Sanatoria cartelle esattoriali per multe, bolli e tasse auto non pagate

Il decreto prende in considerazione le cartelle emanate dal 2000 al 2010 e di valore complessivo non superiore ai 1.000 euro. Attenzione però che ci sono alcune eccezioni.
Con il nuovo anno e l'introduzione del decreto fiscale, collegato alla nuova manovra, è partito il condono fiscale di multe e bolli auto per tutte quelle cartelle del valore fino a mille euro. L'agenzia delle Entrate-Riscossione (ex Equitalia) ha quindi cancellato in modo automatico, e senza intervento alcuno da parte del moroso, tutte le multe, bolli e tasse non pagate nel periodo compreso tra il 2000 e il 2010.

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Ben 5 milioni di italiani si sono visti cancellare dallo Stato 12 milioni di posizioni debitorie non saldate. Naturalmente e giustamente non tutte le cartelle sono state cancellate. In primis solo quelle sotto i mille euro ed emesse nel periodo dal 2000 al 2010 sono state prese in considerazione e sopratutto sono state saltate tutte quelle inerenti a dazi, accise, Iva d'importazione, multe, ammende e sanzioni pecuniarie derivanti da sentenze penali di condanna.
Precisiamo poi che l'importo di 1000 euro comprendere capitale, interessi per ritardata iscrizione a ruolo e sanzioni e che il contribuente non dovrà attivarsi, perché saranno gli agenti della riscossione a procedere in modo automatico, e lo stesso non riceverà alcuna notifica o comunicazione dell'avvenuta cancellazione. Dovrà quindi essere lui stesso ad attivarsi per sapere se la sua cartella sarà stata eliminata o meno, operazione che potrà essere fatta direttamente online, collegandosi al sito dell'Agenzia delle Entrate ed effettuando il login con una di queste quattro modalità: la Smartcard o Carta nazionale dei servizi, il pin rilasciato dall'Inps, le credenziali della stessa Agenzia delle Entrate o lo Spid cioè il sistema pubblico di identità digitale.
Occhio però perché se prima del 24 ottobre 2018, data dalla quale è entrato in vigore il nuovo decreto, avrete già pagato una parte o la totalità della somma prevista dalla vostra cartella allora queste somme versate non saranno restituite mentre tutte le somme versate dopo tale data verranno prontamente rimborsate. Insomma, un bel regalino per molti contribuenti mentre un leggero salasso per lo Stato che dovrebbe sobbarcarsi un costo complessivo di circa 534 milioni, cifra che conterrà al suo interno anche il rimorso (in venti rate annuali a partire dal 30 giugno 2020) delle spese sostenute per le procedure esecutive, messe in atto per recuperare i debiti non pagati, dagli agenti della riscossione.

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