18 May 2015

Romeo Ferraris Cinquone S...esagerata!

Impossibile restare indifferenti di fronte a una compatta così cattiva, allargata come una macchina da corsa e dal rapporto peso potenza di 4,9 kg/Cv. Va fortissimo (0-100 km/h in 5,7” e 232 km/h di velocità massima) e coinvolge totalmente. Anche se sul veloce non va mai sottovalutata...

VERSIONI

Ti colpisce perché è larghissima, bassa e cattiva, ma anche per la cura maniacale che l’atelier Ferraris ha riservato ai dettagli. I parafanghi bombati sono perfettamente integrati con le minigonne, il cofano con i due estrattori d’aria è ancora più “cattivo” di quello del Cinquone da corsa con cui Mario Ferraris vince una domenica sì e una no, e poi ci sono i cerchi, che misurano la bellezza di 18 pollici e calzano pneumatici 215/35.

OMOLOGATA
Insomma, sembra davvero una macchina da corsa prestata alla strada, ma con tutti i documenti in regola per circolare senza troppi patemi d’animo, perché il Cinquone è regolarmente omologato, risponde addirittura alla normativa Euro 6 sulle emissioni e sul libretto di circolazione alla voce costruttore non è indicato Fiat, ma Romeo Ferraris. Il preparatore di Opera, alle porte di Milano, può fornire direttamente la vettura nuova di zecca, oppure trasformare una qualsiasi 500 Abarth di serie, purché non sia stata immatricolata da più di 6 mesi per una pura e semplice questione burocratica.

TRE VERSIONI
La garantisce 2 anni, esattamente come la Casa madre, e offre tre diverse versioni, che vanno dal Cinquone base (160 Cv) a quello Corsa (248 Cv), passando per il Cinquone S da 210 Cv, che è quello ritratto in queste pagine. I prezzi base spaziano da 47.762 fino a 66.980 euro, ma il cliente può sbizzarrirsi in infinite personalizzazioni, sia meccaniche, come il cambio elettroattuato (1.500 euro), oppure lo scarico con valvola by-pass azionabile a distanza con un telecomando (915 euro), sia estetiche, come la vernice Metal K dell’esemplare in prova (5.500 euro), oppure la configurazione a 2 posti con roll bar (2.580 euro). Ma questa mini supercar non è solo bella da vedere, già all’avviamento il rumore cupo del 4 cilindri turbo dalla potenza specifica di 150 Cv/litro fornisce un’indicazione di quanto sia cattivo il Cinquone.

SU STRADA

Quando parti sembra quasi la macchina di serie, ma non appena il turbo inizia a “soffiare” come si deve la spinta è diversa, molto diversa. Dopo i 3.500 giri non è solo il concerto di turbo, scarico e valvola pop-off a differenziarla nettamente dalla macchina di serie, ma la velocità con cui schizzano verso l’alto gli aghi di contagiri e tachimetro è davvero impressionante.

Ancora di più dopo aver premuto il tasto Sport, quando la coppia trasmessa brutalmente alle ruote anteriori diventa più difficile da gestire, non tanto per la difficoltà dei pneumatici nel trasferire a terra qualcosa come 310 Nm, quanto per lo sterzo che si irrigidisce e il muso che serpeggia da una parte all’altra della carreggiata. Sulle prime questo comportamento mette un po’ in soggezione, poi ci si abitua, si impara a impugnare con forza la corona del volante a tre razze e ci si diverte a domare questa sorta di toro scatenato.

Non bisogna mai distrarsi, è vero, ma scorgere lo stupore del malcapitato di turno che tenta di sfidare al semaforo il Cinquone è davvero un gioco tanto divertente quanto gratificante. Così come piace scoprire che il Cinquone non è solo motore. I freni anteriori con pinze Brembo a 4 pistoncini che stringono dischi autoventilanti da 305 mm di diametro rallentano sempre a dovere questo piccolo mostro accreditato di 232 km/h di velocità massima, ma anche in curva la soddisfazione è davvero totale. 

Sul lento c’è parecchio grip, il sottosterzo non infastidisce come suggerirebbe una “tutto avanti” che eroga più di 200 cavalli di potenza e il rollio praticamente inesistente galvanizza nella guida. Sul veloce invece bisogna prestare parecchia attenzione, perché assetto rigido e passo cortissimo (2.300 mm) sono ingredienti che si riflettono inevitabilmente in un retrotreno parecchio sensibile ai trasferimenti di carico.

Rilasciare il gas in appoggio corrisponde quindi a una immediata chiusura da parte del muso, una caratteristica che da un lato aiuta a disegnare traiettorie ancora più redditizie, dall’altro impone anche una non comune sensibilità per contrastare una tendenza al sovrasterzo rara da riscontrare su altre vetture stradali. Comunque c’è sempre il controllo di stabilità pronto a intervenire in caso di necessità, anche se non bisogna mai dimenticare che l’elettronica arriva fino a un certo punto, poi subentrano le dure e inesorabili leggi della fisica. L’assetto, realizzato in collaborazione con Eibach e Bilstein, è comunque regolabile in altezza, ma a richiesta si possono avere anche gli ammortizzatori regolabili sia in estensione sia in compressione per adattare il comportamento della vettura ai vari tracciati e ai gusti personali del cliente.

A cui sono riservate anche svariate personalizzazioni interne, come la scelta dei colori del rivestimento in Alcantara dei sedili, la possibilità di impreziosire con materiali pregiati la plancia e i pannelli porta, anche attingendo dai numerosi particolari realizzati in fibra di carbonio. Certo, cucirsi addosso un Cinquone S su misura significa dover sborsare cifre spesso e volentieri nell’ordine dei 70.000 euro (la S base costa 60.722 euro), ma chi si avvicina a questo tipo di prodotto in genere è più preoccupato della scelta del miglior abbinamento tra colore degli interni e della carrozzeria che non alla cifra da sborsare.

 

SCHEDA TECNICA

SCHEDA TECNICA

Romeo Ferraris Cinquone S

MOTORE Ciclo Otto, anteriore trasversale, 4 cilindri in linea, 4 valvole per cilindro. Cilindrata 1.368 cc, alesaggio 72 mm x corsa 84 mm. Potenza max 210 Cv (155 kW) a 5.200 giri/min. Coppia max 31,6 kgm (310 Nm) a 3.500 giri/min. Euro 6, CO2 173 g/km

TRASMISSIONE Trazione anteriore, cambio manuale 5 rapporti + rm

AUTOTELAIO Avantreno McPherson, montanti telescopici, bracci inferiori, molle elicoidali, ammortizzatori telescopici. Retrotreno a ruote interconnesse, molle elicoidali, ammortizzatori telescopici. Sterzo a pignone e cremagliera con servosterzo elettrico. Freni anteriori a disco autoventilanti (305 mm), posteriori a disco pieni (240 mm). Cerchi in lega da 18” con pneumatici 215/35

DIMENSIONI E PESO Passo 2.300 mm, lunghezza 3.670 mm, larghezza 1.893 mm, altezza 1.490 mm. Peso 1.030 kg. Capacità bagagliaio 185/610 litri. Capacità serbatoio 35 lt.

PRESTAZIONI Velocità massima 232 km/h. Accelerazione 0-100 km/h 5,7 secondi. Consumo medio 7,4 l/100 km (13,5 km/l)

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