali così da rendere meno amaro l’acquisto di questi dispositivi da installare sui seggiolini di vecchia concezione o direttamente dei nuovi seggiolini provvisti di dispositivo integrato. Lo stesso Governo non ha però ancora precisato l’ammontare degli incentivi e tantomeno l’esistenza di detrazioni fiscali. Nello stesso tempo, di fronte alla miriade di sistemi e seggiolini già provvisti di dispositivo di sicurezza, non è sicuramente buona cosa farsi prendere dal panico e correre ad acquistarne immediatamente uno ma conviene aspettare ancora un po' per verificare per bene tutte le direttive del Governo.

Dai nostri test solo un dispositivo a pieni voti

Noi di Automobilismo però ci siamo portati avanti e abbiamo già testato per voi tutti i dispositivi attualmente in commercio: tanto i dispositivi antiabbandono da applicare ai seggiolini già in commercio, quanto i nuovi seggiolini salva bebè, già provvisti di dispositivi antiabbandono. Tutti sistemi che funzionano ognuno con un proprio metodo di funzionamento, di intervento e di allerta del conducente. Dalla nostra indagine è però emersa una cosa abbastanza sconcertate e cioè che solo uno di questi ha passato i nostri severi test a pieni voti, classificandosi come realmente utile e valido. Se volete quindi saperne di più su tutti i nuovi sistemi antiabbandono o sui più moderni seggiolini provvisti di questi dispositivi e capire quale sia stato il vincitore, non vi resta che acquistare l’ultimo numero (ottobre) di Automobilismo in edicola (QUI il link al contenuto).

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